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Hoya d’Autore, la nuova avventura di Giulia Campus

Hoya d’Autore, la nuova avventura di Giulia Campus
Foto: @Hoya d'Autore Giulia Campus

Una straordinaria passione per piante uniche che oggi culmina con la realizzazione di un altro sogno, Hoya d’Autore. Ce ne racconta tutti i dettagli in questa “chiacchierata” colei che lo ha realizzato: Giulia Campus

Giulia Campus, dottore in Scienze Forestali ed ambientali e tecnico di monitoraggio ambientale, si è dedicata per anni alla libera professione e alla formazione professionale, ora con Hoya d’Autore ha intrapreso un nuovo percorso che è quello del vivaismo. In questa intervista, spiega e racconta a Green Planet News tutto il significato e la bellezza di questo nuovo percorso e di questa ennesima avventura.

Giulia, una conoscenza importante per Green Planet News. Abbiamo parlato più volte della tua passione e del tuo lavoro con le Hoya. Raccontaci ora questa nuova avventura con Hoya d’Autore: l’apertura di un vivaio che sintetizza passione e coraggio in un momento come questo

“Pensò alle coincidenze del caso che combina gli incontri e scombina le vite, agli incroci fortuiti di esistenze lontane, alle direzioni perdute e ritrovate. Alla bellezza sconcertante dei miracoli e alla semplicità di chi li opera senza saperlo e senza aspettarsi niente in cambio”.

È un po’ ciò che è successo nella mia vita negli ultimi anni. L’incontro con persone meravigliose che, hanno sempre creduto in me e appoggiato le mie scelte, hanno reso il mio cammino più semplice, questo non posso negarlo, però mi sono sempre data da fare per coltivare la mia passione nella maniera che più mi stimolava ed il contatto con la gente è stato un punto fermo.

I video girati per il canale You Tube il Portale del Verde ha consolidato questo aspetto, percorrendo la via della divulgazione, con piccoli video tutorial che mi hanno permesso di conoscere tanti appassionati tra neofiti e consolidati coltivatori italiani di Hoya.

Da qui in poi il passo è stato breve, nel senso che entri all’interno di un circuito in cui diventi anche il punto di riferimento di tanti appassionati. Sono rimasta sempre legata alla realtà delle cose e le mie origini nel mondo agricolo mi hanno sempre aiutata a tenere i piedi saldi per terra.

Hoya d’Autore, la nuova avventura di Giulia Campus
Giulia campus

Nonostante i continui incitamenti ad aprire un’attività, ho comunque voluto rimandare a tempi più maturi, creando pian pianino il mio percorso. E’ stato forse il periodo di questa crisi sanitaria che mi ha posto di fronte a tanti pensieri, a mettere in discussione molte cose e ad ascoltare ciò che in tanti si aspettavano da me. La scelta di aprire un Hoya d’Autore, vivaio specializzato in sole Hoya, è stata quasi naturale, una grande collezione di piante a disposizione, una azienda alle spalle già avviata, un hobby: la riproduzione di piante.

Hoya d’Autore, la nuova avventura di Giulia Campus
Nebulizzazione

Sapevo che il momento non era dei migliori, ma c’era tutto, mancava solo la mia volontà che pian piano è arrivata dopo i tanti e continui messaggi di solidarietà! Cosa c’è dietro?

C’è tanta passione e serietà in quello che faccio, per me rimane sempre l’amore per queste piante, non mi sono mai sentita una venditrice e le persone percepiscono questo. Sanno che qui non c’è una rivendita di piante, ma una piccola realtà creata dal nulla con tanto sentimento fra le mani, riproducendo specie botaniche comuni, rare ed insolite.

Qui tutto nasce da piccole talee, acquistate in tutto il mondo, che vengono radicate e fatte crescere in questo ambiente in modo tale che abbiano il tempo di acclimatarsi e temprarsi in questo ambiente prima di diventare esemplari adulti. Quindi tutto ciò che “esce” dal mio vivaio è nato qui, seguito da me in ogni millimetrica crescita e poi inviato a chi ne fa richiesta.

Fioriture

Mi ha molto colpito la recensione di un giovane appassionato che diceva questo: “Quando ci si rivolge a Giulia Campus non è per un acquisto ma per una vera e propria adozione. Tutto inizia dal consiglio della pianta adatta al nostro ambiente e all’esperienza che abbiamo. Riceviamo la foto della pianta che ci verrà inviata a casa, la spedizione è controllata nei tempi e curatissima, anzi perfetta nell’imballaggio. Quando arrivano ci si trova davanti a talee ben radicate, sane e con substrato di qualità. Per non parlare dei consigli professionali e preziosi sulla coltivazione (innaffiature, concimazioni, trattamenti etc.) per le sue piante e anche per quelle acquistate altrove, accompagnati da sincero calore umano. Sempre una riconferma dopo vari acquisti…non solo la consiglio, la raccomando.”

Credo che abbia proprio toccato un punto sensibile quando parla delle mie piante non come merce ma di “adozione”, trovo questa parola piena di tutto ciò che voglio trasmettere. Sono stata travolta in questa piacevole avventura e devo dire che tutti i giorni ho delle belle soddisfazioni.

Qualcuno dice che le mie piante sanno rendere felici le persone, questo non lo so però senza ombra di dubbio rendono felice me. Ho sempre pensato che fare ciò che ci piace ci rende migliori, ma fare ciò che ci piace con serietà ci rende grandi professionisti!

Hoya d’Autore
Giuslia Campus

Quanti metri quadri di esposizione e quali specie proponi e sono più apprezzate dagli appassionati?

Il vivaio Hoya d’Autore, si trova a Tortolì, una piccola cittadina della costa orientale della Sardegna, all’interno di una consolidata azienda agricola creata da mio padre nel 1995, di questa circa 400 mq sono destinati al reparto Hoya.

Le persone mi contattano direttamente attraverso il canale commerciale della mia pagina ufficiale, “Hoya d’Autore”, per conoscere le disponibilità momentanee, che cambiano settimanalmente in base alle radicazioni.

Hoya lobbii

Il sito non ha un carrello intenzionalmente proprio per poter avere il contatto diretto con le persone e consigliarle al meglio in base all’esperienza che hanno con queste piante. È molto faticoso ma non me la sento di lasciarle in balia di scelte che si rileverebbero dei futuri insuccessi. Con le Hoya ci si dovrebbe approcciare con l’intento di volerle ben conoscere, con pregi e difetti altrimenti sarà una semplice cotta e non un vero innamoramento.

Le specie coltivate all’interno di Hoya d’Autore sono centinaia, soprattutto botaniche ad esse si aggiungono cultivar ed ibridi. Nel mio ultimo censimento che è del 2019 le specie presenti erano poco più di 350, ad oggi aumentate di gran numero.

Hoya pubicalyx ‘Red Button’

Come già detto, mi piace molto seguire le persone nella scelta e cerco sempre di aiutarle in una valutazione ponderata ed adeguata alla propria esperienza, al proprio ambiente ed anche agli spazi a disposizione. In genere hanno piena fiducia nei miei consigli e si lasciano prendere per mano. Chi invece ha una dimestichezza maggiore arriva a contattarmi sapendo già cosa scegliere.

Una particolarità che mi colpisce è che ogni anno vi è sempre una specie più richiesta di altre, si è passati agli anni della multiflora, per passare poi l’anno successivo ad Hoya imperialis, quest’anno la regina assoluta è stata Hoya serpens. Hoya d’Autore ha un bacino di clienti non solo italiano ma anche europeo.

Hoya mirabilis

Sei da sola o hai intrapreso questa attività con altri?

Il lavoro non mi ha mai scoraggiato, per ora sono sola a gestire il tutto, anche se persone a me vicine mi danno una grossa mano soprattutto dal punto di vista logistico, senza di loro non avrei mai potuto raggiungere questi risultati in così breve tempo.

Se qualcuno volesse decidere di aprire un vivaio come Hoya d’Aurore, cosa si deve fare in sintesi?

Ultimamente in molti utilizzano impropriamente questa parola che per me ha un significato non solo di ragione sociale, ma molto più ampio. Il vivaio appunto è vita! Le piante vengono riprodotte e coltivate rispettando tutte le norme vigenti in materia di moltiplicazione vegetale e fitosanitaria. Il titolo di vivaisti non ce lo diamo noi arbitrariamente, ma vi è tutta una procedura burocratica da seguire.

Hoya d’Autore, la parte burocratica

Come primo passo bisogna essere in regola con l’iscrizione alla camera di commercio della propria provincia e con gli oneri fiscali. Il secondo è l’iscrizione al RUOP, il Registro Ufficiale degli Operatori Professionali. I soggetti iscritti al RUOP e quindi le aziende che producono o commercializzano vegetali o prodotti vegetali o li importano sono vincolati al rispetto degli obblighi e delle prescrizioni previsti dagli articoli 21 e 22 e alle verifiche di cui all’art.23 del D.lgs. 214/05.

La richiesta viene inoltrata al SFR (Servizio Fitosanitario Regionale) competente per territorio ove ha sede il centro aziendale. Il SFR esamina la richiesta di iscrizione, verifica il possesso dei requisiti (tra cui il possesso dell’autorizzazione alla produzione e al commercio ai sensi dell’art.19 del 214), quindi provvede all’iscrizione dei richiedenti al RUP rilasciando una attestazione che riporta il codice di iscrizione.

Hoya d’Autore, oltre questo, ha ottenuto anche il passaporto fitosanitario, credo sia il primo tra vivai specializzato in sole Hoya. Questo certificato viene rilasciato previo sopralluogo dell’ente preposto, cioè il SFR, che ispeziona l’idoneità dei luoghi. Sostanzialmente questo documento di viaggio dei vegetali serve per accompagnarli nel trasporto.

Produttori di vegetali ed importatori di piante, iscritti regolarmente al RUP che intendono spostare in ambito europeo, compreso il territorio nazionale, i vegetali e i prodotti vegetali, devono emettere un’etichetta ufficiale ed obbligatoria che attesta la loro origine e l’assenza di organismi nocivi indicati negli allegati al D.lgs. N. 214/2005.

Il passaporto è da applicare direttamente sulle piante oggetto di vendita, oppure sugli imballaggi o sui veicoli di trasporto, in modo tale da impedirne il reimpiego. Per me averlo ottenuto è un grande traguardo, non solo dal punto di vista legale ma è stata una soddisfazione personale immensa.

Qual è l’aspetto che più ti piace del tuo lavoro?

Mi piace tutto, quando si fa quello che ci piace credo si raggiunga un senso di appagamento. C’è però un aspetto che mi emoziona particolarmente e di cui vorrei parlare.

Gli ultimi due anni, come sappiamo, non sono stati facili per molti, le persone non avendo più riferimenti come l’andare a lavoro, stando a casa magari per una malattia, ha ritrovato il piacere di ritornare alla semplicità, interrompendo i ritmi frenetici della vita quotidiana dedicandosi alla cura delle proprie passioni, come le piante.

Ho ascoltato tante storie e ne sono custode, so che le Hoya hanno aiutato tanti a superare momenti più o meno difficili di sconforto. La dedizione, la cura, l’attenzione di cui loro necessitano indirettamente ha fatto trascorrere il tempo con leggerezza, non è sicuramente un aspetto da sottovalutare.

Le ho sempre considerate delle piante che riescono a tendere la mano, a salvarci in mementi di difficoltà, punti di ancoraggio che hanno la capacità di distrarci da momenti difficili e scoramento a cui la vita ci mette di fronte. Chi incontra le Hoya in questi periodi sa bene quanto siano pillole rigeneranti.

Hoya vitellinoides

Trovo questo aspetto profondo e umano, ogni giorno i tanti racconti delle persone mi convincono sempre di più nella straordinaria capacità di queste piante di trasmettere benessere. Qualcuno le definisce capricciose, ma io no per me sono delle care amiche con cui si passa del tempo, che se si trascurano si perdono, che ci fanno gioire con le loro fioriture inconsuete, che amano farci aspettare, che il tempo con loro è migliorante.

Di cosa hanno più bisogno per rendere al meglio le amate Hoya?

Di ascoltarle! Questo non mi stancherò mai di dirlo, sembrerà una banalità ma se si vogliono coltivare al meglio c’è bisogno di molto spirito di osservazione, non sono piante scontate, anzi, hanno sempre bisogno di essere al centro dell’attenzione.

Suscitano grande fascino, vuoi i luoghi esotici su cui crescono, vuoi la bellezza del loro fiore, vuoi la complessità in coltivazione, vuoi la non monotonia che ci danno, sono tutti aspetti che rendono le Hoya un genere che conquista e travolge chi le osserva. Curarle, fare un controllo per eventuali parassiti, bagnarle secondo le esigenze, rispettare i loro tempi di fioritura e di crescita sono gli aspetti su cui ci si dovrebbe più soffermare.

Momento di controllo delle Hoya

Le piante hanno tanti modi per dirci se stanno bene o se stanno male, ce lo rilevano attraverso il fogliame che è il messaggero tra noi e loro. È importante la pazienza, il saperle aspettare, il farle crescere con armonia facendole acclimatare, senza smanie di fioriture a tutti i costi o crescite ponderali, con le Hoya scordiamoci tutto questo, il tempo lo fanno loro e noi dobbiamo solo sederci ed assecondarle.

Prima di questa avventura, tra le tante “imprese”, la nascita di un’associazione e di una rivista: come procede?

Dopo tre anni l’Associazione Italiana Hoya è ancora una realtà viva, un forum di appassionati che si confrontano, costruiscono, aggiornano, incontrano e forniscono informazioni su queste piante, Siamo cresciuti a piccoli passi e ne siamo fieri.

Abbiamo costruito un’alternativa diversa, penso che queste piante si meritino di parlarne con la giusta formazione in materia; spesso siamo affiancati da esperti internazionali che rendono il nostro lavoro più dettagliato e preciso affinando e risolvendo i tanti aspetti e dubbi che non mancano nel genere Hoya.

Hoya calycina

Non è facile seguire ogni aspetto tra famiglia e lavoro, spesso bisogna incastrare tutto e avere il tempo per tutti, organizzare la programmazione della nostra rivista “Stemma”, unico giornale in Italia dedicato alle Hoya un esclusiva per i membri della nostra Associazione.

Quest’anno siamo tornati nelle fiere, svolte in tutta Italia, dove incontriamo i nostri soci e tanti appassionati che ci seguono con interesse. È per me un grande onore esserne il Presidente!

Info.contatto: associazioneitalianahoya@gmail.com

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