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Il Rifugio degli Asinelli, l’idea italiana del Donkey Sanctuary

Il Rifugio degli Asinelli, idea alternativa di mondo
Il Rifugio degli Asinelli, idea alternativa di mondo

Il Rifugio degli Asinelli, un posto dove “gli asini vengono al primo posto, al secondo, al terzo”, come sottolineava la fondatrice del Donkey Sanctuary, Elisabeth Svendsen che ha dato vita a questo ente di beneficenza nel 1969.

Del Rifugio degli Asinelli, versione italiana del santuario inglese, abbiamo parlato con Rachele Totaro, fotografa e persona di riferimento dello spazio di Sala Biellese.

Rachele, raccontiamo in due parole Il Rifugio degli Asinelli

Il Rifugio degli Asinelli nasce nel 2006 per decisione del Donkey Sanctuary, ente di beneficenza fondato in Inghilterra nel 1969 da Elisabeth Svendsen. Siamo uno dei 10 santuari attivi in Europa e Regno Unito, che si occupano di oltre 6000 asini e muli; grazie ai suoi progetti in 35 nazioni, invece, il Donkey Sanctuary riesce a raggiungere nel Mondo un milione e 800 mila asini. Il nostro Rifugio è l’unica sede italiana del Donkey Sanctuary; ci troviamo a Sala Biellese (BI), a circa un’ora d’auto da Torino e Milano, e, dall’agosto 2009, siamo aperti ai visitatori, così che tutti possano conoscere gli asinelli e toccare con mano quello che facciamo per loro.

A quanti asinelli date ricovero? Qualche storia

In questo momento sono 123 gli ospiti del Rifugio (solo pochi giorni fa ci ha lasciato Arianna, l’asinella più solitaria del Rifugio, sempre in fondo al recinto, attaccata all’angolo estremo della staccionata; quando si avvicinava agli umani lo faceva in modo baldanzoso, spesso piegando la testa verso l’alto, nel suo gesto tipico. Le rare volte in cui Arianna giocava lo faceva con Agostino o con Poldo, altre anime solitarie: forse proprio per questo si trovavano, o per il loro passato, quello che aveva lasciato ferite invisibili, ma sempre presenti). Abbiamo 109 asini e 14 muli e bardotti, rispettivamente incroci di mamma cavalla e papà asino i primi, mamma asina e papà cavallo i secondi. Arrivano da tutt’Italia, Romania, Grecia, Francia e Svizzera e molti, nel loro passato, hanno conosciuto maltrattamento e abbandono. Il nostro compito è essere per loro un rifugio vero, non solo a parole: un posto sicuro dove possono guarire le ferite – quelle fisiche e quelle che si portano dentro, meno visibili ma, spesso, ancora più profonde. Ogni asinello è unico, con la sua personalità e la sua storia. Tra gli ospiti del Rifugio, quelli più fortunati sono stati donati dai loro proprietari perché non erano più in grado di prendersene cura (casi sempre più frequenti, vista la difficile situazione economica italiana). Particolarmente rappresentative sono le storie poi di Moro, Linda e Ringo.

Come funziona il vostro programma di affidamento?

Per noi, la permanenza al Rifugio dev’essere un punto di partenza, non di arrivo: se gli asini sono in buona salute e non hanno bisogno delle nostre cure speciali, sono pronti per andare in affidamento, ossia essere accolti per tutta la vita da chi potrà dare loro l’unica cosa che qui non possiamo garantire: l’affetto di una famiglia vera. Gli asini vengono affidati in coppia, per mantenere i forti rapporti di amicizia che si creano all’interno dei gruppi. Chi è interessato ed è in possesso dei requisiti di spazio, tempo e impegno (sono tutti sul nostro sito: https://www.ilrifugiodegliasinelli.org/it/affidamento) può fare domanda per essere contattato da Fabrizio, il nostro responsabile benessere. Dopo un colloquio conoscitivo si passa ai controlli pre-affido e alla giornata di formazione per conoscere e gestire gli asini; negli anni ci sono controlli post-affido e sempre, ovviamente, la nostra disponibilità a offrire supporto. Sull’affidamento è possibile anche visitare questo link https://www.ilrifugiodegliasinelli.org/it/article/laffidamento-si-apre-tutta-litalia

Come “educare” ad un mondo migliore che fa del rispetto per gli animali un segno di civiltà?

Da sempre crediamo nell’importanza dell’educazione, a partire dalla più tenera età, come antidoto all’ignoranza e ai maltrattamenti – spesso strettamente legati tra loro: ogni anno accogliamo al Rifugio un migliaio di bimbi in visita d’istruzione e abbiamo all’attivo dei progetti nelle scuole locali, come Asiniamo (ne parliamo qui: https://www.ilrifugiodegliasinelli.org/it/video/progetto-asiniamo-290-bimbi-biellesi-lezione-di-empatia). Negli anni siamo stati testimoni di molti casi di maltrattamento dovuti non a cattiveria, ma a mancanza di conoscenza: cerchiamo di diffondere una cultura dell’asino e del rispetto secondo tutte le modalità possibili, dai Social Media alle guide sul nostro sito, agli eventi, come i Grooming Days, durante i quali guidiamo le persone alla scoperta delle cure degli asinelli (in quelle giornate, una al mese, è possibile spazzolare e coccolare gli asinelli all’interno dei recinti) e delle storie dei nostri ospiti. Chiunque sia a conoscenza di un caso di possibile maltrattamento può contattarci: non ci tiriamo mai indietro di fronte a un asino in difficoltà.

La giornata-tipo al Rifugio?

Ragazze e ragazzi della fattoria non sono mai fermi, tra giri per distribuire il fieno (2 volte al giorno), la preparazione dei secchi per gli asini che seguono una dieta particolare, la somministrazione di cure e le medicazioni, la pulizia delle stalle e questa routine avviene con qualunque tempo, ogni giorno dell’anno.

Altre attività?

Oltre alle attività educative, un gruppo di 13 asinelli (che noi chiamiamo scherzosamente “terapeuti”) ci dà una mano durante le attività assistite, rivolte a persone diversamente abili e normodotate, qui al Rifugio e presso le case di cura, per raggiungere anche chi non è in grado di muoversi. Durante le sessioni, guidate dalla nostra referente Laura, gli asinelli sono liberi di interagire e intervenire, così come di lasciare l’area se si annoiano o sono stanchi. Un aspetto che mi piace sempre sottolineare è che gli asini non giudicano una persona in base a come si muove o a come parla: una spinta incredibile a lasciarsi andare ed essere se stessi, senza paura del giudizio altrui.

La storia d’amore più bella tra gli asinelli?

La storia d’amore più belle di tutto è stata, per me, quella tra Baby e Sogno: https://www.ilrifugiodegliasinelli.org/it/article/una-storia-damore-san-valentino https://www.ilrifugiodegliasinelli.org/it/article/sogno (ma il loro incontro è avvenuto prima del Rifugio). Un’altra molto bella ha unito due asinelle, recuperate in contemporanea da situazioni diverse: Lilly era un’adulta, Sesé una puledra che ha subito visto nell’altra la sua mamma, tanto che non perdeva occasione di andare nel suo recinto – fino a quando non ci siamo arresi e le abbiamo messe insieme. Anche se nell’aspetto erano agli antipodi – piccolina e rotonda Lilly, alta e dinoccolata Sesè – sembravano davvero madre e figlia.

Come possiamo supportare la vostra attività?

Sono tanti i modi per aiutarci! Sul sito (http://www.ilrifugiodegliasinelli.org/it/aiutaci) sono riportate le varie modalità per effettuare una donazione tramite bonifico (IBAN: IT04X0335901600100000124261), assegno bancario non trasferibile, vaglia, carta di credito/debito o PayPal. È possibile donare il 5X1000 agli asinelli, indicando nell’apposita casella il codice fiscale 02270470020. Anche l’adozione a distanza è un importantissimo strumento di sostegno per la Fondazione: con un contributo suggerito di 24 euro all’anno si può adottare uno degli otto asinelli-simbolo del programma, ricevere il certificato personalizzato e aggiornamenti periodici sulle attività del Rifugio. Ogni asinello ha più “madrine” e “padrini”; la donazione viene utilizzata per tutti gli ospiti del Rifugio. Maggiori informazioni sono disponibili all’indirizzo http://www.ilrifugiodegliasinelli.org/it/adotta. Con l’adozione esclusiva si coprono invece le spese reali di mantenimento annuale di un asinello che, per motivi legati all’etá, a traumi o alle condizioni di salute, non può lasciare il Rifugio. In questo caso, la donazione è di 1200€. Un’altra modalitá di aiuto è Teaming: basta unirsi al gruppo del Rifugio degli Asinelli e collegare la carta di credito per donare in automatico 1€ al mese. Grazie a Helpfreely, invece, si può donare gratuitamente una parte dell’importo speso per gli acquisti online. Anche il calendario e i gadget solidali del Rifugio, disponibili in sede e nello shop online, sono un modo importante per aiutare gli asinelli. Una forma di sostegno molto apprezzata dagli asinelli è la donazione di mele, carote, finocchi. I visitatori non possono dare direttamente il cibo agli asinelli, ma possono consegnarlo allo staff, che sarà lieto di suddividerlo in base alle diete e alle esigenze individuali degli ospiti. E, ovviamente, un sostegno enorme è l’affidamento degli asinelli del Rifugio.

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