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Impianti solari, ENEA brevetta un rivestimento che ne migliora l’efficienza

Impianti solari, ENEA brevetta un rivestimento che ne migliora l'efficienza
Foto di Sebastian Ganso da Pixabay

Impianti solari, sempre più”performanti” per aiutare l’ambiente e anche il risparmio. Il nuovo brevetto sviluppato dai ricercatori del Centro di Portici di ENEA muove proprio in questa direzione. Come?

Rendere più efficienti gli impianti solari termodinamici, grazie a tubi ricevitori con nuovi rivestimenti capaci di limitare al massimo le perdite di calore a temperature molto elevate. I materiali utilizzati per i tubi ricevitori? Rame alluminio, argento e oro.

“I tubi ricevitori di nuova generazione dovranno operare in vuoto, cioè limitando le perdite di calore e proteggendo i rivestimenti dagli agenti atmosferici, e a temperature quanto più alte possibili per aumentare la resa del ciclo di conversione dell’energia”, spiega Salvatore Esposito del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA.

Impianti solari, più efficienti ad alta temperatura

Le più alte temperature d’esercizio consentiranno, inoltre, di realizzare un sistema compatto e più efficiente di accumulo diretto del calore in grado di garantire la continuità di servizio anche di notte o con cielo nuvoloso.

“Per migliorare le prestazioni del rivestimento solare ad una temperatura di 550 °C o più elevata, il nostro brevetto propone di utilizzare i metalli con le più basse dispersioni termiche come rame, alluminio, argento e oro inserendoli, in una struttura multistrato che consente di superare i problemi di instabilità di questi metalli alle alte temperature”, conclude Esposito.

Innovativa struttura multistrato che significa anche calore a costi più competitivi

L’impiego di questa innovativa struttura multistrato per gli impianti solari permetterà inoltre di poter operare anche in aria a temperature più basse (300 °C), con la possibilità di realizzare ricevitori più economici da impiegare negli impianti solari termici.

Grazie a quest’ultima caratteristica, si potrà produrre calore a costi più competitivi da utilizzare sia per alimentare alcuni processi delle filiere industriali, come ad esempio nei settori farmaceutico, alimentare e tessile, sia negli impieghi domestici per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici.

Un ulteriore vantaggio derivante dall’impiego di questa innovativa struttura multistrato in qualità di riflettore ad infrarosso nei rivestimenti assorbitori solari consiste nel riuscire a soddisfare l’esigenza d’incrementare la stabilità dei rivestimenti garantendo, così, un minor degrado delle prestazioni foto-termiche durante la vita d’esercizio del ricevitore solare”.

Il brevetto

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