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Isola dei Conigli, una “piscina di Dio” per tartarughe Caretta caretta

Isola dei Conigli, una "piscina di Dio" per tartarughe Caretta caretta
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L’Isola dei Conigli di Lampedusa, uno tra i posti più amati da Mimmo Modugno , è anche uno dei luoghi che le tartarughe Caretta caretta scelgono per deporre le uova e far nascere i propri piccoli.

La celebre Isola dei Conigli, che si posiziona sistematicamente ai vertici delle classifiche annuali stilate dai viaggiatori su Trip Advisor, è un luogo magico a cui vogliamo dedicare spazio.

Non solo per darvi qualche idea di vacanza ma anche per parlare di Lampedusa in maniera diversa, ricordando anche la bellezza in cui si immerge e dove purtroppo questa bellezza stessa viene sommersa da sofferenza e disagi.

L’isola fa parte dlla zona A dell’area marina protetta Isole Pelagie. È quindi vietata la navigazione (anche a vela, remi o pedali), le immersioni subacquee e la balneazione è consentita esclusivamente con accesso da terra.

L’Isola dei Conigli, perché questo nome

La piccola isola sorge al centro di una grande baia. Il nome dell’isola e dell’omonimo litorale deriva da un errore di comprensione di una vecchia cartografia che riportava il nome di Rabit Island, interpretato in modo inappropriato dall’inglese.

Ci sono poi altre ipotesi secondo le quali la parola rabit derivi da un fonema arabo traducibile con l’idea di “associazione”, alludendo all’istmo che si forma occasionalmente tra l’isolotto e la costa.

Secondo altri, invece l’origine del nome è dovuta al fatto che, molto tempo fa, una colonia di conigli raggiunse l’isolotto proprio nel momento in cui esso era collegato alla terraferma.

Quando il ponte di sabbia scomparve e le acque del mare riemersero, i conigli rimasero intrappolati, si riprodussero, divenendo così numerosi tanto da far battezzare il luogo Isola dei Conigli.

Lampedusa, un paradiso per tartarughe marine

La parola Lampedusa coincide con natura. La riserva naturale “Isola di Lampedusa” è stata istituita nel 1996 e si estende per circa 320 ettari lungo un tratto incontaminato della costa meridionale.

Tutta la baia dell’isola dei Conigli è parte della Riserva naturale orientata Isola di Lampedusa ed è quindi fortemente protetta. Dal 1995 l’intera area è affidata alla gestione di Legambiente che ogni anno attiva i campi di volontariato per selezionare il personale che sorveglierà la spiaggia durante la stagione estiva. Vi si può accedere solo nelle ore diurne, dalle 08:30 alle 19:30, in modo da salvaguardare la nidificazione delle tartarughe marine (che di solito avviene di notte).

L’isolotto è basso, con un’altezza massima di 26 metri, e completamente roccioso. La flora e la fauna sono molto simili a quelle della costa nord-africana; la spiaggia adiacente all’isolotto è una delle poche zone dove le tartarughe marine Caretta caretta depongono le uova.

L’isolotto è anche il regno del gabbiano reale che conta una popolazione di circa 100 coppie, ed è qui che nidifica; inoltre vive esclusivamente sullo scoglio (oltre che nelle zone africane dalle quali proviene) una particolare specie di lucertola, la psammodromus algirus. È anche un’importante stazione di sosta di uccelli migratori che vi fanno tappa in aprile e settembre.

Poco prima di arrivare sulla spiaggia di fronte all’isola dei Conigli, proprio nel cuore della baia e quasi nascosta in un vallone, si incontra quella che è stata la villa di Domenico Modugno. Lo storico artista ne era talmente “invaghito” che, come un principe gattopardesco, vi trascorse i suoi ultimi momenti di vita. La definì piscina di Dio, riferendosi al mare adamantino di queste zone. Una “grazia” della natura da preservare e proteggere, che, nella sua bellezza, può, forse, contribuire a rendere questi luoghi non solo depositari di notizie tristi.

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