Il progetto ha l’obiettivo di indagare le emergenze socio-ambientali del Golfo di Anzio attraverso un approccio interdisciplinare che coniuga ricerca scientifica e fotografia documentaria, per rafforzare il legame tra abitanti e mare.
CO>SEA è un gruppo di ricerca con sede presso l’Università Sapienza di Roma – Dipartimento MEMOTEF, che promuove la ricerca interdisciplinare, intersettoriale e internazionale nell’ambito della Geografia Sociale Marina e della Ricerca Visiva.
Il team studia le trasformazioni socio-ecologiche che colpiscono l’Oceano globale e che si riflettono nei mari locali, nonché le connessioni tra la società umana e non umana con l’oceano, basandosi sulle Scienze Sociali Marine e sugli studi critici sull’oceano.
CO>SEA, lo scorso 26 luglio, ha presentato un’interessante iniziativa: un intenso reportage che propone uno sguardo d’insieme, intimo e collettivo, sulla costa laziale, da Lido dei Pini a Torre Astura, attraversando i paesaggi, le atmosfere e i volti quotidiani di Anzio e Nettuno.
Il fotografo Giuseppe Lupinacci ha presentato i suoi scatti capaci di fondere nello stesso tempo denuncia e poesia. Le immagini mostrano spiagge erose, porti dimenticati, acque contaminate ma anche gesti quotidiani di cura e resistenza.
Il titolo stesso, CO>SEA. Collaboratorio per l’Analisi Socio-Ambientale dell’Oceano, suggerisce una relazione fluida e dinamica tra le società e il mare che si articola nel respiro della costa e delle acque costiere. La mostra rappresenta una dichiarazione d’intenti per un’alleanza tra chi il mare lo vive, lo racconta, lo studia e lo difende.

La mostra è stata curata da Federico Fornaro (Raw-News) che, presso il Molo Innocenziano di Anzio, ha dato vita ad un allestimento immersivo e riflessivo, pensato per stimolare la consapevolezza nei partecipanti un’esperienza sensoriale e intellettuale, un viaggio empatico e consapevole nel territorio del Golfo di Anzio. Erosione costiera, inquinamento.
Lo stesso Lupinacci spiega il significato della mostra: “Attraverso immagini che ritraggono spiagge erose, porti dimenticati, acque contaminate ma anche gesti quotidiani di cura, resistenza e emozioni, CO>SEA ci invita a riflettere su come viviamo la costa e il mare, su quanto realmente li conosciamo e proteggiamo.
L’obiettivo non è solo mostrare, ma anche coinvolgere e domandare: cosa significa abitare un territorio in trasformazione? Come possiamo raccontarlo in modo autentico e responsabile?”.
Indagare le emergenze socio-ambientali del Golfo di Anzio
La mostra è parte integrante del progetto di ricerca partecipativa “CoSea_Lab. Laboratorio Collaborativo per il mare e la sostenibilità socio-ambientale nel Golfo di Anzio” finanziato dal “Bando Sapienza Terza Missione 2024” ed è coordinato da Chiara Certomà (Sapienza Università di Roma – Dip. Memotef), con la collaborazione del Dipartimento di Management e del Museo della Geografia.
Il progetto ha l’obiettivo di indagare le emergenze socio-ambientali del Golfo di Anzio attraverso un approccio interdisciplinare che coniuga ricerca scientifica e fotografia documentaria, per rafforzare il legame tra abitanti e mare.
In apertura della mostra – visitata dalle centinaia di residenti e turisti sul Molo Innocenziano – l’artista Laura Buffa ha simbolicamente regalato ai coordinatori del lavoro di ricerc-azione di CO>SEA, Chiara Certomà e Federico Fornaro, l’opera “PlastiOceano”, realizzata nel 2024 in occasione dell’evento FishArt Culture SeaPort, ad Anzio e eletta come emblema iconico del progetto europeo PartArt4OW.

In occasione della mostra fotografica è stata esposta la bio-scultura, appositamente realizzata per l’evento, di Matteo Lesina, dal titolo: “Il bello dell’imperfetto”. Una rappresentazione iconica di un animale marino ricreato con materiale ligneo restituito alla costa dal mare e assemblato senza modificarlo, per mostrarlo intrappolato da reti di rifiuti.
La collaborazione di CO>SEA con Legambiente
Inoltre, in collaborazione con il circolo Le Rondini di Legambiente (Anzio-Nettuno), il team di ricerca CO>SEA ha organizzato un laboratorio geografico informativo e interattivo curato da Caterina Pozzobon, Chiara Salari e Luca Bertocci dell’Università La Sapienza di Roma.
Durante la serata, i cittadini hanno potuto interagire con il team e partecipare all’acquisizione di nuove conoscenze sui problemi socio-ambientali legati al mare nel Golfo di Anzio. In particolare, è stata messa a disposizione una mappa dell’area, dove era possibile individuare e segnalare criticità specifiche.

Inoltre, per i e le più piccole, il team di CO>SEA ha predisposto colori e immagini ritagliate da poter assemblare e trasformare per descrivere cosa piace e cosa non piace del Golfo di Anzio, così da dar vita ad una fanzine partecipativa ed immaginativa.