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Le farfalle voleranno via dalle città per colpa dell’inquinamento?

Le farfalle voleranno via dalle città per colpa dell'inquinamento?
Foto di Gerhard Bögner da Pixabay
Articolo aggiornato in redazione sabato 12 dicembre 2020 alle ore 15.10

Le farfalle stanno abbandonando le nostre città? La loro sopravvivenza, nei grandi agglomerati urbani, è messa in crisi a causa del potenziamento degli inquinanti nell’atmosfera

“Bisogna essere ciechi o estremamente aridi se alla vista delle farfalle non si prova una gioia, un frammento di fanciullesco incanto”, scrive Herman Hesse

Secondo la rivista scientifica Ecological Indicators il numero delle farfalle nelle città, in tutto il mondo, è diminuito del 69% negli ultimi vent’anni. In particolare ci sono alcune specie ormai prossime alla completa sparizione, come le panfila (Coenonympha pamphilus) (- 78%) e l’argo bronzeo (Lycaena phlaeas) (- 75 %).

Un altro studio realizzato insieme da tesche e svedesi per la catalogazione delle 496 specie di farfalle che vivono in Europa dal titolo “A complete time-calibrated multi-gene phylogeny of the European” permette di comprendere al meglio il loro ecosistema e la capacità di adattamento.

Le farfalle si allontanano dalle nostre città, questo quanto evidenziano le ricerche. Fra le cause, inquinamento, piogge torrenziali, riscaldamento globale, cambiamenti climatici e cementificazione selvaggia.

Le farfalle, un mondo di colori

La farfalla è un “lepidottero” dal greco “ali a scaglie”, è proprio l’unione di queste migliaia di scaglie che caratterizza le brillanti fantasie delle ali delle farfalle. La storia evolutiva è scritta sulle ali. Tramite lo studio delle variazioni dei disegni delle ali, i biologi dell’evoluzione hanno fatto scoperte fondamentali nel campo della biologia dell’evoluzione e dello sviluppo.

Due studi pubblicati sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze (Pnas), sostengono che a creare i disegni geometrici delle ali sono due geni, il primo determina le linee (WntA), mentre l’altro le colora (optix).

Colorate e impermeabili. L’armatura sulle ali di farfalla protegge da forti piogge.  Le ali delle farfalle nascondono un importante nuovo segreto appena scoperto da un team di ricerca della Cornell University che ha pubblicato il proprio studio su Proceedings of the National Academy of Sciences.

Tramite attente analisi, che sono documentate nel video a seguire, i ricercatori hanno ripreso quello che accade sulla superficie delle farfalle quando delle gocce di pioggia impattano sulle loro a una velocità fino a 10 metri al secondo.

Il video della ricerca

È un periodo difficile per le farfalle e per l’ecosistema

Il surriscaldamento climatico, l’aumento della cementificazione senza controllo, l’uso massiccio e indiscriminato dei pesticidi e la diminuzione di aree verdi, specie quelle incolte, sono tutti comportamenti che influiscono negativamente contro le farfalle e i loro bruchi.

Le farfalle si allontanano dalle città. L’impollinazione, la decomposizione organica e inorganica, la ciclicità dei nutrienti del suolo e la loro fertilità sono a rischio. Ricordiamoci che dipendono dagli insetti l’impollinazione dell’80% delle piante e l’alimentazione del 60% degli uccelli.

Cosa possiamo fare per “accoglierle”?

Un’idea è creare zone ideali attraverso piante e coltivazioni per sviluppare ecosistemi naturali favorevoli alla vita delle farfalle. Vi suggeriamo alcune piante giuste per loro: la ruta, il trifoglio, i nasturzi, i pruni. E ancora, il finocchio selvatico il biancospino. Semplici da gestire e poco costose.

Ognuno di noi, inoltre, può creare le condizioni più adatte per attirare, e salvare, le farfalle, con queste coltivazioni e rinunciando assolutamente ai pesticidi. Alle farfalle inoltre piacciono molto la lavanda, l’erba cipollina, l’ortica e il fiordaliso. Un piccolo gesto per un grande obiettivo: creare ecosistemi naturali favorevoli alla vita delle farfalle.

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Foto: Pixabay

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