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Migranti, Sea Watch: “116 morti in naufragio nel Mediterraneo centrale, solo uno tratto in salvo”

(Adnkronos) – Nuova strage di migranti in mare. “116 persone hanno perso la vita nell’ennesimo naufragio del 2025 nel Mediterraneo centrale. L’unico sopravvissuto è stato salvato da un pescatore tunisino”, riferisce l’Ong Sea Watch sul suo account X.  

“Erano partiti giovedì scorso, e lunedì le abbiamo cercate con Seabird. Oggi – si legge nel post – Alarm Phone conferma il naufragio, avvenuto poco dopo la partenza”. 

Alarm Phone, la rete internazionale di attivisti e volontari che gestisce una linea telefonica di emergenza per migranti in difficoltà durante la traversata del Mediterraneo, aveva segnalato la scomparsa dell’imbarcazione con 117 persone a bordo e chiesto “risposte di fronte al silenzio e all’indifferenza delle autorità”, sottolineando che “le famiglie che cercano i loro cari scomparsi hanno diritto alla verità”. 

Una notizia che indigna monsignor Gian Carlo Perego, presidente della Commissione Cei che si occupa di immigrati. “Con che coraggio possiamo difendere i confini prima che difendere le persone? Perché non allarghiamo il presidio in mare per salvare le persone, con una collaborazione tra Europa e società civile? Sono domande che in queste ore sono insanguinate dalla morte di uomini, donne, bambini, che ipotecano il nostro futuro, il futuro della nostra Democrazia”, dice all’Adnkronos. 

“Ancora un naufragio, alla vigilia di Natale. La storia della famiglia di Nazareth non accolta, costretta a fuggire in Egitto per sfuggire alle violenze di Erode si ripete nel cammino di milioni di persone profughe e rifugiate. Per queste, contrariamente alla famiglia di Nazareth, – dice monsignor Perego – l’esito non è la salvezza, ma la violenza prima nei campi libici e poi la morte nel Mediterraneo”. “I 116 morti al largo della Libia in queste ore si aggiungono ai 1700 morti quest’anno nel Mediterraneo”, denuncia l’esponente della Cei che ribadisce: “Con che coraggio possiamo difendere i confini prima che difendere le persone?”.  

cronaca

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

AdnKronos

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