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No Cargo a Parma, la campagna “Ci siamo rotti i polmoni”

No Cargo a Parma, la campagna "Ci siamo rotti i polmoni"
No Cargo a Parma, la campagna "Ci siamo rotti i polmoni"

Da Parma, continua la protesta dei genitori e delle associazioni ambientaliste contro la trasformazione dell’aeroporto in aeroporto cargo

La nuova campagna “Ci siamo rotti i polmoni” è il proseguimento della precedente campagna “Insieme si può fare” promossa da Parma a dimensione umana. Il movimento riunisce tantissime sigle ambientaliste tra cui l’associazione NO CARGO PARMA e il COMITATO GENITORI NO CARGOPARMA.

Il comitato e l’associazione hanno fatto da promotori per questa specifica campagna perchè non vogliono accettare accettare il progetto pensato per l’aeroporto della città che comprende l’allungamento della pista per l’accoglimento di velivoli Cargo.

Denunciano l’impatto ambientale ad altissimo rischio che potrebbe mettere in pericolo la salute delle persone (ricordano dall’associazione che per i bambini si parla di ritardi cognitivi e/o neoplasie cerebrali mentre per gli adulti si parla di compromissione a carico dell’apparato cardiovascolare, causando ictus e/o infarti).

Ci siamo rotti i polmoni”, dunque, punta ad essere un grido esasperato, ma allo stesso tempo carico di forza, una forza che nasce dalla solidarietà e dalla partecipazione attiva di centinaia di Parmigiani che puntano anche a “smuovere le acque” ossia a richiamare l’attenzione e la responsabilità sociale dell’amministrazione pubblica che vuole fortemente la realizzazione di un’opera così altamente inquietante.

La campagna ambientalista è caratterizzata principalmente dalla partecipazione di molti bambini che, come osservano dal comitato, “con orgoglio e speranza per il futuro, rappresentano la parte più bella, sana e ancora autentica di questa società complessa e poco rassicurante”.

QUI la petizione

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