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Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020: cosa vedere con un tour di 48 ore

Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020: cosa vedere con un tour di 48 ore
Foto di Valter Cirillo da Pixabay

Parma ha appena inaugurato il suo anno giallo oro di Capitale Italiana della Cultura 2020 e per scoprire i luoghi imperdibili della città e del suo territorio ecco un itinerario percorribile in 48 ore. Un tour che si snoda tra arte, eventi e gastronomia.

Parma, Capitale della cultura il tour :

Il centro storico, trionfo di eleganza, musei e palazzi antichi, è il punto di partenza. La bicicletta, il mezzo preferito dai parmigiani, è perfetta per percorrere le strade che si rivelano una autentica scoperta.

Tappa obbligatoria il Teatro Regio e Piazza Duomo con la Cattedrale e il Battistero dove, dal 31 gennaio al 26 aprile 2020 le sale di Palazzo Dalla Rosa Prati si colorano delle opere di Van Gogh, per la mostra Van Gogh Multimedia & Friends.

È come toccare da vicino i celebri dipinti del pittore olandese, riprodotti su scenografici supporti multimediali ad altissima qualità, per poi immergersi nei capolavori di autori come Monet, Degas e Renoir giunti da prestigiose collezioni private.

La coinvolgente esposizione prodotta dalla Navigare s.r.l. è aperta dalle 9.30 alle 20.00 dal lunedì al venerdì e fino alle 21.00 il sabato e la domenica (www.vangoghmultimediaexperience.it).

La passeggiata continua fino ad un luogo che si avvia a divenire simbolo di Parma 2020, la Chiesa di San Francesco del Prato che, grazie ad una raccolta fondi collettiva, è simbolo di rinascita: le inferriate che l’avevano trasformata in carcere oggi sono state eliminate e mostrano l’architettura originaria di questo gioiello gotico, che sarà aperto alla città e al culto l’8 dicembre.

Intanto, in primavera si può approfittare delle visite guidate in quota tra il rosone e una vista straordinaria dall’alto della città e della Cattedrale (www.sanfrancescodelprato.it).

Florilegium, la prima mostra personale italiana di Rebecca Louise Law – curata da OTTN Projects e sostenuta da Davines, Chiesi Farmaceutici e Cosmoproject nell’ambito del progetto Pharmacopea è un’esperienza unica nel suo genere -, ideata per lo spazio della Chiesa di San Tiburzio, a pochi passi dal Palazzo Dalla Rosa Prati.

In programma tra il 29 febbraio e il 19 dicembre, è una delle azioni del progetto Pharmacopea, che crea nuovi itinerari turistici nella città, mettendo in rete luoghi simbolo della sua identità storica e cosmetico-farmaceutica.

Il cuore dell’esposizione sarà una grande installazione in evoluzione nella Chiesa di San Tiburzio, poi ci saranno presentazioni di diversi apparati scultorei allestiti nell’Antica Farmacia San Filippo Neri e nel Palazzo Ducale, mentre la serra dell’Orto Botanico di Parma si farà custode di un’opera documentaria sulla pratica dell’artista britannica nota per le sue installazioni floreali larger-than-life e sculture site-specific.

Il percorso continua inoltrandosi nella gastronomia di Parma Capitale

Parma è Città Creativa UNESCO per la Gastronomia (www.parmacityofgastronomy.it), e tre sono i prodotti fiori all’occhiello che l’hanno resa famosa a livello mondiale:

  1. il Parmigiano Reggiano
  2. il Prosciutto di Parma
  3. il Culatello di Zibello Dop

Per assaggiare un Parmigiano Reggiano pluripremiato è bene raggiungere Fidenza dove ha sede Parma2064. Si può prenotare una visita guidata in caseificio della Cooperativa Agrinascente di Fidenza , per seguire le fasi di lavorazione del re dei formaggi e assaporare pezzi di diverse stagionature.
Tutto il Parmigiano Reggiano Parma2064 nasce con il latte munto nel raggio di 10 km dai suoi caseifici (www.2064.it).

Le cantine dell’Antica Corte Pallavicina (le più antiche del pianeta) di Polesine Parmense, castello trecentesco sul fiume Po, a poca distanza dalla città, sono regno del culatello.

Nel ristorante stellato dello Chef Massimo Spigaroli (www.anticacortepallavicinarelais.it) oppure all’Hosteria del Maiale, possono assaporare tra i piatti della “cucina gastrofluviale” compiendo un viaggio nei sapori della tradizione della Bassa Parmense e della storia del Grande Fiume. Nel menu, anche una ricetta del celebre Giovannino Guareschi.

L’esperienza poi culmina al Museo del Culatello e del Masalén, dove lo Chef racconta l’arte di fare salumi ereditata dal bisnonno Carlo, che lavorava le carni dei maiali nel podere Plantador di Giuseppe Verdi, e del recupero del maiale tipico nero del Parmense

Anche nelle strutture INC Hotels Group si degustano I migliori prodotti gastronomici, Le strutture sono comodissime per il soggiorno e per visitare la Capitale Italiana della Cultura. Propongono infatti, anche esperienze nel territorio, itinerari culturali in bicicletta e food shopping tours tra caseifici, salumifici e cantine (www.inchotels.com).

E per trovare e scegliere gli eventi top, non solo di Parma2020, ma di tutto il territorio della Destinazione Turistica Emilia (con Parma, Piacenza e Reggio Emilia), si può consultare il sito web www.visitemilia.com ricco di spunti e di proposte, da tenere sempre a portata di smartphone.

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