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Turismo escursionistico, piace in Europa l’Italia dei cammini

Turismo escursionistico, piace in Europa l’Italia dei cammini
Turismo escursionistico, piace in Europa l’Italia dei cammini, foto di Gianni Crestani da Pixabay

Da un’indagine demoscopica svolta tra Italia, Inghilterra, Francia e Germania emerge come il nostro Paese sia al primo posto del turismo lento in Europa. Trentino-Alto Adige, Toscana, Umbria e Sicilia le regioni preferite.

Sapreste definire il turismo escursionistico? Se la risposta è negativa si può fare riferimento ad una interessante indagine voluta da Enit, l’Agenzia Nazionale del Turismo, realizzata da Touring Club e Ipsos. L’obiettivo è proprio quello di precisare cosa si intende con turismo escursionistico, fissandone nomenclatura percorsi ed obiettivi.

L’Italia, in Europa, si mostra all’avanguardia in questo settore turistico e questa leadership le è riconosciuta. È al primo posto per i britannici con il 65% seguita alla Spagna al 33%; è al primo posto per i francesi con il 51% seguita dalla Francia con il 39% e al primo posto anche per i tedeschi con il 49% rispetto al 32% dell’Austria

Definizione e caratteristiche di un viaggio di turismo escursionistico

È una forma di turismo che predilige l’andamento lento ed in particolare cammini in percorsi naturalistici. I viaggi sono normalmente autorganizzati, perlopiù acquistati tramite tour operator e agenzie di viaggio del settore o anche tramite associazioni e agenzie territoriali. Sono compresi anche i viaggi che prevedono una serie di servizi dedicati all’escursionista (trasporto a destinazione dei bagagli, transfer ai luoghi di partenza dell’itinerario ecc.).

Il viaggio è organizzato per tappe che portano i turisti a cambiare struttura e località di pernottamento sia in forma lineare sia circolare. Sono invece esclusi i viaggi che prevedono un’articolazione definibile “a margherita”, ovvero in cui resta fisso per l’intera durata della vacanza il luogo di pernottamento e che permette di compiere tutte o in parte le tappe previste da itinerari e cammini noti.

Foto di Maël Balland da Pexels

La mappatura di 100 cammini, contenuti dei siti web ufficiali e la funzione dei social media

L’indagine di Enit ha mappato 100 cammini, per una lunghezza complessiva di circa 30mila km: 79 hanno un sito web ufficiale ma 16 sono stati esclusi dall’analisi sui contenuti perché non turistici (siti di progetti europei) o ancora in costruzione. I siti web analizzati sono stati 63 di cui:

il 75% dei siti riporta i servizi disponibili lungo il percorso (ricettività, ristorazione, servizi al camminatore) o convenzionati per chi ha le credenziali;

Il 74% dei siti fornisce le tracce gpx del tracciato;

Il 74% dei cammini rilascia credenziali/testimonium;

Il 73% dei siti descrive gli attrattori presenti lungo il cammino;

Il 69% dei cammini ha una guida ufficiale o materiale informativo cartaceo o scaricabile;

Il 63% dei cammini è gestito da enti del terzo settore;

Il 61% dei siti indica il livello di difficoltà del cammino;

Il 54% dei cammini offre la possibilità di una fruizione sia a piedi sia in bici;

Il social media più diffuso è Facebook (50%), seguito da Instagram e YouTube; il 49% dei siti è multilingua (inglese la lingua più presente);

Il 34% dei siti ufficiali dà la possibilità di acquistare pacchetti o escursioni guidate; il 25% dei siti fornisce il servizio di alert per segnalare deviazioni o inagibilità dei cammini.

Il Turismo Escursionistico, ha dichiarato Massimiliano Vavassori, direttore del centro studi Touring Club: “È un pilastro essenziale nel panorama turistico, e l’indagine condotta riveste un ruolo cruciale per il comparto. Queste ricerche ci consentono di comprendere meglio le preferenze e le aspettative dei viaggiatori, contribuendo così a progettare esperienze di viaggio più soddisfacenti.

Inoltre, ci aiutano a preservare l’ambiente naturale, promuovere le destinazioni escursionistiche e sostenere le economie locali. Il Touring Club è orgoglioso di promuovere e sostenere attivamente questo tipo di ricerca per garantire un turismo escursionistico sostenibile e gratificante per tutti gli amanti dell’outdoor e della cultura”.

L’indagine demoscopica: 2500 intervistati tra italiani, francesi, inglesi e tedeschi

L’indagine demoscopica, condotta tra il 15 agosto e il 15 settembre 2023, su campioni rappresentativi della popolazione italiana (1.000 casi), francese, inglese e tedesca (500 casi per Paese) con metodo CAWI. Di seguito i principali risultati:

Il 25% degli inglesi, il 20% dei francesi, il 19% dei tedeschi e il 17% degli italiani ha già avuto esperienze di turismo lento (ovvero a piedi o in bicicletta). Il 45% degli inglesi, il 42% di francesi e tedeschi e il 37% degli italiani ha intenzione di farlo nel futuro.

Tra chi afferma di non essere interessato, la quota più alta è tra gli italiani (23%) rispetto al 21% dei tedeschi, al 18% dei francesi e al 15% degli inglesi.

Tra le destinazioni preferite per sviluppare il turismo lento gli italiani segnalano Italia (60%), Spagna (39%), Portogallo e Croazia (29%) e Francia (27%). Considerando le regioni italiane, le più citate sono Trentino-Alto Adige (33%), Toscana (32%), Umbria (30%) e Sicilia (26%).

Stando alle regioni italiane più ricercate c’è una convergenza su Sicilia e Toscana: francesi (Sicilia 44%, Toscana 39%), inglesi (Sicilia 44%, Toscana 27%) e tedeschi (Toscana 48%, Sicilia 32%).

L’analisi è il primo passo per mettere ordine e di sviluppare sinergie adeguate a target e località. Dalla conoscenza del fenomeno turistico nasce anche la declinazione di un’offerta dedicata sempre più performante.

Enit è attenta da sempre al mondo dei cammini, lo abbiamo dimostrato già con progetti legati alla Francigena e ai percorsi dei Cappuccini ma è ora il momento di far conoscere in un sistema di rete e percorsi integrati ogni evoluzione territoriale italiana legata a questo segmento” commenta Ivana Jelinic Presidente e Ceo Enit.

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