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Progetto REsPoNSo, un’iniziativa per tutelare il meraviglioso mare di Sicilia

Progetto REsPoNSo, un’iniziativa per tutelare il meraviglioso mare di Sicilia
Progetto REsPoNSo, un’iniziativa per tutelare il meraviglioso mare di Sicilia (Foto di hirisflower da Pixabay)

Il progetto REsPoNSo, che sta per RiduzionE Pesca faNtasma in Sicilia, vuole intervenire, educare e sensibilizzare sull’esigenza di recuperare e ridurre rifiuti in mare. Previste azioni per sensibilizzare gli operatori della pesca, con interventi sul campo per il rispristino di aree marine d’importante valore naturalistico ed economico

Il progetto REsPoNSo nasce grazie al finanziamento del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali attraverso il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP 2014-2020 – Misura 1.40). È stato presentato lo scorso 30 aprile e durerà nove mesi.

La ricchezza della biodiversità delle risorse ittiche e degli ecosistemi marini di questo meraviglioso angolo d’Italia, esige interventi e misure idonee a proteggere e ripristinare un’area strategica per il sistema economico. Con la speranza di poter tornare a viaggiare, la Sicilia ed il suo mare, come ogni anno, rappresenteranno una meta richiestissima.

Stop al degrado in mare

L’intervento, guidato da Stazione Zoologica Anton Dohrn – Istituto Nazionale di Biologia Ecologia e Biotecnologie Marine – Sicilia, con il partenariato di WWF-Italia, Marevivo Sicilia, CO.GE.COOPESCA di Portorosa, CO.GE.PA. di Licata e CO.GE.PA. di Lampedusa e Linosa, mira a fermare il degrado ambientale marino generato dall’abbandono o la dispersione in mare degli attrezzi da pesca, con forti ripercussioni sulla biodiversità e le risorse ittiche. La scarsa biodegradabilità dei polimeri sintetici di cui sono composti gli attrezzi da pesca abbandonati o perduti prolunga la loro azione inquinante e l’attività di pesca fantasma indisturbata. Per pesca fantasma ricordiamo che ci si riferisce alle reti da pesca abbandonate che continuano a catturare pesci e altri animali marini per decine di anni, incustodite.

Ma insieme agli attrezzi da pesca abbandonati o dispersi, il progetto si occuperà anche del recupero del più generico Marine Litter, ossia tutta quella grande quantità di rifiuti di origine antropica dispersa in mare.

Le aree di intervento

REsPoNSo si concentrerà sulle aree di Portorosa, Licata-Gela e Lampedusa-Linosa in quanto il recupero degli attrezzi da pesca abbandonati o dispersi sui fondali, insieme agli altri rifiuti, sta diventando un’azione urgente e necessaria.

Foto di MJ TF da Pixabay

Formazione e sensibilizzazione dei pescatori

nei prossimi giorni partirà la formazione dei pescatori delle tre aree coinvolte, azione indispensabile per diffondere i problemi e le grandi emergenze del mare e del settore ittico. L’obiettivo è la loro sensibilizzazione che si unisce alle proposte di utilizzo di attrezzi da pesca realizzati con materiali più sostenibili, che possono essere avviati al riciclo dopo la loro dismissione e che possano aiutare la pesca a trasformarsi in un’attività più equilibrata e meno impattante per il mare.

Oltre a realizzare un’azione rigenerante dell’habitat marino, l’intervento punterà a sostenere l’immagine di un raggruppamento di operatori che mirerà a distinguersi per l’attenzione al mare e alla preservazione delle specie più a rischio, puntando infine, anche a indirizzare scelte di acquisto più consapevoli e responsabili da parte dei consumatori.

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