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Sostenibilità, richiesti in Italia 4 milioni di lavoratori green entro il 2026

Sostenibilità, richiesti in Italia 4 milioni di lavoratori green entro il 2026
Sostenibilità, richiesti in Italia 4 milioni di lavoratori green entro il 2026

Un’impresa su due sta investendo in processi di trasformazione sostenibile. Al via il progetto di Confindustria con Federmanager e 4.Manager

Tra il 2023 e il 2026, tanto le imprese quanto la PA avranno necessità di circa 4 milioni di lavoratori con competenze green di alto e medio profilo.

Pertanto è fondamentale in questo contesto, l’inserimento in azienda di una figura professionale dotata di competenze trasversali in materia di ESG.

E questo aspetto è stato evidenziato proprio in occasione dell’avvio da Venezia, capitale mondiale della Sostenibilità, del progetto di Confindustria e Federmanager, promosso con 4.Manager, incentrato sulla figura del Sustainability manager. L’iniziativa ha l’obiettivo di rilevare il fabbisogno delle imprese di competenze manageriali specifiche nell’ambito della sostenibilità.

E tenendo come punto di riferimento le skill di questa professionalità emergente strutturare un percorso di formazione ad essa dedicato sensibilizzando territori e istituzioni sulla necessità di supportare le imprese che si dotano di competenze manageriali nel campo.

“Per rendere la transizione una grande opportunità di sviluppo e innovazione, il fattore competenze svolge un ruolo fondamentale” – ha affermato Katia Da Ros, Vicepresidente di Confindustria per l’Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura, in occasione della prima tappa odierna. “Potenziare le competenze dedicate alla sostenibilità vuol dire anche agevolare lo sviluppo e l’inserimento di figure dedicate in azienda, come quella del sustainability manager, che possono rivestire un ruolo strategico per le imprese, anche in funzione dei criteri ESGs. La sostenibilità è l’unica dimensione possibile per continuare a crescere”.

Secondo i dati dell’Osservatorio 4.Manager, che ha sondato un panel di oltre 4.000 imprese, il sistema industriale italiano ha aumentato del 5% ogni anno la richiesta di manager dotati di competenze sempre più precise nel settore green.

Dai dati raccolti su LinkedIn, nell’ultimo anno si osserva in Italia la costante richiesta e crescita di alcune qualifiche professionali dell’area sostenibilità, tra cui il ruolo di Responsabile sostenibilità (+52%), seguito dal ruolo di Sustainability Specialist (+43%) e dal ruolo di Consulente sostenibilità (+34%). Le principali tre città che registrano la più alta concentrazione di questi professionisti sono: Milano, Roma e Torino.

Complessivamente, le aziende prese in esame hanno dichiarato di aver acquisito nel corso degli ultimi 3 anni: competenze manageriali (64%); competenze scientifiche (45%); competenze tecniche (73%).

A tale riguardo, il Rapporto rivela che oltre il 50% delle grandi e gedie imprese sta elaborando una strategia di trasformazione in funzione della sostenibilità, cercando professionisti in grado di comprendere tutti i processi aziendali, migliorando al contempo la pianificazione e la gestione.

“Per questo siamo impegnati a supportare il nostro Sistema in questo percorso – ha aggiunto Da Ros –, con l’obiettivo di potenziare le competenze e migliorare le strategie di comunicazione, e capitalizzare così gli sforzi compiuti finora per rendere e far percepire l’industria sempre più consapevole del valore di essere sostenibile”.

La maggior parte delle imprese, incluse quelle scarsamente orientate all’innovazione, sono consapevoli che solo la trasformazione sostenibile eviterà limiti operativi di accesso ai mercati e al credito.

Entro il 2030 le aziende non sostenibili rappresenteranno la parte residuale di un mercato nel quale beni e servizi “sostenibili” saranno la norma.

“La crescita della domanda di competenze manageriali con green skill e di figure come il Sustainability Manager dimostra non solo che innovazione e sostenibilità sono intrinsecamente connesse ma soprattutto che la sostenibilità ha assunto un ruolo strategico per lo sviluppo del Paese, anche in risposta alle esigenze del mercato energetico e degli investimenti del PNRR”, ha commentato Stefano Cuzzilla, Presidente 4.Manager e Federmanager. “Per questo è importante che le istituzioni sostengano, anche sotto forma di incentivazione, tutte le aziende che inseriranno al loro interno figure specializzate in temi di ESG”.

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