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Ucraina, Trump parla con Zelensky e leader europei. Meloni: “Pace assicuri sovranità e sicurezza Kiev”

(Adnkronos) – 'Call' tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, ed i leader europei in visita del summit di venerdì tra il numero 1 della Casa Bianca e il presidente russo, Vladimir Putin. Una sorta di pre vertice virtuale in vista del faccia a faccia in programma a Anchorage il 15 agosto. "Tutti i leader del mondo vogliono una sola cosa, la pace in Ucraina", dice Zelensky in conferenza stampa a Berlino. "Tutto ciò che riguarda l'Ucraina deve essere discusso con l'Ucraina: dobbiamo partecipare al dialogo. Trump oggi ci ha sostenuto e gli Stati Uniti sono pronti a sostenerci", aggiunge il leader di Kiev. "Putin non vuole la pace: sta bluffando, sta cercando di spingersi oltre la linea del fronte" per fingere di poter occupare tutta l'Ucraina, ma "non è così", dice auspicando ulteriori sanzioni contro Mosca se il Cremlino non dovesse accettare un cessate il fuoco. "Putin non può ingannarci", aggiunge il presidente ucraino, precisando che Trump ha promesso che lo contatterà dopo il summit con il presidente russo. Alla telefonata con Trump ha partecipato anche la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Nel corso della discussione – spiega Palazzo Chigi in una nota – Meloni "ha espresso apprezzamento per gli sforzi profusi dal Presidente Usa", ribadendo "l'importanza di continuare a lavorare con gli Stati Uniti per fermare il conflitto e raggiungere una pace che assicuri la sovranità e la sicurezza dell'Ucraina", e ha ringraziato il Presidente Zelensky "per la serietà dimostrata finora nella ricerca di una soluzione diplomatica", si legge in una nota. La Premier ha anche accolto "con favore" la partecipazione americana, con il Vice Presidente Vance, alla riunione della Coalizione dei volenterosi, nel solco di quanto avvenuto per la prima volta a Roma a margine della Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina di luglio. Dalla discussione di oggi "è emersa una forte unità di vedute nel ribadire che una pace giusta e duratura non può prescindere da un cessate il fuoco, dal continuo sostegno all'Ucraina, dal mantenimento della pressione collettiva sulla Russia, anche attraverso lo strumento delle sanzioni, e da solide e credibili garanzie di sicurezza ancorate al contesto euroatlantico". Meloni, si legge ancora nella nota, "si è detta molto soddisfatta dall'unità di intenti e dalla capacità di dialogo che l'Occidente sta dimostrando di fronte a una sfida fondamentale per la sicurezza e la difesa del diritto internazionale". "È ora il momento di vedere quale sarà, in Alaska, l'atteggiamento della Russia che finora non ha inteso fare alcun significativo passo in avanti", conclude Palazzo Chigi. 

 Al termine della riunione dei leader europei con il presidente americano e il vice JD Vance, collegato insieme al presidente del Consiglio Ue Antonio Costa, da Fort Bregancon, ha parlatop il presidente francese Emmanuel Macron: "E' molto importante che l'Europa sia stata ascoltata prima del vertice" di venerdì. "Le questioni territoriali che riguardano l'Ucraina non saranno negoziate che dal presidente ucraino, questa è la posizione che noi sosteniamo", spiega Macron, "lo scambio con Donald Trump ha permesso di chiarire le sue intenzioni e a noi di esprimere le nostre attese". "La volontà americana è quella di ottenere un cessate il fuoco", aggiunge ribadendo: "Vogliamo che tutto ciò che riguarda l'Ucraina sia discusso con l'Ucraina" che, secondo il presidente francese, "è l'avamposto della resistenza all'imperialismo russo". "Come europei facciamo il possibile per impostare il corso di questo incontro nella giusta direzione. In Alaska devono essere tutelati gli interessi di sicurezza dell'Europa e dell'Ucraina", dice il cancelliere tedesco, Friedrich Merz. Gli europei stanno facendo tutto il possibile per "contribuire a definire l'agenda" dell'incontro tra Trump e i Putin in Alaska, aggiungendo che il capo della Casa Bianca "ha il nostro totale sostegno". 
"C'è speranza che qualcosa si stia muovendo", afferma Merz. Il cessate il fuoco deve essere il primo passo in direzione di un accordo di pace duraturo, sottolinea il cancelliere, che insiste sul principio per cui "i confini non devono essere modificati con la forza" e assicura che i partner europei sono intenzionati a fornire "solide garanzie di sicurezza per l'Ucraina".  "I media stanno trattando in modo molto fazioso il mio incontro con Putin – scrive Trump su Truth prima della call – Citano continuamente perdenti licenziati e persone davvero stupide come John Bolton, che ha appena detto che, anche se l'incontro si svolge sul suolo americano, 'Putin ha già vinto'. Di cosa si tratta? Stiamo vincendo su tutto. Le Fake News stanno facendo gli straordinari (nessuna tassa sugli straordinari!). Se avessi Mosca e Leningrado gratis come parte dell'accordo con la Russia, le Fake News direbbero che ho fatto un cattivo affare!".  "Ma ora sono stati scoperti. Guardate tutte le notizie vere che stanno venendo fuori sulla loro corruzione. Sono persone malate e disoneste, che probabilmente odiano il nostro Paese. Ma non importa, perché stiamo vincendo su tutto", aggiunge Trump.  Mosca intanto fa sapere che "la posizione della Russia rimane invariata ed è stata espressa proprio in questa sala poco più di un anno fa, il 14 giugno 2024". Così il vice portavoce del ministero degli Esteri russo, Alexei Fadeev, riferendosi a un discorso pronunciato dal presidente russo Putin un anno fa al ministero degli Esteri, nel quale delineò le condizioni per porre fine alla guerra in Ucraina.  La Russia ha insistito sulle sue condizioni "massimaliste", determinanti per porre fine al conflitto, confermando che rimarranno invariate, come riporta il Guardian. All'epoca Mosca aveva chiesto il ritiro completo delle forze di Kiev dalle regioni chiave dell'Ucraina e l'abbandono delle sue ambizioni nella Nato. Le richieste dell’epoca vennero descritte come 'massimaliste', considerate inaccettabili dai partner internazionali e ripetutamente respinte dall’Ucraina.  Sul campo le forze russe hanno rivendicato il controllo di altre due località nel Donetsk, Nikanorovka e Suvorovo, nell'est dell'Ucraina. Lo riportano i media russi. Il governatore della regione del Donetsk ha ordinato alle famiglie con bambini di lasciare località ritenute a rischio. Il mese di luglio ha registrato un record di droni russi lanciati contro l'Ucraina. Secondo l'intelligence britannica, Mosca ha usato il mese scorso negli attacchi contro il Paese 6.200 aerei senza pilota, una cifra senza precedenti nei quasi tre anni e mezzo di guerra. A giugno, contro l'Ucraina erano stati lanciati 5.600 droni, usati in maniera crescente in combinazione con i raid missilistici per "rendere più difficile" la difesa antiaerea ucraina.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

AdnKronos

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