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Valorizzare la geotermia, al MASE un impegno concreto per il suo rilancio

Valorizzare la geotermia, al MASE un impegno concreto per il suo rilancio
Valorizzare la geotermia, al MASE un impegno concreto per il suo rilancio, foto di Bellikins da Pexels

In Italia non sempre si riconosce il potenziale della geotermia come fonte rinnovabile. Necessario un piano di azione nazionale per la geotermia, da definire in un una serie di 4 incontri tra Tavolo Tecnico Geotermia e Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. 

L’Europa, senza dare adito a falsi intendimenti, ha sottolineato il ruolo dirompente della geotermia per la sicurezza e transizione energetica. La nuova strategia deve essere finalizzata innanzitutto a ridurre i tempi procedurali e gli oneri amministrativi, sostenere gli investimenti e incoraggiare gli Stati ad implementare piani strategici nazionali come già avvenuto in Francia, Germania, Austria, Croazia, Irlanda, Olanda, Polonia.

Nel nostro Paese, nonostante l’indiscusso ruolo di leader tecnologico per l’utilizzo della geotermia da oltre un secolo e le competenze accertate a livello globale, le attuali bozze del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) inviato alla Commissione Europea e del decreto FER-2 (che auspichiamo di prossima pubblicazione) non riconoscono adeguatamente il significativo potenziale della geotermia in Italia come fonte rinnovabile, sia per la produzione di elettricità che di calore.

Si ritiene necessario, pertanto, recuperare velocemente un gap creatosi ormai da qualche decennio, aggiornando il PNIEC da inviare a Bruxelles entro giugno 2024 e includendo una concreta valorizzazione della risorsa geotermica.

È essenziale non solo per superare le barriere che limitano lo sviluppo completo di questa fonte energetica, ma anche per adottare misure come la semplificazione delle procedure autorizzative, la stabilità del quadro normativo e l’implementazione di incentivi adeguati ad accelerare gli investimenti industriali, a medio e lungo termine.

Il Tavolo Tecnico Geotermia istituito il 24 febbraio 2022 e coordinato da UGI (Unione Geotermica Italiana) e AIRU(Associazione Italiana Riscaldamento Urbano) con il sostegno di operatori nazionali e internazionali del settore del riscaldamento e geotermoelettrico, ha avviato una positiva interlocuzione con il MASE.

Si è definito di prevedere 4 incontri per contribuire al rilancio della geotermia come fonte rinnovabile e risorsa strategica del Paese e lavorare alla stesura di un piano di azione nazionale per la geotermia in Italia, dagli usi termici ed altri servizi alla produzione geotermoelettrica, al recupero di minerali strategici dai fluidi geotermici.

L’interesse del Governo sulla geotermia segna un sostanziale cambio di passo ma è ora più che mai necessario rendere concrete tali azioni, per porre in essere le basi per un nuovo rinascimento geotermico che il nostro Paese chiede da anni e che in Europa è ormai realtà.

L’incontro finale, previsto il prossimo 16 febbraio con il Ministro Pichetto Fratin sarà la chiave di volta per proporre l’avvio di un concreto piano nazionale per la geotermia. Una soluzione che renda il nostro Paese pronto alle sfide che lo attendono e che vedono nella geotermia una soluzione concreta alla transizione energetica nazionale ed europea.

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