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Watec Italy, economia circolare importante anche per il destino dell’acqua

Foto di Sourav Mishra da Pexels

Si è tenuta a Cremona dal 23 al 26 ottobre la mostra convegno Watec Italy, la rassegna organizzata da Cremonafiere e Kenes Exhibition, evento di grande attualità che ha visto la partecipazione di esperti internazionali

Le tematiche discusse durante il salone, hanno riscosso successo, anche grazie alla presenza di relatori di livello internazionale che hanno contribuito con la propria visione a rendere la gestione della risorsa idrica non tanto una materia per ingegneri, ma un aspetto di fondamentale importanza per lo sviluppo globale.

Yaron Ben Ari, chairman di Watec, ha ribadito più volte, durante le giornate cremonesi, la necessità di porre il tema dell’accessibilità all’acqua e della sua disponibilità al centro dell’agenda dei Governi, perché lo sviluppo dell’agricoltura e la stabilità geopolitica in molte aree dipenderanno sempre più da questo indispensabile elemento allo sviluppo.

Watec Italy: le problematiche

Watec Italy, in questa edizione dall’impronta fortemente internazionale, ha sottolineato le problematiche della Pianura Padana e le difficoltà che gli operatori e gli imprenditori devono affrontare quotidianamente a causa di una normativa complessa e che spesso non rispecchia le esigenze di agevolare il reimpiego delle acque e dei fanghi che escono dai depuratori.

Claudio Bodini, Presidente di Padania Acque, nell’incontro promosso durante Watec Italy, ha ricordato che si tratta di numeri imponenti. Nella sola provincia di Cremona sono più di 30 milioni i metri cubi di acque trattate ogni anno, rendendo il tema dei fanghi di depurazione molto sentito.

La svolta potrebbe essere rappresentata dal nuovo regolamento europeo sul reimpiego delle acque e dei materiali che escono dagli impianti di depurazione, che si spera possa vedere la luce nel 2020, anche se i tempi per la sua piena applicazione non saranno rapidissimi, almeno secondo l’esperienza di Anabela Rebelo, senior officer del Departimento de Recursos Hidricos dell’Agenzia portoghese per l’ambiente.

A Watec Italy 2019 si è anche parlato molto di assetto idrogeologico, di invarianza idraulica e delle moderne tecnologie a disposizione di chi deve gestire l’acqua, in particolar modo cercando di salvaguardare aree di maggiore cementificazione, dove le bombe d’acqua sempre più frequenti in pochi minuti trasformano le città in fiumi.

Un aspetto non secondario che ha bisogno non solo di una gestione territoriale integrata, dove la tecnologia e la digitalizzazione delle reti siano il supporto ad una progettualità in cui zone urbanizzate e aree agricole diventino due aspetti diversi dello stesso tema.

Mirare all’economia circolare e alla sostenibilità ambientale è il forte messaggio di Watec Italy, per potenziare e sviluppare la risorsa idrica così preziosa.

Settori di eccellenza come l’agroalimentare su cui si basa l’economia italiana, potranno sussistere grazie alla continua disponibilità di acqua, la stessa acqua che, dando vita ad un ciclo virtuoso di cui siamo tutti responsabili prima o dopo, passerà anche nelle case di milioni di cittadini e tornerà ai campi.

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