TERA, dai beni alimentari al primo datacenter europeo all’interno di una miniera attiva.
Una miniera in una verde vallata del Trentino. All’interno sta prendendo forma un modello straordinario di economia circolare, un concentrato di tecnologia e sostenibilità, in un mondo sotterraneo, nel rispetto dell’ambiente.
Si chiama TERA, l’ecosistema minerario unico nel suo genere, che integra nello stesso luogo il primo data center europeo Intacture, costruito in una miniera attiva allo stoccaggio di beni alimentari, protetto da milioni di metri cubi di roccia.
Il progetto è stato realizzato dall’azienda trentina Tassullo, che ogni giorno ricava dalla montagna, una roccia purissima la Dolomia, per i propri prodotti per l’edilizia.
TERA, un ecosistema unico
Nelle viscere della montagna ad una temperatura costante di circa 12 gradi e la totale assenza di infiltrazioni d’acqua, gli ambienti di TERA presentano le condizioni ideali per lo stoccaggio di beni di vario genere.
I vantaggi a favore delle aziende che optano per questa scelta di sostenibilità sono innumerevoli:
- riduzione dei costi energetici;
- risparmio di territorio di superficie dedicato a magazzini e capannoni;
- vantaggi ambientali dovuti all’assenza di smaltimento di prodotti legati alla filiera della refrigerazione;
- incremento della sicurezza.
Sta infatti nascendo un mondo sotterraneo, dove convivono attività di settori diversi ma accomunate da una visione comune, che mette al centro il rispetto dell’ambiente e del territorio.
TERA si pone come fiore all’occhiello dei valori e della vision di Tassullo e permette all’azienda di sviluppare importanti sinergie con player di altri settori: Sono diverse le aziende difatti ricorse a TERA. Un’azienda che produce vino e che ha stoccato 2,5 milioni di bottiglie, 40.000 tonnellate di mele, 1.200 forme di formaggio. E poi c’è il progetto più tech, Intacture, il primo data center civile in Europa realizzato all’interno di una miniera attiva.
“Il vostro modello dimostra che nelle profondità del sottosuolo, un tempo lasciate inutilizzate, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, territorio e ricerca, si generano nuovi investimenti meritevoli anche di un cofinanziamento nell’ambito del PNRR“, le parole del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso che nelle scorse settimane ha visitato l’ecosistema TERA.

Dalla pietra al dato: Intacture, il presidio digitale europeo scolpito nella roccia
Nell’architettura ipogea di TERA, a oltre cento metri di profondità, sta prendendo vita Intacture: il primo Data Center europeo realizzato all’interno di una miniera attiva. Un’infrastruttura all’avanguardia, incastonata in oltre 90 milioni di metri cubi di Dolomia, dove la roccia si fa barriera naturale per proteggere dati sensibili e sostenere la transizione digitale del Paese.
Ideato da Trentino DataMine e sviluppato grazie a una virtuosa cooperazione tra pubblico e privato, il presidio digitale ipogeo è cofinanziato dal PNRR per circa 18,5 milioni di euro su un investimento complessivo di oltre 50 milioni.
Le attività di scavo portate avanti per circa otto mesi, hanno portato alla movimentazione di circa 63.000 tonnellate di roccia, un volume di materiale corrispondente a circa 20 piscine olimpiche. La Dolomia estratta sarà utilizzata da Tassullo per la realizzazione di prodotti e tecnologie per l’edilizia e il restauro in un’ottica di economia circolare. Il data center è una sfida ingegneristica unica, in cui l’80% della superficie del progetto si sviluppa in spazi sotterranei.
Dal 1909 Tassullo realizza prodotti e sistemi integrati per il mercato nazionale ed internazionale delle costruzioni e del restauro di pregio e dai primi anni 2000 inizia la coltivazione di una cava sotterranea di Dolomia – roccia purissima necessaria per i propri premiscelati – a circa 200 metri di profondità, nel cuore della montagna. Arriva qualche anno più tardi l’intuizione di progettare le proprie attività estrattive in modo da dare nuova vita a quello spazio ipogeo che si va via via creando e che, per la legge, andrebbe reso inaccessibile e inutilizzabile.
Si sviluppa così un vero e proprio modello di rigenerazione degli spazi reso possibile grazie a un accorgimento normativo della Provincia Autonoma di Trento che permette, in esclusiva sul territorio nazionale, di realizzare all’interno del perimetro di cava strutture destinate alla conservazione di prodotti agricoli (come vino, mele, formaggio) o finalizzate ad altre opportunità di business (la costruzione di un datacenter).
La miniera attiva di Tassullo diventa così fonte preziosa di nuova vita, luogo dinamico, in continua evoluzione e proiettato verso il futuro