Il percorso verso la fine della fase della vita fertile è, per una donna, oggi decisamente più semplice da gestire rispetto al passato. Il motivo risiede nel fatto che, in confronto ai decenni scorsi, si parla molto di più di menopausa e la scienza ha fatto scoperte di svolta relativamente alla gestione della propria salute in tale periodo.
Tra gli aspetti da curare maggiormente rientra il mantenimento di un adeguato tono muscolare. Come mai è importante? Scopriamolo assieme nelle prossime righe di questa guida!
Menopausa e perdita della massa muscolare
Molte donne, una volta iniziata la menopausa, si accorgono di aver perso una quantità notevole di massa muscolare e che il loro corpo è stato interessato da un incremento di quella grassa. Questa ridistribuzione del tessuto adiposo si verifica soprattutto nella zona addominale.
Abbiamo appena descritto un processo associato all’aumento di peso e che non si verifica ovviamente da un giorno con l’altro. Anche se difficilmente ci si rende conto della cosa, già attorno ai 30 anni il corpo della donna inizia a perdere massa muscolare.
Numeri alla mano, si parla di una perdita di tessuto muscolare che, nell’arco di un decennio, si aggira fra il 3 e l’8%. Quando arriva la menopausa, questo processo è interessato da una forte accelerazione. Importante è ricordare che tutto ciò si verifica anche quando la menopausa è indotta da terapie somministrate per patologie oncologiche o altre problematiche di salute.
L’importanza del mantenimento del tono muscolare per la donna
In passato, quando si parlava della possibilità che una donna si dedicasse a esercizi finalizzati all’aumento di tono e massa muscolare era normale storcere il naso. Si pensava, infatti, che ciò volesse dire intaccare la femminilità del fisico.
Non è assolutamente vero! Se si viene seguite da professionisti preparati, in grado di dosare i carichi sulla base dell’unicità del fisico della cliente, il problema non sussiste. Si previene anzi una delle più gravi conseguenze della sarcopenia – con questo termine, si inquadra la perdita di massa e forza muscolare a causa dell’invecchiamento – ossia l’osteosarcopenia, una vera e propria sindrome che si contraddistingue, tra le varie conseguenze, per l’aumento del rischio di avere a che fare con disabilità funzionale.
Come gestire l’allenamento
Parliamo finalmente di allenamento in maniera concreta. Lo facciamo ricordando che l’esercizio fisico costante è importante anche per un altro motivo: può essere infatti incluso nell’elenco di palpitazioni in menopausa rimedi.
Con la fine della parentesi fertile della vita femminile, soprattutto a causa del calo repentino di estrogeni, aumentano evenienze come le appena citate palpitazioni. Cresce anche il rischio cardiovascolare e la conseguente necessità di introdurre l’attività fisica come caposaldo della propria routine.
Come già detto, per ottenere risultati è sempre utile rivolgersi a un personal trainer, in modo da farsi stilare un piano personalizzato.
Chiarito ancora una volta questo aspetto, non si può non ricordare l’esistenza di alcuni esercizi che possono essere considerati, a ragione, degli alleati universali del lavoro sulla massa e il tono muscolare in menopausa.
Uno di questi è lo squat
Esattamente come gli affondi, rappresenta uno dei principali punti di riferimento per l’ottimizzazione della forza e del tono muscolare a livello di glutei e core. Eseguirlo bene – il che implica avere cura di evitare errori come il fatto di alzare i talloni – è essenziale.
Con la riduzione della forza muscolare tipica della menopausa, si sperimenta pure un incremento del rischio di cadute e, di conseguenza, della probabilità di avere a che fare con problematiche come le fratture ossee.
Per rinforzare la muscolatura della parte centrale del corpo, il già citato core, si può invece provare il plank o il pulley twist con elastico.