L’obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento regionale e nazionale per conoscere e comprendere l’atmosfera e il clima che cambia promuovendo un dialogo tra scienza, scuola e società civile.
AIRES è un progetto ambizioso che vuole rappresentare una risposta concreta a quella che oggi si pone come la sfida più impegnativa del nostro tempo: la crisi climatica. Una minaccia che tocca quotidianamente le nostre vite, ma soprattutto mette in serio pericolo i nostri territori e le comunità.
Il Centro di educazione e ricerca sull’atmosfera e il clima, la cui apertura è prevista per la primavera del 2026, mette a frutto le competenze e l’esperienza scientifica sviluppate dal Consiglio nazionale delle ricerche con l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Cnr-Isac) in collaborazione con l’Aeronautica Militare nell’ambito dell’attività svolta presso gli Osservatori climatici del Monte Cimone.
Nasce grazie alla collaborazione di ART-ER Attrattività Ricerca Territorio Emilia-Romagna, la partecipazione del Parco del Frignano e di MAB UNESCO dell’Appennino tosco-emiliano, e il supporto della Regione Emilia-Romagna e dei comuni di Sestola e Modena.
AIRES troverà ospitalità nella storica Rocca di Sestola (Modena) a 1.000 metri di quota, alle pendici di Monte Cimone, la vetta più elevata dell’Appennino settentrionale, sulla quale sono attivi da anni l’Osservatorio Meteorologico dell’Aeronautica Militare e l’Osservatorio Climatico “O. Vittori” del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Cosa fa e come si struttura AIRES
L’obiettivo di AIRES è quello di diventare un punto di riferimento regionale e nazionale per conoscere e comprendere l’atmosfera e il clima che cambia promuovendo un dialogo tra scienza, scuola e società civile. Un punto di riferimento dove la ricerca incontra la formazione e l’educazione ambientale, in uno spazio vivo aperto a turisti, studenti, insegnanti, amministratori, imprese e curiosi di tutte le età.
Con una sala convegni, tre sale immersive, due sale per esperimenti, una caffetteria ed una foresteria (12 camere, 40 posti letto totali), il Centro permetterà di promuovere corsi per le scuole, campus universitari e interuniversitari, conferenze e convegni, momenti di incontro con la cittadinanza e iniziative di team-building per aziende.
Un Centro che completerà l’offerta divulgativa già proposta con il Sentiero dell’Atmosfera, il percorso didattico a cielo aperto che dal 2004 che permette a migliaia di studenti, turisti e visitatori di conoscere il sistema atmosfera–clima–ambiente e le attività scientifiche svolte sul Monte Cimone attraverso una ventina di pannelli illustrativi lungo i 300 metri che conducono alla vetta.
Con AIRES esperienze concrete per la consapevolezza ambientale
Come affermato Paolo Bonasoni già responsabile dell’Osservatorio Cnr-Isac di Monte Cimone e Presidente di PROAMBIENTE Tecnopolo Bologna-CNR; “AIRES intende rappresentare un riferimento regionale, nazionale e internazionale con il quale possono entrare in contatto studenti, universitari, docenti, turisti, amministratori, aziende, tecnici e tutti i potenziali interessati per apprendere i segreti dell’atmosfera e del clima che cambia.
Saranno offerte esperienze concrete per promuovere la consapevolezza ambientale, su come ridurre gli impatti antropici riflettendo sugli impegni da assumere a salvaguardia dell’atmosfera, del clima e dell’ambiente”.
Il Centro aprirà ufficialmente nella primavera 2026, ma ha già ospitato alcune prime iniziative di sensibilizzazione e formazione, come ha ricordato il Direttore del Dipartimento Scienze del sistema Terra e tecnologie per l’ambiente (Cnr-Dsstta) Francesco Petracchini : “A inizio 2025, AIRES ha ospitato due scuole internazionali di alta formazione promosse dal Cnr nell’ambito dei progetti internazionali ACTRIS, ITINERIS ed ICOS, che si sono concluse con la visita agli osservatori del Cimone percorrendo il Sentiero dell’Atmosfera”.
“Inoltre, la scorsa estate sono state promosse giornate aperte ai ragazzi ed ai turisti, con l’intento di favorire un’attenzione verso il turismo nelle aree interne del territorio, dove sono presenti diverse altre eccellenze”, ha proseguito Bonasoni.
AIRES ospiterà, nel prossimo futuro, anche un Parco realizzato nell’ambito di NBFC, il progetto PNRR dedicato alla biodiversità.