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Asilo Mille Colori: un esempio di scuola green

Foto di Thomas B. da Pixabay

Asilo Mille Colori: un esempio di scuola green. L’educazione di giovani e giovanissimi al rispetto dell’ambiente e ad un modello di vita realmente sostenibile è fondamentale per un cambiamento definitivo di mentalità

Innegabile che, soprattutto nelle grandi città, la realtà che viviamo quotidianamente non stimola abbastanza. Guardiamo alla gestione dei rifiuti, all’educazione civica ed anche ai luoghi dove i nostri giovani trascorrono gran parte delle loro giornate e cioè le scuole: fatiscenti, spesso pericolose e senza alcuna attenzione alla salute e al benessere degli studenti.

Di fronte ad un quadro a tinte tanto fosche l’esempio che arriva dal comune di Rovereto deve dare fiducia e rappresentare un esempio. Nasce infatti ed apre i battenti la Scuola Materna Mille Colori: legno, rinnovabili, alta efficienza energetica e soluzioni in stile nordico.

L’intervento

Un ‘intervento che si è sviluppato su un’area di circa 3.700 metri quadri, di cui 830 coperti. Di forma lineare e compatta, presenta caratteristiche di alta efficienza energetica con utilizzo di materiali e tecniche eco-compatibili, tali da farne un edificio di qualità elevata e adeguata alle più moderne prestazioni ed esigenze di un’opera pubblica contemporanea e all’avanguardia, anche in funzione della sua durabilità e manutenzione.

L’area dedicata alle aule e agli spazi comuni è di circa 500 metri quadri ed è stata realizzata per tre quarti in legno multistrato: ne sono stati usati circa 40 metri cubi per il tetto e 74 per le pareti.

Classe Energetica A+

Si tratta di un edificio in classe energetica A+, con un consumo stimato in 7,6 kw per metro quadro e un riscaldamento a pavimento su tutta la pianta. Uno dei fiori all’occhiello, inoltre, è un impianto che prevede un ricambio d’aria con un’altissima efficienza nel recupero del calore di quella esausta. Questo, in combinazione con i pannelli fotovoltaici che ne ricoprono il tetto (ora di 80 mq., raddoppiabili, ed una stima di resa annua di circa 17-18.000 kWh), fa sì che si possa parlare di una scuola “sostanzialmente autonoma” per quanto riguarda il consumo energetico.

D’inverno ci sarà una situazione di consumo pari quasi a 0, sfruttando le capacità isolanti dell’involucro e la pompa di calore aria-aria sulla copertura, con accumulo d’acqua inerziale per il riscaldamento a pavimento; in estate sarà pure attivo un sistema integrato di raffrescamento nel pavimento, con controllo dell’umidità dell’aria, ad escludere la possibile condensa.

Concezione Bioclimatica

Ad aiutare l’efficienza dell’edificio il fatto che sia costruito secondo una concezione bioclimatica. Un esempio sono le logge che proteggono dall’insolazione diretta le vetrate delle aule, che sono molto grandi e d’estate avrebbero potuto portare a un aumento della temperatura nelle classi, mentre invece così saranno riparate dal sole, godendo tuttavia in inverno della luce solare diretta, con esposizione a Sud delle logge. A isolare l’edificio è un cappotto con 16 centimetri di lana di roccia (20 sul tetto piano), mentre tutte le facciate della parte didattica sono ricoperte da circa 320 metri quadri di legno di larice.

Domotica ed efficienza acustica

C’è poi un sistema di domotica integrato molto avanzato: consentirà di gestire completamente tutte le funzioni elettriche e termo idrauliche anche da remoto, tramite una centralina, con anche il controllo automatico dell’illuminazione interna, regolata da sensori.

Nei soffitti di tutti gli ambienti sono inseriti poi dei controsoffitti decorativi traforati e ad alta efficienza acustica, per attenuare il riverbero della voce e inoltre con capacità di riduzione dei VOC, grazie ad uno specifico brevetto del prodotto utilizzato. Due grandi finestre verso la strada pubblica e un lucernaio sul tetto caratterizzano poi il grande salone multiuso centrale, che accoglie le attività dei bambini, mettendoli in relazione diretta con l’ambiente circostante.

Alberi, spazi verdi ed un orto

L’area esterna sarà completata sia con alberi d’alto fusto compatibili con le aree di gioco e sosta che con altre piantumazioni, spazi verdi e ad orto (utilizzabile anche dai bambini), secondo gli orientamenti più aggiornati di estesa e qualificata presenza del verde in ambito scolastico della prima infanzia. Le alberature d’alto fusto preesistenti (conifere comuni) sono state rimosse sia per dare spazio alla scuola che per liberare l’area dal pericolo di cadute rami sui bambini, ma saranno ripristinate con maggiore attenzione e cura alle necessità d’ombra e microclima che le piante garantiranno al nuovo asilo d’infanzia, modellando anche l’area con collinette e movimenti del terreno e della vegetazione adatte allo scopo didattico della struttura.

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