giovedì, Maggio 15, 2025

Rome 16°C

Caso Orlandi, l’ex Digos: “Fu chiesta liberazione Agca, ma mai data prova esistenza in vita”

(Adnkronos) – Su Emanuela Orlandi dopo il rapimento "non si ebbe mai prova dell'esistenza in vita della ragazza e lo stesso Ali Agca, all'epoca detenuto in esecuzione pena, in qualche modo si dissociò da questa richiesta di sua liberazione. Si arrivò alla scadenza dell'ultimatum e non furono avviate iniziative per la liberazione concreta di Ali Agca e non fu acquisito alcun elemento che potesse sostenere che la ragazza fosse viva". A dirlo è Lidano Marchionne, all'epoca dei fatti commissario capo della Polizia di Stato, in servizio presso la Digos di Roma, ascoltato in audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Marchionne ha spiegato di essersi "occupato della vicenda Orlandi marginalmente in quanto all'epoca facevo servizio alla Digos e mi ero occupato delle vicende connesse all'attentato al pontefice: quando venne tirata in ballo la richiesta della liberazione di Ali Agca – come scambio per il rilascio della ragazza – fummo coinvolti anche noi della Digos". "Mi colpì il fatto che l'intervento di un'associazione vicina all'attentatore del Papa e che ne chiedeva la liberazione – ha osservato – venne fatto dopo che il Papa, nella recita dell'Angelus, aveva fatto cenno alla scomparsa della ragazza e stimolato la buona volontà di coloro che avevano responsabilità nella gestione di quel caso".  "Fino a quel momento i contatti erano stimolati dalla diffusione dei manifesti fatti dalla famiglia, erano passati direttamente sui familiari di Orlandi ai telefoni che avevano indicato come recapito e i messaggi erano sostanzialmente dettati dall'intento di tranquillizzare la famiglia – ha proseguito -, tendevano a dare credito all'ipotesi che si fosse in presenza di un allontanamento volontario della ragazza. Poi, dopo l'intervento del Papa all'Angelus, ci fu una telefonata di persona che richiamò nel contenuto queste telefonate che erano state fatte nella prima fase" e che "nello stesso tempo calò la richiesta di liberazione di Ali Agca in cambio del rilascio di Emanuela Orlandi".  "Si arrivò fino all'ultimatum che avevano fissato", ha proseguito l'ex appartenente alla Digos aggiungendo che "questa trattativa" non andò "in porto perché non ci fu mai prova certa dell'esistenza in vita della ragazza". "Indubbiamente io penso che – quale possa essere il gruppo – era ben strutturato: non era un gruppo di rubagalline o di ragazzi che potevano aver messo su qualcosa di più grande di loro che poi gli era sfuggito di mano", ha continuato, rispondendo a chi gli chiedeva la sua opinione sulla tipologia del gruppo legato alla scomparsa di Emanuela.  Quanto alla criminalità romana dell'epoca, secondo l'ex appartenente alla Digos, "potrebbe aver avuto un ruolo". "Non c'è nulla di specifico che mi faccia pensare alla malavita organizzata romana" ha continuato Marchionne precisando però che "la mia sensazione è che la ragazza sia caduta in una trappola dalla quale non è riuscita a venirne fuori, chi l'ha tesa non agiva per una situazione estemporanea".  "Mi pare che la ragazza avesse avuto un appuntamento con una persona che si era proposta per farle fare un lavoro di presentatrice di prodotti cosmetici e la casa ha sempre smentito di ricorrere a simili attività – ha proseguito -. Può essere che per ingenuità la ragazza abbia aderito a questa proposta e invece di fare questa presentazione, chissà dove l'hanno portata".  Replicando a un'altra domanda, l'ex appartenente alla Digos ha precisato: "Io non ho detto che c'è stato un coinvolgimento della mafia romana, dico che l'organizzazione nella quale era incappata Emanuela non era una organizzazione di sprovveduti, ma una organizzazione ben strutturata e che aveva determinati scopi che potevano essere – siamo a livello di ipotesi – anche quello di irretire giovani ragazze per destinarle a cose che non vogliamo pensare". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

AdnKronos

ALTRI ARTICOLI
nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

i più letti

Newsletter

Gli articoli della settimana direttamente sulla tua email

Newsletter

Questo sito utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione e garantire il corretto funzionamento del sito. Continuando a utilizzare questo sito, riconosci e accetti l'uso dei cookie.

Accetta tutto Accetta solo i necessari