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Gordon Hempton, il cacciatore di suoni (e di silenzio)

cacciatore di silenzio

Il suo lavoro è questo: se ne va in giro per il mondo a cacciare, letteralmente e praticamente, i suoni, soprattutto quelli rari che stanno scomparendo (o che magari ai nostri timpani da uomini superevoluti che vivono in ambienti dall’iper inquinamento acustico sfuggono del tutto)

E concentra la sua attenzione sul suono del silenzio, inteso come l’insieme dei suoni della natura, senza alcun tipo di influenza umana, se non quella in perfetta sinergia con l’ambiente. È Gordon Hempton, 66 anni, da 40 sound tracker di professione, espertissimo evidentemente di silenzi e suoni, tanto è vero che, dopo aver macinato chilometri in ogni dove, ha identificato il luogo più silenzioso e più tranquillo del mondo, certificandone la sua essenza ben lontano dai rumori della civiltà moderna, come si dice. È Zabalo Wilderness Quiet Park, in Equador, una vera e propria “oasi sonora protetta dall’inquinamento acustico”, dice Gordon che organizza periodicamente viaggi in quella terra silenziosa su cui non passano neppure gli aerei. L’obiettivo di questo ‘ecologista acustico’ è di creare tanti parchi silenziosi, in cui è il mix, appunto, dei deliziosi e affascinanti rumori della Natura a essere protagonista, e non quelli artificiali e fastidiosi umani.

Gordon, tu dici che la Terra è un juke box solare: che significa?

La luce solare fornisce energia al sistema bioacustico del nostro pianeta, oltre che essere responsabile per i venti e le condizioni meteorologiche, creando un vero e proprio concerto di suoni. Mentre viaggiamo e ascoltiamo verso l’equatore, il concerto diventa più forte, mentre viaggiamo verso i poli, invece, diventa più debole. Tutto ciò richiede che ci siano foglie, cioè i pannelli solari, per catturare l’energia del sole e trasferirla nel sistema bioacustico e nella ‘piramide’ del paesaggio sonoro. Questo concerto si modifica pure con le stagioni e quando la luce del giorno aumenta o diminuisce, è più forte e intenso appena prima della massima luce solare. Anche la temperatura ha un ruolo. Più è elevata, maggiormente le reazioni biochimiche avvengono con più velocità. In generale i luoghi caldi sono più rumorosi di quelli più freddi nello stesso periodo e latitudine.

Il suono viaggia più veloce, più lontano, attraverso l’aria quando le condizioni sono calme, calde e umide, rispetto ai luoghi ventosi, freddi e asciutti. Per tale ragione le nostre foreste pluviali tropicali sono i posti migliori per ascoltare la natura.

Sei un cacciatore di silenzi: puoi spiegarlo meglio?

Inseguo e registro i paesaggi sonori naturali che svaniscono, quelli più rari, senza inquinamento acustico poiché, fino a poco tempo fa, nessun luogo era off limits per l’inquinamento acustico.

Come è il silenzio secondo te?

Definisco il ‘silenzio’ come assenza di inquinamento acustico. Quindi questi luoghi silenziosi possono, in teoria, essere anche rumorosi, come durante un temporale.

Registri il silenzio o i suoni?

Registro i suoni in silenzio, che non è una contraddizione. Ad esempio, durante la mia registrazione di un coyote ‘da solista’, si può ascoltare pure un paio di coyote in grande dettaglio di sottofondo, inclusi i loro echi, che descrivono la forma fisica del paesaggio. Dunque, si tratta sia di una registrazione dei coyote sia del silenzio (cioè i suoni della natura, ndr) di ‘quel’ paesaggio, resa possibile proprio dagli animali stessi.

Ma il silenzio può essere registrato?

Il silenzio può essere ‘ascoltato’ ma è più importante che sia ‘sentito’. Dico ai miei studenti (tutti possono diventarlo inseguendolo nei suoi viaggi sonori, ndr) di lasciare che i microfoni ascoltino i suoni, ma bisogna semplicemente ascoltare i propri sentimenti. Ogni suono, incluso il silenzio, ha una sensazione distinta dagli altri sentimenti. Più sei tranquillo e più senti e nel tempo più chiaramente ‘senti’ il ​​mondo intorno a te.

Tutto il mio lavoro e la mia arte è stare in ascolto e quindi è importante il posizionamento del microfono a testa umana che ho e che simula l’apparato uditivo umano, non modifico o mescolo i miei ritratti sonori della natura perché voglio trasmettere l’esperienza umana di ‘essere lì’ anche a chi non è insieme a me.

Qual è il miglior suono che hai incontrato?

Ogni suono ha qualcosa di unico da offrire purché privo di  inquinamento acustico di cui il trasporto aereo è la prima fonte a livello mondiale. E va vietato nelle aree selvagge, per non creare problemi nella comunicazione della fauna selvatica.

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