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In arrivo Arcadia la nuova nave oceanografica da ricerca dell’Ispra

In arrivo Arcadia la nuova nave oceanografica da ricerca dell’Ispra
Foto credit modellino @Ispra

Esplorerà i fondali marini fino a 4mila metri.

Si chiama Arcadia la nuova nave oceanografica dell’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – progettata per studiare, monitorare e proteggere gli ecosistemi marini del Mediterraneo.

Un laboratorio galleggiante all’avanguardia in grado di esplorare fondali fino a 4mila metri di profondità, progettata per studiare, monitorare e proteggere gli ecosistemi marini del Mediterraneo verso un futuro più sostenibile.

Con Arcadia, ISPRA rinnova il proprio impegno nella tutela del mare, mettendo in campo un’infrastruttura scientifica d’eccellenza al servizio della ricerca, dell’ambiente e della collettività.

Presentata oggi alla Camera dei Deputati, nella Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto, Arcadia prende simbolicamente il largo, segnando un passaggio storico per la scienza del mare in Italia.

Il suo varo è previsto per giugno 2026, ma la sua missione è già cominciata: è, infatti, il cuore operativo del progetto MER, il più grande investimento del PNRR per la tutela dell’ambiente marino, con una dotazione di 400 milioni di euro e che vede in Arcadia il suo nuovo alleato, dove scienza e tecnologia si incontrano per dare voce agli ecosistemi marini e fronteggiare le sfide ambientali del nostro tempo.

Un programma ambizioso, attuato da ISPRA sotto l’egida del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per mappare e ripristinare ecosistemi sommersi spesso invisibili, ma fondamentali per il clima, la biodiversità e l’economia.

Arcadia, un concentrato di tecnologia per la ricerca in mare profondo

La nave è progettata per svolgere missioni oceaniche prolungate. La propulsione ibrida diesel-elettrica, operativa in modalità full electric per quattro ore, riduce l’impatto acustico e ambientale e assicura la qualità dei dati raccolti anche in aree marine protette. La nave avrà la certificazione di classe silenziosa Quiet/Silent, che rappresenta un unicum nell’ambito mediterraneo.

Arcadia, strumentazione avanzata per studiare l’invisibile

A bordo, Arcadia dispone di alcune tra le tecnologie subacquee più evolute oggi disponibili in Europa:

– Tra le principali innovazioni una struttura integrata nella chiglia denominata “gondola”, lunga circa 9 metri, all’interno della quale saranno installati numerosi sensori e sistemi acustici di ultima generazione. Questo allestimento consentirà di effettuare rilevamenti continui e di altissima qualità anche in condizioni operative estreme

– un ROV (Remotely Operated Vehicle) work-class elettrico, manovrabile da remoto, capace di operare fino a 4mila metri di profondità, dotato di telecamere 4K, sonar, laser 3D che consente di effettuare missioni scientifiche in ambienti estremi come esplorazioni geologiche, rilievi biologici o interventi su infrastrutture sottomarine

– un AUV (Autonomous Underwater Vehicle) autonomo, capace di missioni indipendenti di oltre 60 ore fino a 3.000 metri di profondità, per la mappatura del fondale, la localizzazione di oggetti e relitti, per individuare anomalie geofisiche e per profilare, in 3D, gli habitat marini.

Più laboratori in una nave

Sulla nave saranno anche presenti due natanti ausiliari per la mappatura costiera: un catamarano elettrico completo di veicolo di superficie senza equipaggio (ASV) per la mappatura di acque superficiali, protette e chiuse e una imbarcazione secondaria equipaggiata con sensori adatti all’esplorazione geofisica.

Futura è dotata inoltre di laboratori galleggianti umidi e asciutti, attrezzati rispettivamente per l’analisi in tempo reale di campioni biologici e ambientali, tra cui fauna ittica, organismi bentonici e planctonici, plastiche e rifiuti marini, nonché carote di sedimento e per l’osservazione, il fissaggio e la preparazione dei campioni per le successive analisi chimiche, fisiche e biologiche.

La nave è pensata per indagare montagne sottomarine, “canyon” profondi, habitat vulnerabili, relitti sommersi – molti dei quali mai esplorati prima – rendendo possibile una comprensione nuova e dettagliata degli ecosistemi marini.

Infrastruttura al servizio del Paese

La nuova nave è un’infrastruttura flessibile e interconnessa, concepita per rispondere alle sfide ambientali del presente con strumenti scientifici di altissimo livello e sarà impegnata in attività strategiche per la transizione ecologica:

caratterizzazione e monitoraggio dei fondali marini finalizzati all’installazione e alla manutenzione di cavi, condotte e linee sottomarine di trasmissione dati ed elettriche nonché di subacquee e impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili

mappatura e monitoraggio geomorfologico e biologico di habitat profondi con l’obiettivo di approfondire la conoscenza delle caratteristiche geologiche, valutare il potenziale geominerario, analizzare gli effetti dei cambiamenti climatici nelle profondità del Mar Mediterraneo e tutelare la biodiversità marina

assistenza e manutenzione di boe offshore per il rilevamento dei parametri meteomarini, attraverso l’impiego di tecnologie avanzate e mezzi sottomarini di ultima generazione.

Arcadia, una scelta strategica

Arcadia non è solo una nave: è una scelta strategica, un progetto che unisce scienza, Istituzioni e collettività per rafforzare la capacità del Paese di conoscere, proteggere e valorizzare il proprio patrimonio marino. Grazie alla collaborazione con la Marina Militare e al sostegno costante del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ISPRA guida un’impresa che guarda lontano e in profondità.

Germana Ferrante

Giornalista, Caporedattrice e responsabile della comunicazione per Green Planet News. Ha lavorato per molti anni nel mondo editoriale presso la A. Manzoni & C. S.p.a., storica concessionaria di pubblicità del Gruppo Editoriale L’Espresso. Svolge la professione di giornalista sulle tematiche ambientali e della sostenibilità online, settori che negli ultimi anni hanno avuto una crescita tale da acquisire importanza primaria. Tra le varie passioni ci sono la fotografia, i viaggi alla scoperta delle varie culture del mondo, gli animali pelosetti, la lettura e la cucina di cui intende portare avanti la tradizione con un pizzico di innovazione sul suo sito personale Mind Cucina e Gusto (www.mindcucinaegusto.com). g.ferrante@greenplanetnews.it.
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