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ISPRA apre al pubblico le sue collezioni geologiche e storiche

ISPRA apre al pubblico le sue collezioni geologiche e storiche
ISPRA apre al pubblico le sue collezioni geologiche e storiche, foto: ISPRA - Archivio Collezioni Museali

Le collezioni Geologiche e Storiche di Ispra rappresentano un patrimonio scientifico, storico e umano, costituito da circa 150.000 reperti fossili animali e vegetali, campioni di rocce e minerali, rilievi geologici, strumentazioni scientifiche, busti, ritratti e cimeli

Animali, Vegetali, Rocce e Minerali: le Collezioni ISPRA > Verso un museo multispecie costituisce l’avvio del progetto di musealizzazione complessiva delle collezioni ISPRA presso il Museo delle Civiltà ed è il risultato di una collaborazione fra Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, attraverso il Museo delle Civiltà, e ISPRA, con il sostegno di ALES-Arte Lavoro e Servizi spa, che ha condotto alla realizzazione di questo nuovo percorso espositivo che costituisce il primo capitolo verso la progressiva musealizzazione delle collezioni presso il Museo delle Civiltà. Il progetto nella sua interezza sarà completato entro il 2024.

L’ISPRA ha acquisito nel 2008 le Collezioni Paleontologiche, Lito mineralogiche e Storiche del Servizio Geologico d’Italia, e ha sempre lavorato e proseguito nell’azione di conservazione e valorizzazione dei diversi materiali attraverso un’ampia azione di recupero, catalogazione, digitalizzazione, divulgazione e valorizzazione, con l’obiettivo di rendere di nuovo fruibili al pubblico queste prestigiose collezioni.

Le collezioni paleontologiche

Le collezioni paleontologiche sono composte da circa 100.000 reperti fossili animali e vegetali, reperti indispensabili per la ricostruzione della stratigrafia e dell’età delle formazioni geologiche, che rappresentano il proliferare della vita nei mari e sulla terraferma in un arco di tempo che va dal Paleozoico, circa 570 milioni di anni fa, ai nostri giorni.

Tra questi reperti di animali invertebrati e vertebrati, ordinati sistematicamente, troviamo rari esemplari appartenenti a diversi gruppi, come cefalopodi, bivalvi, artropodi, pesci e rettili. Tra questi, di grande importanza scientifica, i Fossili Tipo, che sono riferimento mondiale per l’attribuzione della specie.

Inoltre, circa 3.000 reperti appartenenti prevalentemente a mammiferi cenozoici di grande taglia dal Lazio, Toscana e Sicilia, contribuiscono alla ricostruzione degli ambienti continentali del periodo Quaternario.

Le collezioni vegetali comprendono circa 600 esemplari provenienti da diverse località italiane, fra cui la flora del Carbonifero della Toscana e della Sardegna e del Quaternario della campagna romana e la flora dei giacimenti paleozoici e triassici della Germania e Polonia, corredati dei cartellini storici originari.

Le collezioni lito mineralogiche

Passando alle collezioni lito-mineralogiche queste comprendono circa 55.000 reperti di rocce e minerali, acquisiti a partire dalla fine del XIX secolo per documentare la variabilità litologica italiana, ma anche l’entità delle risorse utili per lo sviluppo industriale.

Circa 46.000 reperti di rocce e minerali provengono dalle attività di rilevamento geologico effettuate sul territorio italiano dal 1873 agli anni Settanta del XX secolo per la realizzazione della Carta Geologica d’Italia alla scala 1:100.000, di cui costituiscono l’indispensabile base documentaria. Di grande rilevanza le Collezioni dei Marmi antichi e moderni delle Collezioni Pescetto e De Santis.

Le collezioni storiche

Le collezioni storiche, infine, sono costituite da plastici geologici storici, cimeli, bronzi, da strumentazione e una galleria di busti e ritratti di studiosi e personaggi illustri che hanno avuto ruoli importanti nella creazione e nella crescita delle Collezioni e del Regio Ufficio. Di particolare rilevanza la Collezione di 17 plastici geologici, ricostruzioni tridimensionali di molte aree della penisola, di varia dimensione e scala metrica, realizzati con tecniche e materiali diversi (gesso, bronzo e rame) a partire dal 1876 fino alla I Guerra Mondiale.

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