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La biodiversità, un mondo che scompare

Foto di Quentin Pelletier da Pexels

Sullo sfondo l’azzurro del lago, il verde degli alberi si mescola con i colori e le forme dei tetti. Voli d’uccelli dipingono il cielo con mille forme, silenzio e pace aleggiano, sembra di stare in un paradiso ma è solo un sogno

. La realtà è alquanto differente e ci viene gettata in viso dai giornali e dalla televisione, una realtà cruda dove l’ambiente viene ogni giorno violentato, uragani, grandine, pioggia, vento scuotono alle fondamenta questo povero pianeta. I cambiamenti climatici li possiamo toccare, sono una realtà inconfutabile e con questi la scomparsa di un numero impressionante di specie animali e vegetali.

La biodiversità sta diminuendo con una velocità impensabile, come i nostri ghiacciai e quelli ai poli che si sciolgono inesorabilmente. Parliamo di biodiversità, quante inesattezze si colgono ogni giorno, ricordo che nei due decenni passati la parola d’ordine era biodiversità, tutti ne parlavano e molti, forse troppi a sproposito. Pochezza e inesattezza nelle informazioni che ci venivano date, ancora oggi c’è chi parla senza avere una minima infarinatura su cosa sia veramente la biodiversità e della sua importanza vitale per la sopravvivenza su questo pianeta.

Tali inesatte informazioni sono spesso pericolose e possono arrecare danni illudendo o disinformano le persone sulla gravità e urgenza che il problema biodiversità presenta. Per prima cosa dobbiamo capire cosa sia la biodiversità, perché è nostro dovere conoscerla, ne consegue il compito di proteggerla e salvaguardarla. Questi sono tre punti fondamentali che ci permetteranno di proseguire il nostro cammino su questo splendido pianeta. Se dovessimo perdere una parte espressiva della Biodiversità i problemi sarebbero estremamente gravi.

La biodiversità, “la meravigliosa complessità della vita”

Il 22 Maggio scorso si è celebrata la giornata mondiale della biodiversità, purtroppo non se ne è parlato in modo corretto e sufficiente, alcuni aspetti della politica, vedi i migranti, sono di gran lunga più importanti perché portano voti. Parlare della perdita di biodiversità annoierebbe lo spettatore e forse farebbe perdere voti al partito o al movimento che ne parlasse, quindi parliamo solo e sempre di migranti e di sbarchi. Cerchiamo di addentrarci nel mondo della biodiversità, la parola serve a indicare la pluralità di tutte le specie, animali e vegetali, che sono presenti sul nostro pianeta, in altre parole il numero di specie diverse che vivono sulla Terra.

Nelle mie conferenze spesso utilizzo un’espressione poetica a me molto cara, la Biodiversità non è altro che la meravigliosa complessità della vita, immaginate una grande orchestra con decine e decine di strumenti che suona all’unisono. La biodiversità è una scienza giovane, nuova, si deve ringraziare il presidente americano Carter per aver finanziato studi nel campo della biodiversità, a quei tempi negli oceani si costatavano problemi relativi alla perdita di animali e vegetali, tali studi pionieristici aprirono un fronte, crearono un’onda che prosegue e che ci aiuta a comprendere le cause della perdita di biodiversità e cosa dovremmo fare per arrestare tale funesto fenomeno. Carter fu un grande presidente per l’ambiente.

Il numero di specie presenti

La prima risposta che dobbiamo avere è relativa al numero di specie presenti sul nostro pianeta, la bibliografia riporta valori differenti che vanno da 5 a 50 milioni, comunque il numero più attendibile sarebbe di circa 12-13 milioni. Come detto in precedenza, la biodiversità è una scienza giovane e quindi le nostre conoscenze sono parecchio scarse, dai batteri invisibili a occhio nudo alle piante e ai più grandi mammiferi, sono state identificate circa 1,6 milioni di specie, possiamo capire come tale numero sia povero.

Un altro importante aspetto che deve essere introdotto è il concetto di Tasso di Estinzione Naturale, chiudiamo per un attimo gli occhi e immaginiamo il pianeta Terra senza la presenza dell’uomo, si perderebbero in modo naturale una decina di specie ogni anno, tale perdita verrebbe rimpiazzata dalle nuove specie che nascono. Dobbiamo fare i conti con la nostra presenza, circa 7 miliardi di persone, buona parte non è rispettosa verso l’ambiente, noi siamo soliti a combinare disastri.

La sesta estinzione di massa, le cause

Oggi siamo in presenza della sesta estinzione di massa, grazie ai reperti fossili si è potuto ricostruire, a partire da circa 450 milioni di anni, la presenza di ben 5 estinzioni di massa. Accenno all’ultima estinzione, nota a molti, che ha interessato l’estinzione dei dinosauri e delle ammoniti, questo evento risale a circa 65 milioni di anni fa ed è dovuto ad un fatto puramente naturale, la caduta di un enorme meteorite nel golfo dello Yucatan in Messico.

Le cause delle 5 estinzioni di massa sono state sempre e solo naturali, possiamo citare due cause, l’arrivo sul pianeta di grandi meteoriti o imponenti eruzioni vulcaniche che hanno stravolto il clima sul pianeta Terra. Oggi siamo noi la causa con la nostra presenza ingombrante, stupida e ignorate, siamo noi che non sappiamo gestire in modo etico e corretto il nostro cammino, immettiamo nei vari comparti dell’ambiente ogni tipo di rifiuto liquido o gassoso.

A tale proposito vorrei ricordare al lettore l’aumento vertiginoso della concentrazione dell’anidride carbonica, negli ultimi 100 anni il valore è passato da poco meno di 200 parti per milione a oltre 400 parti per milione. Lo stesso vale per l’aumento della temperatura media della Terra. Il nostro disinvolto camminare (sono elegante nel termine, dovrei utilizzare parole più dure) ha portato alla perdita, parola di esperti, ogni anno di alcune decine di migliaia di specie, malauguratamente la tendenza è all’aumento.

Le principali cause sono: immissione nei vari comparti ambientali di contaminanti organici e inorganici, riduzione e frammentazione degli areali, attraverso il commercio, con i voli e i trasporti non controllati, immettiamo nell’ambiente specie aliene che sono spesso dannosissime, cambiamenti climatici e l’aumento della popolazione, ogni anno aumentiamo di circa 80 milioni di individui.

Le persone aumentano mentre la Terra resta sempre uguale, anzi potremmo e dovremmo dire che si restringe perché perdiamo suolo ogni giorno con la costruzione di strade, edifici, contaminazioni, erosione e altro ancora. Ogni secondo in Italia si perdono circa 5 metri quadrati di suolo. Dovremmo porci delle domande, possiamo e dobbiamo procedere come se nulla stesse accadendo?

Non credo, noi dovremmo invertire la rotta oggi senza aspettare domani, purtroppo ritengo che non ci sia la volontà o forse la capacità politica di una inversione di marcia. Quello che sento e mi rattrista è qualche bel discorso che si perde nel vento o si scioglie come la neve a Maggio. Vorrei terminare questo mio scritto sulla biodiversità sperando di aver fatto un poco di chiarezza e ricordando al Lettore che noi abbiamo l’obbligo di non lasciare debiti a chi verrà dopo di noi e di dare la possibilità alle giovani generazioni di sognare.

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