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La biotecnologia al servizio di ambiente e salute

La biotecnologia al servizio di ambiente e salute
La biotecnologia al servizio di ambiente e salute

La biotecnologia al servizio di ambiente e salute. Residui di oli di frittura che diventano bioplastica e un virus che sconfigge definitivamente il colesterolo

BioFP e VirOCol vincono le selezioni del BioInItaly National  Roadshow 2018 e passano così direttamente al all’edizione 2018 della StartUp Initiative / BioInItaly Investment Forum, organizzata da Assobiotec e Intesa Sanpaolo, che si terrà i prossimi 4 e 5 aprile presso la Sala Convegni di Intesa Sanpaolo a Milano. Nel corso delle due giornate, startup selezionate da un panel di coach ed esperti presenteranno i loro progetti a investitori, aziende e operatori dell’ecosistema dell’innovazione.

La biotecnologia, i vincitori

Su 14 che hanno presentato il proprio progetto imprenditoriale innovativo, BioFP e VirOCol sono state scelte, rispettivamente per l’Healthcare biomedicale e per il Biotech, dalla commissione che si è riunita a Napoli (al Ceinge-Biotecnologie avanzate) per l’unica tappa al Sud Italia della kermesse dedicata a ricercatori, imprese ed aspiranti imprenditori biotech.

BioFP

La BioFP, presentata da Marco Vastano, dottore di ricerca e co-fondatore della company, è stata creata da un gruppo di ricercatori afferente ai laboratori di Biotecnologia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Ha sviluppato un bioprocesso sostenibile basato sulla valorizzazione dei resti di oli per frittura con alto contenuto di acidi grassi liberi (FFA). Con l’accattivante slogan di “il fritto che frutta”, i ricercatori convertono gli FFA in bioplastica con un duplice vantaggio: produzione di biomateriali ad alto valore aggiunto e generazione di “oli esausti” sfruttabili per la conversione in biodiesel.

VirOCol

La VirOCol, presentata da Eleonora Leggiero, dottore di ricerca in Medicina molecolare, ha l’obiettivo di sviluppare un farmaco innovativo per ridurre i livelli di colesterolo in tutti i pazienti con una storia familiare di livelli elevati di colesterolo, mediante una singola somministrazione. Si tratta di un virus che può sconfiggere in una volta sola il colesterolo “cattivo”. Il virus, che contiene il gene, indurrà nel muscolo la produzione di una proteina che, a sua volta, è in grado, stando alle verifiche sperimentali, di abbassare il livello del colesterolo.

L’idea di VirOcol è nata grazie al lavoro di tre ricercatrici (Eleonora Leggiero, Martina Esposito e Lorella Tripodi) che operano nel Ceinge-Biotecnologie avanzate, con il supporto del project manager Daniele Siniscalco. “Nonostante i progressi nello sviluppo di farmaci – spiega la Leggiero – , le malattie cardiache e l’ictus rimangono una delle principali cause di morte. Nei paesi in via di sviluppo, si prevede che oltre 20-25 milioni di persone moriranno a causa di malattie cardiovascolari entro il 2020”.

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