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La zucca italiana, una riscoperta che rilancia i consumi

La zucca italiana, una riscoperta che rilancia i consumi
Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay

La zucca italiana: dalla Delica®, Butternut®, Violina®, Hokkaido® alla zucca mini sono sempre di più le tipologie varietali di zucca prodotte in Italia e apprezzate dai consumatori di tutta Europa

La zucca italiana, conferma o riscoperta? Complessivamente in Italia sono circa 2000 gli ettari coltivati a zucca, divisi soprattutto tra Lombardia (con circa il 25% della superficie nazionale), Emilia Romagna e Veneto, seguite da Campania, Lazio, Liguria, Sicilia e Toscana.

Si tratta di prodotti destinati al consumo alimentare anche se cresce la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali con esemplari che possono arrivare anche oltre i 900 chili di peso.

L’Italia si colloca all’ottavo posto nel mondo per export di zucca, per un valore intorno ai 38 milioni di euro. Il principale esportatore mondiale è la Spagna che copre il 30% dell’intero export seguita da Messico, Olanda, Stati Uniti e Turchia.

L’export italiano è principalmente indirizzato in Germania, Austria e Paesi Bassi. Il mercato della zucca italiana che fino a pochi anni fa si concentrava in un breve periodo dell’anno, nel mese di ottobre e novembre, oggi ha ampliato il calendario di vendita proseguendo per tutto il periodo invernale. Il potenziale di crescita è molto elevato, soprattutto in termini di export considerando che nel mondo si producono oggi 26,7 milioni di tonnellate di zucche e che la domanda globale è in crescita.

Un prodotto “strategico”

Per il gruppo A.O.P. VIVA la zucca italiana rappresenta un prodotto strategico sia come offerta convenzionale, sia per quella biologica sia nella declinazione di IV gamma biologica con la zucca tagliata a pezzetti che semplificano la vita in cucina.

I consumi sono in netta crescita anche perché parliamo di un prodotto salutistico ideale nelle diete ipocaloriche. A proporre la zucca per il Progetto Fruit & Veg: Natural Health! sono Apofruit e Canova.

Le produzioni 2020conferma Stefano Giunchi tecnico agronomo di Apofruit Italia sono state molto superiori alla media, con qualità eccellente. La varietà più coltivata dai produttori Apofruit è la Butternut® con la varietà Matilda ®e Pluto® che, nell’areale romagnolo conclude la raccolta ad ottobre ma il frutto si conserva per 6-7 mesi. L’importante è che la temperatura di conservazione non scenda sotto i 10° altrimenti il prodotto diventa incommestibile”.

Bontà e salute

È semplice da coltivare e ha poche esigenze agronomiche e non richiede trattamenti particolari. Per la IV gamma, si utilizza lagamma Violina®, una tipologia simile alla Butternut® tipica del ferrarese e bolognese.

Il boom della zucca italiana è legato, oltre che alla sua bontà, ai requisiti salutistici. Ha infatti appena 29 calorie ogni 100 grammi, è ricca di acqua, Sali minerali essenziali e beta carotene. Il beta carotene si trasforma in vitamina A,  essenziale per la protezione della pelle e per l’azione anti radicali liberi.

Bastano 100 g di zucca per ricevere il fabbisogno quotidiano di un adulto. Vuol dire che oltre alle mode di qualche festa “oltre oceano” c’è qualcosa di meglio e di più interessante. Non zucche vuote ma ricolme di salute.

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