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Parma, a tavola con il mondo

Parma, a tavola con il mondo
Parma, a tavola con il mondo

Parma, un fine settimana “ghiotto”. Sabato e domenica, infatti, la città ducale si trasforma in un palcoscenico dedicato alla gastronomia mondiale con la prima edizione del City of Gastronomy Festival.

L’evento punta a raccontare non solo le bontà culinarie della zona e del made in Italy, laddove ancora esiste in maniera reale, ma anche il percorso che Parma, grazie al riconoscimento UNESCO, prima città italiana creativa per la gastronomia, ha avviato attraverso una serie di importanti partnership con altre città, “affiliate” in gusto e sapere.

Grazie alla presenza di queste città creative del network UNESCO Creative City of Gastronomy, il Festival farà il giro del mondo in 48 ore e soprattutto in numerosi sapori. Gli chef stranieri faranno conoscere le loro tradizioni, mentre, sotto la regia del consorzio Parma Quality Restaurants e di CHIC – Charming Italian Chef, una rappresentanza di cuochi del nostro paese, fra cui 5 stellati Michelin, se la giocheranno tra cooking show e pop up restaurants. Abbinando il proprio stile alle materie prime del territorio parmense.

“La sfida che abbiamo intrapreso a Parma – ha sottolineato Enrico Bergonzi, chef di Al Vedel di Colorno e presidente di Parma Quality Restaurants – è aprirsi sia al resto del territorio italiano, sia ad una platea sempre più internazionale perché la consapevolezza del valore delle nostre eccellenze passa anche attraverso la conoscenza di altre tradizioni e culture enogastronomiche”.

Parma: eventi e dibattiti

Il mangiare, nell’anno del Cibo 2018, diviene anche tematica di dibattito con eventi a carattere scientifico e talk show. La teoria e le tavole rotonde avranno luogo nella cornice del Palazzo del Governatore; la “pratica”, e quindi il tasting, avranno due quartier generali, Piazza Garibaldi con i suoi Portici del Grano e Piazza Ghiaia, collegati dall’asse ideale di quella Via Emilia che, da secoli, trasporta idee e sapori.

Ghiaia Pop Up

In piazza Ghiaia arriveranno, per pranzo e cena, dieci chef da tutta Italia, di cui 5 stellati, con una proposta di alta qualità, calata in un contesto informale e dinamico e garantita da Chic, fra le più importanti associazioni nazionali di ristoratori che propongono una cucina creativa, nel rispetto delle materie prime.

Ad “apparecchiare la tavola” di questi ristoranti pop up sarà Parma Quality Restaurants, grazie al coordinamento affidato ad un trio parmigiano formato, oltre che da Bergonzi, da Davide Censi de Gli antichi sapori di Gaione e da Terry Giacomello, 1 stella Michelin all’Inkiostro di Parma.

In gruppi di cinque al giorno, ai fornelli si alterneranno poi Umberto De Martino dello stellato bergamasco Florian Maison, Enrico Gerli, 1 stella a I castagni di Vigevano, Umberto Gorizia, chef consultant a Lindenberg, Giancarlo Polito della Locanda del Capitano di Montone, gli altri stellati Fabio Groppi dal Dolomieu di Madonna di Campiglio, Giuseppe Stanzione da Le Trabe di Paestum e Marco Visciola da Il Marin all’Eataly di Genova.

Mari o monti, pianura e città, per tutti Parma si scrive con le sue tradizionali “cinque P”: prosciutto, parmigiano, pasta, pomodoro e pesce, quello delle conserve ittiche fra i cult del territorio. Ogni chef sarà, infatti, chiamato, a interpretare Parma e i suoi sapori, utilizzando almeno una delle “p” da coniugare con il proprio stile in cucina. Fra le proposte, quindi, spazio al guacamole al parmigiano che accompagna un secreto di suino iberico, oppure gazpacho di pomodoro con tortiglione fritto e gelato al parmigiano. Il ceviche? Mediterraneo e firmato con acciughe lavorate sul territorio. Il prosciutto? Finisce in polvere su un riso al salto.

Agorà dei sapori

In piazza Ghiaia una grande agorà dei sapori permetterà, con tasting su prenotazione, di familiarizzare e dare del tu ai grandi prodotti del territorio, grazie alla presenza dei consorzi di tutela e a molte realtà amiche di Parma. “La gastronomia – ha spiegato Cristiano Casa, Assessore a Turismo e Commercio del Comune di Parma – è da sempre un’esperienza, ma anche l’espressione della creatività di un territorio”.

Così, accanto al Consorzio del Parmigiano Reggiano e del Prosciutto di Parma, ecco le città amiche di Bourg-en-Bresse, Épernay e Bari Sardo che, da tempo, fanno sistema con Parma sui temi della gastronomia. Sabato, fra gli altri eventi, parola alla Bassa con il Culatello di Zibello, mentre il pluripremiato Birrificio del Ducato, che anche il Belgio ci invidia, dialogherà con Amatrice e la sua leggendaria pasta. Il pomodoro?

Approda, sabato dalle 18.30, alla Street food Academy grazie all’interpretazione di Filippo Cavalli dell’Osteria dei Mascalzoni di Parma. Domenica 3 giugno, fra gli altri appuntamenti, protagonisti saranno i Consorzi della Coppa di Parma e del Salame Felino in un perimetro del gusto condotto, all’ora di pranzo, attraverso un tasting di finger food, del ristoratore Parma Quality Restaurants Antonio Basileo dell’Ohibò di piazzale Cervi.

Cucine dal mondo sotto i portici del grano

Brasile, Spagna, Norvegia, Turchia, Giappone, Macao e … Langhe si danno appuntamento, ogni giorno dalle 10 alle 22, sotto i portici del Grano per rinsaldare la rete Unesco delle città creative per la gastronomia.

Sabato 2 giugno saranno cinque i cooking show – è prevista la prenotazione on line o in loco – a creare un giro del mondo tutto gola e sapore. Si comincia dalla Turchia con Gaziantep (10-11) e le sue suggestioni anatoliche. Poi tocca a Bergen, nel cuore della Norvegia (14.15-15.15).

Il pomeriggio? Il primo approdo è in Giappone a Tsuruoka (15.30-16.30), mentre dalle 17 si sconfina a Macao (17-18) e si conclude in Brasile a Paraty (21.15-22.15). Domenica 3 giugno il risiko dei sapori fa tre fermate: la prima ci porta a Dénia in Spagna (11.15-12.15), poi a Belem, di nuovo in Brasile (14.15-15.15) per concludersi con un ritorno nel Belpaese ad Alba, seconda città italiana premiata dall’Unesco per la gastronomia creativa.

Info e programma completo su www.cityofgastronomyfestival.it
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