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Pollicino, parte da Bologna l’app per migliorare la mobilità urbana

Pollicino, parte da Bologna l’app per migliorare la mobilità urbana
Pollicino, parte da Bologna l’app per migliorare la mobilità urbana, foto di Clem Onojeghuo da Pexels

Da oggi 11 maggio, i cittadini di Bologna con più di 16 anni potranno partecipare all’indagine sulla mobilità della propria città chiamata “Pollicino”. Obiettivo dell’iniziativa, realizzata per la prima volta in Italia, è osservare e analizzare la mobilità del presente, contribuendo così a costruire nel futuro soluzioni più efficienti e con minori impatti ambientali. Il tutto grazie all’app IoPollicino e alla collaborazione attiva di un campione rappresentativo di cittadini

Ricordate la favola di Pollicino, che spargeva briciole come traccia per ritrovare la strada di casa. Lo stesso stanno per fare i cittadini di Bologna, lasciando briciole digitali come traccia dei loro spostamenti in città.

Parte così il progetto Pollicino, un’iniziativa innovativa dell’Osservatorio nazionale sulla sharing mobility i cui promotori sono il Ministero della Transizione Ecologica, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e la Fondazione per lo sviluppo sostenibile, con il patrocinio del Comune di Bologna, la Regione Emilia-Romagna e la Commissione Europea e la collaborazione di Tper e Nordcom.

Oggi 11 maggio – per la durata di 4-6 settimane – parte la prima fase del progetto Pollicino. È il momento della raccolta dei dati cui tutti i cittadini di Bologna maggiori di 16 anni possono partecipare per offrire il loro contributo ad un progetto di conoscenza e miglioramento della propria città.

Photo by Maria Bobrova on Unsplash

Come partecipare è molto semplice. Non bisognerà fare altro che scaricare l’app IoPollicino, sviluppata da GreenShare, tramite Play Store o Apple Store sul proprio telefono e acconsentire al trattamento dei propri dati personali e alla geolocalizzazione del proprio smartphone. Basterà a questo punto tenere operativa l’app per 7 giorni (affinché essa registri in maniera anonima tutti gli spostamenti quotidiani) e dedicare qualche minuto al giorno per controllare e validare i dati.

Al termine dei 7 giorni d’indagine, completati con successo tutti gli obiettivi proposti dall’app, il proprio contributo al progetto Pollicino potrà dirsi concluso e sarà possibile ricevere i premi offerti dai partner del progetto che ne sostengono le finalità: Decathlon, Corrente, Bomob, Tper, Natura Sì, Enjoy, Ridemovi, Roger e Librerie.coop. Tra le ricompense offerte figurano minuti gratuiti di car sharing e bike sharing, abbonamenti annuali al trasporto pubblico, esperienze sportive, abbonamenti mensili al parcheggio, nonché sconti per beni alimentari e culturali.

 “L’iniziativa lanciata oggi con il progetto Pollicino – ha dichiarato Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibiliavvia un’attività molto significativa per rilevare le abitudini delle persone nella scelta dei mezzi per il loro spostamento in città. È una prima esperienza che fornirà dati ed elementi importanti – a supporto delle amministrazioni, dei gestori del trasporto pubblico locale e delle aziende del settore – per migliorare i servizi e scegliere le azioni più efficaci per rendere la mobilità locale più efficiente, rapida e più sostenibile anche dal punto di vista ambientale. È l’esempio di come le tecnologie digitali possano servire a sperimentare modalità innovative per programmare gli spostamenti in ambito urbano e contribuire al passaggio dal concetto di trasporto pubblico locale a quello di mobilità locale sostenibile”.

Questo nuovo tipo d’indagine, che prende il nome di Future Mobility Survey, a partire dalle informazioni raccolte sullo stato della mobilità nel presente, è in grado di arricchire la pianificazione della mobilità del futuro. La conoscenza delle abitudini e dei comportamenti di mobilità dei cittadini è una componente fondamentale, per intervenire e modificare la mobilità all’interno di un territorio, individuando soluzioni più efficienti e con minori impatti ambientali.

Photo by Manek Singh on Unsplash

“Per trasformare la mobilità della città in senso sostenibile – ha sottolineato il Sindaco di Bologna Matteo Lepore la collaborazione dei cittadini è un elemento fondamentale. Per migliorare la qualità dei servizi e progettarne di nuovi, più vicini al modo di muoversi delle persone, è necessario conoscerne le abitudini. Per questo la possibilità di condividerle, in modo del tutto anonimo, può consentire di avere una base di dati sulla quale progettare. Il progetto Pollicino rappresenta da questo punto di vista un’opportunità per Bologna e ringraziamo dunque i cittadini che aderiranno. È una sperimentazione nazionale che parte da Bologna ma che potrà essere applicata ad altre città. Siamo felici di poter fare da apripista su un tema fondamentale per raggiungere gli obiettivi della transizione ecologica”.

Attraverso questo metodo, non solo è possibile raccogliere grandi basi di dati, ma si favorisce anche il processo di co-costruzione della conoscenza, partendo proprio dall’esperienza diretta dei cittadini. Il Progetto Pollicino rappresenta infatti un’iniziativa di citizen science, vale a dire la raccolta di dati relativi a un fenomeno di rilevanza per la collettività da parte del pubblico stesso che partecipa a un progetto collaborativo.

Bologna è la prima città italiana dove verrà condotta la sperimentazione di una Future Mobility Survey, con l’obiettivo di perfezionare gli strumenti utilizzati, mettere a punto un metodo di indagine e un modello di collaborazione che possano essere replicati in futuro, anche in altre realtà territoriali. Terminata la prima fase dedicata alla raccolta dei dati, inizierà la fase di analisi che condurrà alla pubblicazione di un rapporto con i risultati del progetto Pollicino e all’organizzazione di un evento pubblico aperto a tutti i cittadini bolognesi, previsto per la fine del 2022.

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