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Green Economy: una fiera per parlarne. Ecco Ecomondo

Green Economy: una fiera per parlarne. Al via Ecomondo

Ecomondo, ovvero il punto attuale su green e circular economy nell’area euro-mediterranea. Un evento internazionale che si svolge RiminiFiera (via Emilia 155) dal 6 all’11 novembre prossimi e che unisce in un’unica piattaforma tutti i settori dell’economia circolare: dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile

Una fiera di riferimento per il settore che in Italia sta avendo sempre maggiore attenzione (ad esempio il nostro paese è leader in Europa nel riciclo industriale, con 47 mln di tonnellate di rifiuti riciclati con conseguente risparmi di energia per 17 mln di tonnellate di petrolio, e si colloca la primo posto per contributo fotovoltaico, pari all’8% del mix elettrico nazionale.

L’appuntamento di Rimini permette di conoscere le aziende del campo, capire le tendenze, le innovazioni e le nuove tecnologie, confrontandosi con i professionisti che se ne occupano.

Ecomondo 2018, l’economia 4.0

In particolare, a Ecomondo 2018 si parlerà delle nuove priorità normative/regolatorie, di ricerca e formazione sul fronte dell’economia circolare, i nuovi processi, anche 4.0 e prodotti annessi alla sua adozione a livello industriale, nelle città e nei territori. L’attenzione è soprattutto nell’ambito del riuso e della valorizzazione dei principali rifiuti tecnici e biologici (incluse le acque reflue), le materie prime alternative e l’ecodesign industriale, la bonifica e la riqualificazione delle aree contaminate, anche marine, e la bioeconomia. Da ricordare che, in contemporanea con Ecomondo, si svolge Key Energy, “Energy transition hub”, cioè la fiera delle soluzioni e applicazioni di efficienza energetica ed energie rinnovabili. Tra i focus, Key Wind, per l’energia eolica nel bacino del Mediterraneo, i Balcani e il Medio Oriente, o Key Storage, dedicato all’immagazzinamento dell’energia da fonti rinnovabili.

Ecomondo e il rischio idrogeologico

Importante il nuovo settore di Ecomondo dedicato ai sistemi e soluzioni di prevenzione per il rischio idrogeologico e i principali rischi climatici, le inondazioni e l’erosione delle coste. Da sottolineare anche quello dedicato alle Tecnologie di Bonifica e alla Gestione dei Siti Contaminati. In partnership con i principaly key players del settore: Federchimica, Unione Petrolifera, Ministero dell’Ambiente, Ispra, Syndial, ISS, SusChem, Italy Environmental Biotechnology section della European Federation Technology ed altri. Proprio in questa area sono collocate le imprese che svolgono l’eccellenza delle attività di smantellamento e riutilizzo di zone inquinate o di  quelle industriali dismesse, dei quartieri degradati e abbandonati, il cui risanamento e riutilizzo rappresenta oggi una sfida importantissima anche in Italia.

L’importanza delle bioenergie

Altro versante essenziale a Ecomondo il settore strategico delle Bioenergie, alla ricerca di una vera e propria cerniera tra il sistema elettrico e quello del gas. È il biometano a cercare spazio, perché il potenziamento della sua produzione potrebbe evitare emissioni di CO2 per 197 mln di tonnellate (previste nello scenario al 2050), dai dati registrati ad oggi(Fonte Althesis).

L’obiettivo di Ecomondo è anche quello di mettere in luce le numerose biotecnologie e sistemi esistenti per la produzione di gas rinnovabile da fonti biogeniche e di idrogeno da rinnovabili, accompagnando lo sviluppo delle altre fonti rinnovabili intermittenti (sole e vento) e assegnando un nuovo valore alle infrastrutture del gas.

Tra i progetti speciali, la Città Sostenibile che si è sviluppato dal 2009 e che occupa uno spazio espositivo di 6.000 mq all’interno dei quali prende forma un modello ideale di città, con soluzioni e tecnologie volte a migliorare la qualità di vita del cittadino e favorire lo sviluppo dei territori in chiave sostenibile, come l’H2R, la mobilità intelligente con l’utilizzo di veicoli elettrici, il car o bike sharing.

Perché puntare all’economia circolare?

Questo tipo di economia, sostengono a Ecomondo, potrebbe consentire di contrastare in maniera proattiva la crisi del sistema economico lineare, spesso inefficiente e costoso, separando lo sviluppo economico dallo sfruttamento delle risorse naturali.

Secondo la Commissione Europea, misure come una migliore progettazione dei materiali, dei prodotti e dei processi industriali (ecodesign) unitamente alla prevenzione e al riutilizzo dei rifiuti, potrebbero generare, entro il 2030, una riduzione pari al 30% del consumo di materie prime; una riduzione del 50% delle emissioni totali di gas a effetto serra; una crescita 5% del PIL e la creazione di oltre 1 milione di posti di lavoro. (Foto Pixabay)

Gli orari per accedere a Ecomondo: tutti i giorni 9/18.

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