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Progetto Buon Fine, l’impegno Coop contro lo spreco alimentare

Progetto Buon Fine, l'impegno Coop contro lo spreco alimentare
Foto di Hitti M da Pixabay

Giornata nazionale contro lo spreco alimentare. Per la prima volta istituita nel 2014, la giornata di oggi è un’occasione importante per sensibilizzare e responsabilizzare i cittadini-consumatori a non sprecare cibo. Bisogna fare ancora molto se vogliamo raggiungere uno dei nodi fondamentali per lo sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Soprattutto se pensiamo che, come riportato da Focus, “In Italia finiscono ancora in pattumiera senza nemmeno passare dalla tavola 36 kg di cibo all’anno pro capite (soprattutto frutta e verdura fresca, pane, cipolle/aglio, latticini, sughi): fanno una media di 85 kg di cibo gettati a famiglia, 2,2 milioni di tonnellate in tutto lo Stivale, per un costo complessivo di 8,5 miliardi di euro, pari allo 0,6% del Pil.

Nel mondo, gli alimenti sprecati ammontano a 1,3 miliardi di tonnellate all’anno, mentre quasi un miliardo di persone non ha cibo a sufficienza”.

Spreco alimentare ecco Il Progetto Buon Fine

Da spreco a risorsa, dunque, per solidarietà e sostenibilità. Un processo virtuoso che coinvolge sempre più aziende tra cui anche Coop con diverse iniziative. Nel 2019 il progetto “Buon Fine”, ovvero la merce donata in solidarietà ha ottenuto un nuovo primato; le cooperative di consumatori hanno donato 6190 tonnellate di derrate alimentari –in grado di generare non meno di 7,5 milioni di pasti – per un valore pari a oltre 30 milioni di euro.

A beneficiarne 948 associazioni di volontariato in tutta Italia. Le donazioni Coop sono sostanzialmente in linea con quelle dell’anno precedente e il meccanismo è stato oltremodo facilitato dalle semplificazioni amministrative poste in essere con la Legge Gadda (166/2016), entrata in vigore da poco tempo.

C’è anche da dire che il 70% delle donazioni interessa prodotti freschi e freschissimi e questo spiega la particolarità del modello Coop rispetto ad altri di altre organizzazioni. Un modello di donazione a chilometro zero perché immediatamente dai 661 punti vendita coinvolti si raggiunge attraverso la rete capillare delle associazioni e grazie al lavoro congiunto di dipendenti e soci la destinazione individuata (mensa, case di accoglienza etc).

Una sorta di rete protettiva diversa da territorio a territorio ma capace comunque di dar vita a una importante operazione di inclusione sociale.  Inoltre, a fianco delle donazioni, Coop ha sviluppato nel tempo “Mangiami subito”, l’altra misura di contrasto allo spreco alimentare attraverso la vendita di prodotti prossimi alla scadenza a prezzi scontati dal 50 al 60% a fine giornata. Queste ultime ammontavano a oltre 52 milioni di euro (stima 2019).

Se, come ricorda il Dalai Lama, la generosità è una parte essenziale per la realizzazione della serenità umana, fare attenzione a non sprecare cibo, pensando a chi non ne ha, impegnandosi per la solidarietà è l’inizio di una vera e propria rivoluzione.

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