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Tessuti in grafene, resistenti, antibatterici e a basso impatto ambientale

Tessuti in grafene, resistenti, antibatterici e a basso impatto ambientale
Tessuti in grafene, resistenti, antibatterici e a basso impatto ambientale

Tessuti in grafene, la nuova frontiera del tessile. Il progetto Graphene inside the future ne spiega alcuni motivi essenziali

Tessuti in grafene che rispondono a sempre maggiori necessità di “performance. In un contesto tessile in continua evoluzione, Technow ha dato vita al progetto Graphene inside the future. Di giovane fondazione, è nata solo nel 2016 grazie a Fabio Lazzati insieme ai figli Francesco e Veronica, Technow ha però alle spalle una grande esperienza, quella della manifattura tessile Lazzati con più di 60 anni di storia.

L’azienda, specializzata nello sviluppo di “Smart Textiles”, ha deciso di puntare alla realizzazione di tessuti in grafene – un materiale di recente scoperta – per realizzare una gamma di prodotti tessili con funzionalità particolari. Il progetto impiega il grafene nella filiera tessile su una vasta gamma di prodotti quali: filati, fibre, membrane, ovatte, piuma e molti altri.

Tessuti in grafene, quali prerogative

I tessuti in grafene hanno caratteristiche che li differenziano dai comuni prodotti tessili. Ad esempio, la termoregolazione ovvero la capacità di assorbire, trasmettere e dissipare il calore più velocemente rispetto ai materiali tradizionali, aumentandone il comfort e le prestazioni termiche.

I tessuti in grafene sono anche antibatterici, grazie alla particolare struttura che è capace di contrastare ed eliminare la riproduzione batterica, trovando quindi impiego nello sportswear poiché impedisce lo sviluppo di cattivi odori ma anche in abito medicale per via della sua azione battericida. Infine, applicazioni continue di grafene possono essere anche antistatiche consentendo la dispersione delle cariche elettriche ed evitando il loro accumulo sulla superficie del tessuto.

Resistenza e sostenibilità

Ma l’aspetto più innovativo risiede nella resistenza all’usura ed ai lavaggi del grafene. Non ultimo il tema della sostenibilità. Il grafene utilizzato nei processi produttivi ha un’origine bio-based, ovvero derivante dalla carbonizzazione degli scarti produttivi del mais così da abbattere l’impatto ambientale.

A partire dal 2018 il progetto Graphene Inside the Future ha raggiunto una portata mondiale grazie all’avvio di oltre 20 collaborazioni sottoscritte con aziende europee ed internazionali per arricchire la gamma di prodotti offerti spaziando dalle ovatte alla piuma, alle membrane tecniche per outdoor, ai tessuti per arredamento, bedding e abbigliamento medicale dimostrando come i campi d’applicazione del grafene possano essere potenzialmente illimitati.

Il progetto Graphene inside the future, iniziato come un semplice sviluppo di prodotto interno all’azienda, si è trasformato in pochi anni in un network di collaborazioni e partnership a respiro internazionale. Collaborazioni aventi come denominatore comune la condivisione d’esperienze produttive differenti e la passione per l’innovazione tessile, al fine di ottenere un vantaggio condiviso a tutti i livelli. Per il futuro ci aspettiamo si aprano ulteriori opportunità d’utilizzo e nuove modalità di collaborazione” ha commentato Francesco Lazzati insieme a tutto il team di Technow.

Foto: Cartella stampa

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