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Praterie sottomarine di fanerogame, tre fondazioni europee insieme per proteggerle

Praterie sottomarine di fanerogame, tre fondazioni europee insieme per proteggerle
Praterie sottomarine di fanerogame, tre fondazioni europee insieme per proteggerle, foto di Benjamin L. Jones su Unsplash

La coalizione mira ad aumentare il numero di praterie di fanerogame marine dal Mar Baltico al Mediterraneo con l’obiettivo di contrastare la perdita di biodiversità e rafforzare le misure di protezione marina internazionale.

Le praterie sottomarine di fanerogame sono ecosistemi preziosi per i nostri oceani, purtroppo però sono fortemente minacciate dagli impatti antropici, con la conseguenza e la necessità di migliorare la conservazione e il monitoraggio di questi ecosistemi in tutto il mondo. Non a caso il primo di marzo si celebra la Giornata mondiale delle fanerogame marine.

La loro funzione consiste nel fornire cibo e rifugio a centinaia di specie lungo le coste dell’Europa, dalle latitudini settentrionali alle regioni meridionali del Nord America ed Eurasiatico. Le radici di queste praterie legano il sedimento di fondo, riducendo l’erosione e la torbidità dell’acqua. La qualità dell’acqua migliora anche grazie ai nutrienti da parte delle praterie. Le praterie di fanerogame marine sono anche efficaci serbatoi di carbonio.

 Se si guarda al Mare Mediterraneo e al Mar Baltico, le praterie di fanerogame marine sono formate principalmente da diverse specie (Posidonia oceanica nel Mediterraneo, Zostera marina nel Baltico), con la possibilità di ripristinarle piantando piantine in nuovi habitat di crescita adatti.

Foto di Benjamin L. Jones su Unsplash

A questo scopo, tre importanti fondazioni europee da sempre impegnate per la conservazione marina, la John Nurminen Foundation (Finlandia), la Fondation de la Mer (Francia) e la Fondazione MEDSEA (Italia), hanno deciso di lavorare insieme al fine di rafforzare le misure di protezione marina internazionale.

Nasce così una coalizione con l’ambizioso e concreto progetto, lanciato nel 2023, che mira a ripristinare gli habitat costieri delle fanerogame marine e a formare una “cintura verde” sottomarina dal Mediterraneo alla costa del Baltico. Nella sua prima azione coordinata, la coalizione mira a rafforzare la comprensione comune della conservazione marina, sensibilizzando sull’importanza della vita negli oceani per la biodiversità e per la vita umana.

Cosa si fa in Finlandia: il progetto Baltic Seagrass

In Finlandia, con la John Nurminen Foundation, è stato lanciato il progetto Baltic Seagrass. Nel corso del 2023 verranno piantate 1000 piantine di posidonia lungo la costa del Golfo di Finlandia. A causa della bassa salinità del Mar Baltico settentrionale, la posidonia non produce semi sulla costa finlandese e, pertanto, tutte le piantine di posidonia devono essere raccolte dalle praterie naturali.

L’obiettivo dei primi impianti del progetto Baltic Seagrass in Finlandia è quello di stabilire una fiorente prateria di posidonia, che potrebbe essere utilizzata anche come fonte di piantine per futuri impianti nei prossimi anni.

Insieme creiamo un impatto maggiore nel ripristino della natura marina. Questo sforzo congiunto ci avvicinerà a un pianeta blu più sano. Le praterie di fanerogame marine sono un habitat importante per la vita marina negli oceani del mondo e nel nostro Mar Baltico. Quindi, questa è una grande opportunità per impegnarsi in una collaborazione che aumenterà la biodiversità marina“, sono le parole di commento di Annamari Arrakoski-Engardt, CEO della John Nurminen Foundation.

Cosa si fa in Francia: La Fondation de la Mer

Guardando alla Francia, La Fondation de la Mer sostiene progetti ad alto impatto scientificamente validati e volti alla protezione e al ripristino della biodiversità marina. Nel Mediterraneo, sono stati supportati due progetti di trapianto di posidonia, che hanno comportato il trapianto di 28.000 piante.

 “Il monitoraggio scientifico in corso mostra un tasso di successo dell’80%. Le nostre nuove missioni pianificate per il 2023 ripristineranno diversi ettari. È in corso anche un progetto per ripristinare una prateria di posidonia sulla costa atlantica francese“, sottolinea Alexandre Iaschine, Délégué Général della Fondation de la Mer.

Cosa si fa In Italia: Fondazione MEDSEA

La Fondazione MEDSEA è impegnata da anni in un intervento di di riforestazione marina in Italia. L’obiettivo che sci si è prefissati è quello di riuscire a reimpiantare 1.000.000 di piantine di Posidonia oceanica entro la prossima decade in tutto il Mediterraneo.

L’ambiziosa attività vede quale capofila proprio la Fondazione MEDSEA che, nell’ambito del suo progetto “Una foresta marina per salvare il Mediterraneo”, ha iniziato diverse attività già negli anni passati al largo delle coste della Sardegna (Sinis e Villasimius) e nei prossimi giorni ripartirà con le operazioni a mare all’interno dell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara.

 “Le praterie di Posidonia Oceanica sono in declino in tutto il Mediterraneo e una delle principali cause è l’impatto umano, in particolare la pesca a strascico praticata illegalmente vicino alla costa e l’ancoraggio non corretto che può creare discontinuità nel manto che, nel lungo periodo, contribuisce al degrado delle praterie circostanti”, spiega Alessio Satta, presidente della Fondazione MEDSEA. Secondo Satta: “Ripristinando le praterie marine, si accelerano i tempi di ripresa e si rafforzano le difese naturali degli ecosistemi anche in condizioni di stress dovute al cambiamento climatico”.

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