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Una storia straordinaria, quella di Diego Galdino, il barista scrittore

Una storia straordinaria, quella di Diego Galdino, il barista scrittore
Una storia straordinaria, quella di Diego Galdino, il barista scrittore

Oggi Giornata mondiale del libro e di libri vogliamo raccontarvi di una “storia straordinaria”. Diego Galdino è il barista scrittore di Roma, autore de Il primo caffè del mattino e del suo ultimo romanzo Una storia straordinaria (di Leggereditore, Prezzo Cartaceo € 9,99, Prezzo Ebook € 6,99). In questo libro Galdino racconta un’intensa storia d’amore, vissuta attraverso i cinque sensi di un giovane non vedente. Il tutto attraverso il cinema e una bellissima città di Roma che non fa da mero sfondo, ma diviene anch’essa protagonista della storia.

Una storia che nasce qualche anno fa, in modo semplice. Galdino ci racconta così: “Qualche anno fa mi trovavo al Giardino degli aranci sull’Aventino insieme alle mie figlie. Stavo tranquillamente seduto su una panchina osservandole mentre si facevano dei selfie con alle spalle un panorama unico, Roma in tutta la sua bellezza. Sembrava la scena più bella di un film.

Così ho pensato a cosa avrei fatto se mi fosse stata tolta improvvisamente la possibilità di guardare le persone che amo, Roma e i film. Ho chiuso gli occhi, quando li ho riaperti è iniziata Una storia straordinaria”.

Ma chi è Diego Galdino, il barista scrittore? Diego nasce come barista, nasce proprio nel bar che per lui non è solo posto di lavoro, ma vera e propria casa. Lo stesso bar che ogni giorno apre all’alba, quando la città ancora dorme, per poi aspettare e accogliere i suoi clienti. E i suoi lettori. Il bar che si trova nella sua bella e amata Roma, una città a cui lui è legato nel profondo e che compare nella sua grandezza anche in Una storia straordinaria.

“Come dicevano i latini ubi major minor cessat e per me Roma, insieme all’amore è la cosa più grande di tutte. Non mi so vedere in nessun altro posto che non sia lei”.  È così che risponde Diego quando gli chiedo che cosa sia per lui Roma. E continua: “Il profumo che più mi piace di Roma è quello che non si sente, ma che ti resta addosso dopo che te ne sei andato. Un profumo unico, che da quel momento non avrai nessuna difficoltà a riconoscere perché non lo sentirai da nessun’altra parte”.

La scrittura arriva molto tempo dopo. Ma quando Diego comincia a scrivere, non smette più. Diventando così, autore di successo internazionale, tradotto nei paesi di lingua spagnola, in Polonia, Bulgaria e Serbia. Ma come arriva la passione per la scrittura? Nasce in modo particolare e grazie a una ragazza a cui è stato molto legato.

“Un bel giorno mi mise in mano un libro e mi disse: Tieni, questo è il mio romanzo preferito, lo so, forse è un genere che piace più alle donne, ma sono certa che lo apprezzerai, conoscendo il tuo animo sensibile”. Il titolo del romanzo era Ritorno a casa di Rosamunde Pilcher, e la ragazza aveva pienamente ragione: quel libro mi conquistò a tal punto che nelle settimane a seguire lessi l’opera omnia dell’autrice”.

Da lì il viaggio e poi il primo libro: “Scoprii che il sogno più grande di questa ragazza di cui ero perdutamente innamorato era quello di vedere di persona i posti meravigliosi in cui la Pilcher ambientava le sue storie, ma questo non era possibile perché un grave problema fisico le impediva gli spostamenti lunghi.

Così, senza pensarci due volte, le proposi: “Andrò io per te, e i miei occhi saranno i tuoi. Farò un sacco di foto e poi te le farò vedere” Qualche giorno più tardi partii alla volta di Londra, con la benedizione della famiglia e la promessa di una camicia di forza al mio ritorno. Fu il viaggio più folle della mia vita e ancora oggi, quando ci ripenso, stento a credere di averlo fatto davvero”.

Diego Galdino esordisce con Il primo caffè del mattino, di cui sono stati venduti anche i diritti cinematografici in Germania, Mi arrivi come un sogno, Vorrei che l’amore avesse i tuoi occhi, Ti vedo per la prima volta, L’ultimo caffè della sera, tutti pubblicati con Sperling & Kupfer, mentre Bosco bianco, è stato auto pubblicato per una scelta di cuore.

Ma nonostante ciò non abbandona il bar, la sua casa, e diventa così il barista scrittore.  “La soddisfazione più bella e che mi fa sentire meno la fatica di questa doppia vita è vedere i lettori dei paesi in cui sono stati pubblicati i miei romanzi, venire al Bar per farsi fare una dedica o scattarsi una foto dietro al bancone insieme a me. […]e poi mi piace troppo l’idea di dare ai miei lettori un posto in cui potermi trovare sempre”.

Con Una storia straordinaria l’autore fa il suo ingresso nel catalogo Leggereditore. E forse la sua, non è una storia straordinaria?

“Una storia straordinaria è un libro per tutti e non lo dico per vendere più libri. Lo dico perché le anime non hanno sesso, né età… Ed ogni anima cerca la sua gemella… Io in questo libro cerco di dimostrare a tutte le anime che l’amore non è mai in ritardo, si prende solo il suo tempo”.

 

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