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Uno slancio green nelle scuole italiane

Foto Pixabay

La salvaguardia dell’ambiente deve nascere da un diverso modo di formare e sensibilizzare le nuove generazioni. La scuola diventa così fondamentale, andando oggi a riparare quanto in passato non è stato fatto

Diventa dunque prioritario che le tematiche ambientali diventino protagoniste tra i banchi, creando occasioni di impegno, in un’ottica di cittadinanza attiva, senza annoiare ma stimolando ad agire.

Al fine di elaborare un Piano nazionale per l’Educazione ambientale nelle scuole italiane di ogni ordine e grado su temi quali la sostenibilità e la qualità dello sviluppo, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti e dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Sergio Costa che punta, fra l’altro, a rendere strutturali i percorsi di educazione ambientale nelle scuole, stanziando da subito le prime risorse necessarie: 1,3 milioni di euro.

Tra le azioni previste, percorsi di Educazione ambientale per gli studenti, progetti e attività a supporto delle iniziative autonome delle scuole, programmi di formazione e aggiornamento per docenti e ATA. Saranno favoriti interventi per la qualificazione degli spazi educativi e degli edifici scolastici, nel rispetto della sostenibilità ambientale e di una migliore efficienza energetica. Saranno promosse azioni e iniziative che favoriscano lo sviluppo di curricula e di esperienze scuola-lavoro nel settore della green economy. Nonché esperienze didattiche sul campo e viaggi d’istruzione in contesti naturali, quali le aree protette italiane e alle aree di interesse naturalistico.

Come sottolineato dal Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti: “Monitoreremo le azioni che verranno messe in campo e faremo tutto il necessario per potenziare l’offerta e fornire la migliore formazione possibile. Senza sostenibilità non c’è futuro e noi dobbiamo essere sicuri di aver fornito a ogni bambino e ragazzo un’educazione di qualità anche su questi temi. È un lavoro che faremo facendo squadra con gli enti, le associazioni e le istituzioni che mettono da anni le proprie competenze al servizio dei nostri giovani e condividono con noi questa responsabilità e questa missione”.

Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha voluto sottolineare la necessità dell’intervento: “Questo Protocollo segna un sentiero da costruire insieme. Noi dobbiamo fare in modo che chi si affaccia alla vita, abbia subito un pensiero ambientale. Formare nell’ambiente vuol dire costruire il futuro del nostro pianeta”.

Un comitato paritetico curerà l’attuazione del Protocollo e delle attività connesse. Tra le prime azioni in agenda, c’è il lancio di un bando di concorso per le scuole di ogni ordine e grado. Ai ragazzi sarà proposto di realizzare lavori basati sull’approfondimento della conoscenza del patrimonio naturale del proprio territorio.

L’Accordo rafforzerà la collaborazione tra i due Ministeri e le Forze dell’ordine preposte alla tutela dell’ambiente, tramite nuovi accordi e valorizzando quelli esistenti. Come, ad esempio, il Protocollo tra MIUR, MATTM e Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto dedicato alla sensibilizzazione dei ragazzi sull’importanza della tutela dell’ambiente marino e costiero.

Saranno realizzate iniziative pubbliche di Educazione ambientale, valorizzando quelle già in programma per questo anno scolastico. Con particolare attenzione per il World Cleanup Day del 10 maggio 2019. Per festeggiare questa data, nel corso di quest’anno, alle scuole sarà chiesto di elaborare campagne di comunicazione, spot video/radiofonici e contenuti per i social network sui temi dell’utilizzo della plastica e dell’importanza del riciclo.

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