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Vetro, sempre più utilizzato ma servono riforme

Vetro, un 2018 positivo ma servono riforme
Photo by Lacey Williams on Unsplash

Assovetro, l’Associazione nazionale degli Industriali del Vetro, ha scelto quest’anno Matera, Capitale Europea della Cultura, per la sua Assemblea annuale. Un interessante rapporto che ha sintetizzato il mondo che ruota attorno ad uno dei materiali fondamentali per quanto riguarda il riciclo

Perché, come ricordato da una campagna lanciata tempo da CoReVe sempre con Assovetro, “da vetro nasce vetro”. Basta entrare in uno stabilimento di riciclo e produzione del vetro per rendersi conto di cosa si muove all’interno di una filiera che coinvolge una forza  lavoro composta da 16.500 addetti e 102 strutture.

Il presidente di Assovetro, Graziano Marcovecchio, ha illustrato i dati e i numeri nel 2018 della produzione di un materiale che è al servizio dei più importanti settori dell’economia: costruzioni, infrastrutture, industria alimentare, automotive, farmaceutica, cosmetica, prodotti per la casa, per l’arredo e allestimenti per interni, ai quali è in grado di fornire un contributo importante in termini di sviluppo sostenibile. Per l’industria nazionale del vetro il 2018 si è chiuso con dati in positivo, +6% la produzione e +10,4% le esportazioni rispetto all’anno precedente. 

Vetro, un 2018 positivo ma servono riforme

Il Vetro Piano ha registrato un aumento della produzione del 20,7% superando la soglia di un milione di tonnellate prodotte e con un progresso delle esportazioni del 40%; sono state soprattutto le ristrutturazioni edilizie a sostenere la produzione, mentre il settore Automotive ripiega pesantemente (-5,9% la fabbricazione di autoveicoli), principalmente a causa della transizione verso tipologie alternative di alimentazione e della minaccia dei dazi.

Il Vetro Cavo ha registrato un aumento di produzione del 2,7% (4 milioni 300 mila tonnellate prodotte), sostenuta soprattutto dal buon andamento dell’industria alimentare con, in particolare, un + 3% nella produzione di bottiglie, +1,4% di vasi per le conserve e +4% di flaconi per la farmaceutica e la cosmetica, rispetto al 2017. Le Lane e i Filati di vetro hanno ritrovato una buona performance con un incremento della produzione del 13,3% e con un + 6% delle esportazioni rispetto all’anno precedente.

Tuttavia, per sostenere un comparto come questo, in un momento di grande incertezza, è necessario affrontare tre priorità: riforme che restituiscano efficienza, semplicità, capacità di produrre risultati al funzionamento della Cosa Pubblica; investimenti per la crescita in innovazione, infrastrutture e grandi opere; alleggerimento del carico fiscale sulle imprese e sul lavoro.

“Malgrado le turbolenze dei mercati – ha sottolineato il Presidente di Assovetro, Graziano Marcovecchio – possiamo dire che il settore del vetro ha ritrovato stabilità. Ma la transizione politica e sociale estremamente delicata per l’Italia e per l’Unione Europea, che abbiamo già denunciato un anno fa, è tutt’altro che superata, anzi si è riacutizzata e stiamo segnando il passo: manca la fiducia, mancano gli investimenti, mancano le riforme che trasformino il sistema per semplificarlo e renderlo più funzionale”.

Marcovecchio nella sua Relazione ha avvertito, però, che l’Italia ha bisogno di crescita se si vogliono dare risposte adeguate in termini di lavoro, occupazione giovanile, reddito, protezione sociale. “Siamo e vogliamo continuare ad essere – ha concluso – attori del processo di crescita economica e sociale del Paese, abbiamo idee ed energie per riuscirci. Ma abbiamo bisogno di essere ascoltati e sostenuti da chi governa il Paese nella difesa della competitività delle nostre imprese”.

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