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Covid, da ENEA arriva AsDECO nuova tecnologia per test rapidi sul respiro

Covid, da ENEA arriva AsDECO nuova tecnologia per test rapidi sul respiro
Covid, da ENEA arriva AsDECO nuova tecnologia per test rapidi sul respiro

Si chiama ‘AsDECO’ (Asymptomatic DEtection COronavirus), il test rapido, attendibile e a basso costo in grado di diagnosticare l’infezione da virus responsabile del Covid e avere una risposta attendibile in 10/15 minuti.

Con l’innovativo sensore che ENEA sta sviluppando, basterà soffiare in una cannuccia collegata a uno specifico dispositivo e il risultato sarà pronto entro pochi minuti,

L’obiettivo di ENEA con questo dispositivo, non è sostituire il test molecolare, ma di affiancarlo come test diagnostico rapido. In prospettiva, sarà utilizzabile da personale non specializzato e potrà essere impiegato per rilevare la presenza altri agenti patogeni

AsDECO

AsDECO le caratteristiche:

AsDECO ha dimensioni paragonabili ad uno smartphone, è riutilizzabile, non ha bisogno di reagenti e permetterà in ambienti come, ad esempio, scuole e aeroporti, di effettuare screening su un ampio numero di persone per individuare, in particolare, i casi asintomatici.

L’idea di ENEA

“L’idea è nata dall’esigenza di avere a disposizione nuove tecnologie di diagnostica precoce e non invasiva”, spiega Antonia Lai, ricercatrice del Laboratorio Diagnostiche e Metrologia presso il Centro Ricerche ENEA di Frascati, che sta mettendo a punto il sensore insieme ai colleghi Alessandra Pasquo e Simone Mannori. “Stiamo lavorando a pieno ritmo per realizzare entro pochi mesi il primo sensore. La sperimentazione sul campo partirà una volta conclusa la parte di laboratorio e sarà gestita da strutture sanitare e ospedali, con i quali stiamo avviando accordi di collaborazione”.

Il sensore ENEA, tramite l’utilizzo di una tecnica ad alta sensibilità e selettività – attualmente impiegata in laboratori di analisi specializzati – permetterà di individuare in tempo reale le proteine virali contenute nel respiro.

“La presenza del virus SARS-Cov2 nel sensore – aggiunge Lai induce un cambiamento sulla luce riflessa, individuata attraverso algoritmi identificativi che permettono una risposta in tempi rapidi senza l’utilizzo di reagenti. Finora lo screening di massa su intere popolazioni ha dimostrato la sua efficacia nel rallentare l’epidemia, anche grazie all’individuazione degli asintomatici. Per questo è indispensabile lo sviluppo di nuovi strumenti diagnostici a basso costo che permettano il monitoraggio su vasta scala, essenziale per il contenimento della diffusione del virus”.

I Test diagnostici esistenti:

Esistono attualmente diversi tipi di test diagnostici:

  • Il tampone molecolare “tradizionale” o “gold standard”, che ricerca il patrimonio genetico del patogeno su un campione prelevato dal tratto naso-faringeo (risultato in 24-48 ore);
  • il tampone rapido (test antigenico) che individua le componenti proteiche del virus su un campione naso-faringeo consentendo un risultato più rapido (circa 30 minuti), ma meno affidabile rispetto al tampone molecolare, generalmente ritenuto valido per un primo screening;
  • il test sierologico o immunologico che rileva, con un prelievo di sangue, se si è entrati in contatto con il virus, ma non se è in atto un’infezione allo stato precoce;
  • infine il test salivare, che però si presta difficilmente allo screening di massa in quanto richiede comunque un laboratorio attrezzato a supporto.

 

 

 

Fonte: ENEA

Germana Ferrante

Giornalista, Caporedattrice e responsabile della comunicazione per Green Planet News. Ha lavorato per molti anni nel mondo editoriale presso la A. Manzoni & C. S.p.a., storica concessionaria di pubblicità del Gruppo Editoriale L’Espresso. Svolge la professione di giornalista sulle tematiche ambientali e della sostenibilità online, settori che negli ultimi anni hanno avuto una crescita tale da acquisire importanza primaria. Tra le varie passioni ci sono la fotografia, i viaggi alla scoperta delle varie culture del mondo, gli animali pelosetti, la lettura e la cucina di cui intende portare avanti la tradizione con un pizzico di innovazione sul suo sito personale Mind Cucina e Gusto (www.mindcucinaegusto.com). g.ferrante@greenplanetnews.it.
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