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Agenda 2030, l’efficienza economica in rapporto allo sviluppo sostenibile

Agenda 2030, l'efficienza economica in rapporto allo sviluppo sostenibile
Agenda 2030, l'efficienza economica in rapporto allo sviluppo sostenibile
Articolo aggiornato in redazione l’8 dicembre 2020 alle ore 18.30.

Efficienza economica, integrità dell’ecosistema ed equità sociale. Ecco il terzo gruppo dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030

Cosa si intende per efficienza economica in rapporto all’ambiente? È efficiente un sistema economico che garantisce il massimo della produzione e di consumi compatibili con gli equilibri ecologici, permettendo di mantenere costanti nel tempo le potenzialità dell’ambiente.
Mentre è considerato inefficiente un sistema economico che produce in perdita, ossia che dà profitti distruggendo progressivamente il “capitale terra”

Obiettivo 8 – Lavoro dignitoso e crescita economica

Obiettivo 8: Incentivare l’efficienza economica, che sia duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti

L’ obiettivo 8 tratta in maniera congiunta i temi dell’efficienza economica e del lavoro e presenta punti di contatto significativi con molti altri obiettivi ddello sviluppo sostenibile e con buona parte della Strategia “Europa 2020”.

Vediamo quali sono i target per l’efficienza economica in rapporto al lavoro

  • Sviluppo economico: i target quantitativi per lo sviluppo economico riguardano la crescita economica pro-capite e la produttività. Dal punto di vista qualitativo, invece, il tema è declinato in termini di politiche “che supportino le attività produttive, la creazione di lavoro dignitoso, l’imprenditorialità, la creatività e l’innovazione, e favoriscano la formalizzazione e la crescita delle micro, piccole e medie imprese, anche attraverso l’accesso ai servizi finanziari”.
  • Lavoro: i target quantitativi per il lavoro tendono alla piena occupazione, alla dignità del lavoro e alla parità di retribuzione per il medesimo lavoro erogato, nonché alla riduzione del numero di giovani che non studiano e non lavorano. Dal punto di vista qualitativo, invece, si pone l’accento sull’eliminazione delle forme di sfruttamento della forza lavoro e sulla protezione dei diritti di tutte le categorie di lavoratori, sia a livello normativo che a livello operativo.
  • Deve essere un lavoro dignitoso, cioè che rispetti le persone e la loro libertà.
  • Deve essere un lavoro pagato giustamente, in relazione del costo della vita del Paese dove si svolge.
  • Non deve danneggiare l’ambiente, né la salute dei lavoratori; deve cioè rispettare una produzione e un consumo sostenibili.
  • Deve lasciare spazio alla creatività, l’innovazione e la piccola imprenditoria, cioè deve essere incoraggiato e aiutato chi ha l’intenzione di crearsi un lavoro per conto proprio.
  • Si devono creare posti di lavoro per tutti, con particolare attenzione a donne, giovani e disabili, e tutti devono essere pagati in modo uguale per un lavoro di uguale valore.
  • Si deve favorire il turismo sostenibile, che crea lavoro e promuove la cultura e i prodotti locali.

Per approfondire: http://www.asvis.it/goal8

Obiettivo 9 – Industria, innovazione e infrastrutture

Obiettivo 9: Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione e una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile

L ’obiettivo 9 è finalizzato a creare infrastrutture di qualità, affidabili, sostenibili e sicure, che supportino lo sviluppo economico e umano, con l’obiettivo di abbassare i costi e di essere accessibili, promuovendo un’industrializzazione sostenibile, innovazione, ricerca scientifica e capacità tecnologica. In questo modo, si aumenterà in maniera significativa l’accesso alle informazioni attraverso internet.

Inoltre, si intende promuovere la realizzazione di infrastrutture dotate di opportuna ridondanza, in modo da essere sicure e funzionanti anche a fronte di eventi catastrofici, come le reti distributive energetiche, di comunicazioni e di trasporti, le quali devono essere corredata di opportuni sistemi di backup e di piani di intervento immediato per garantire alla popolazione il loro funzionamento “in ogni caso”.

Per raggiungere uno sviluppo sostenibile bisogna fare in modo che le nuove scoperte della tecnologia siano diffuse il più possibile. In che modo?

  • Che le piccole imprese possano ottenere dei finanziamenti per rinnovare i propri macchinari e i propri strumenti,
  • Che tutti abbiano accesso a Internet e alle nuove tecnologie, e soprattutto coloro che vivono nei Paesi più poveri,
  • Che la ricerca abbia abbastanza risorse per creare nuovi prodotti tecnologici che rispondano ai bisogni di ogni Paese,
    Che nelle fabbriche si producano oggetti resistenti e durevoli,
  • Che le aziende si prendano cura dell’ambiente e creino prodotti sani che non danneggino né le persone né il pianeta.

Per approfondire: http://www.asvis.it/goal9

Obiettivo 12 – Consumo e produzione responsabili

Obiettivo 12: Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo

Lo sviluppo e la crescita economica richiedono la produzione di beni e servizi che migliorino la qualità della vita. Lo sviluppo sostenibile richiede di minimizzare l’impiego di risorse naturali, i materiali tossici usati, i rifiuti e gli inquinanti generati lungo l’intero processo di produzione e di consumo.

L’impronta ecologica è un indicatore utilizzato per valutare il consumo umano di risorse naturali rispetto alla capacità della Terra di rigenerarle. In pratica, misura quanta superficie in termini di terra e acqua la popolazione umana necessita per produrre, con la tecnologia disponibile, le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti prodotti.

Più è alta, più la salute del Pianeta è a rischio: significa che mentre l’uomo non accenna a diminuire le sue richieste, la Terra fatica a “stargli dietro”, e non riesce a sostituire ciò che egli ha consumato. Oggi l’umanità utilizza l’equivalente di un pianeta e mezzo: questo significa che il nostro pianeta ha bisogno di un anno e sei mesi per rigenerare tutto ciò che usiamo in un anno.

Modelli di produzione e consumo sostenibili

  • Il concetto di “modelli di produzione e consumo sostenibili” non è nuovo nel dibattito internazionale, dato che già da diversi decenni si è affermata l’importanza di agire dal lato della produzione, riducendo al minimo l’uso delle risorse naturali, e dal lato del consumo, sensibilizzando i cittadini a forme di consumo responsabili.

Cosa si propone l’obiettivo 12 entro il 2030?

  • Diminuire lo spreco alimentare del pianeta della metà;
  • Ridurre la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo;
  • Incoraggiare le aziende a utilizzare metodi sostenibili di produrre;
  • Aiutare tutti i Paesi a migliorarsi dal punto di vista scientifico e tecnologico, per rendere più sostenibili i consumi e le produzioni.

La strategia delle 3R per lo sviluppo sostenibile

  • Ridurre: per diminuire la quantità di materiali consumati è necessario scegliere, al momento dell’acquisto, i prodotti più durevoli e facilmente riparabili; anche gli imballaggi, cioè le scatole e le plastiche che li contengono, devono essere ridotti al minimo
  • Raccogliere: gli oggetti che non servono più possono essere rivenduti, scambiati, regalati o trasformati; in ogni caso, devono essere suddivisi per materiali e consegnati alla raccolta differenziata del proprio Comune
  • Riciclare: grazie alle tecniche più avanzate, si può arrivare a riciclare oltre il 75% dei materiali di scarto. L’industria farà poi nuovi oggetti utilizzando questi materiali, non consumando così nuove materie prime.

Per approfondire: http://www.asvis.it/goal12

Obiettivo 17 – Partnership per gli obiettivi

Obiettivo 17: Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale

Il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda entro il 2030 richiede un rilancio e un rafforzamento della collaborazione globale che metta insieme governi, società civile, settore privato, il sistema delle Nazioni Unite e metta a disposizione le risorse necessarie, specie in favore dei Paesi più svantaggiati, affinché si possa raggiungere un progresso che vada a beneficio di tutti.

L’ obiettivo 17 ha lo scopo di promuovere e sviluppare i mezzi di attuazione del sistema creato con l’Agenda 2030 e di rafforzare il partenariato tra tutti i portatori di interesse nel campo dello sviluppo sostenibile.

Paesi più sviluppati ribadiscono l’assenso a destinare lo 0,7 per cento del loro prodotto interno lordo all’aiuto pubblico allo sviluppo. Per ridurre la dipendenza dal sostegno estero dovrà essere rafforzata la mobilitazione di risorse locali.

La collaborazione internazionale nei settori della scienza, della tecnologia e dell’innovazione dovrà essere potenziata e dovrà essere incentivato un sistema multilaterale di scambi commerciali improntato all’equità. Inoltre dovranno essere promosse la stabilità macroeconomica e la coerenza politica a favore dello sviluppo sostenibile.

Per approfondire: http://www.asvis.it/goal117

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