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Ape E-City, l’iconica “Apetta” diventa elettrica

Ape E-City, l'iconica "Apetta" diventa elettrica
Foto licence Commons, Wikimedia Autore Takeaway

Ape Piaggio, pure la storica “Apetta” si converte alla “neoreligiosità” delll’elettrico. Del motore rimarrà qualche traccia dell’inconfondibile sibilo? A parte questo, la versione full-electric del tre-ruote di Piaggio risponde alla crescente domanda di soluzioni innovative e sostenibili per il trasporto dell’ultimo miglio in India, in sostanza il trasporto merci.

Il Gruppo Piaggio (PIA.MI) ha presentato a New Delhi la nuova Ape E-City lo scorso 18 dicembre la versione full-electric dell’iconico tre-ruote Piaggio, che rappresenta l’ingresso del Gruppo nel mercato indiano dei veicoli commerciali elettrici.

Ape, il brand che da oltre 70 anni caratterizza la mobilità leggera commerciale, si rinnova ancora per far fronte all’evoluzione delle esigenze di mobilità individuale e commerciale, attraverso soluzioni all’avanguardia, soprattutto in linea con l’ambiente. Almeno per quanto riguarda le emissioni.

Ape E-City, tecnologia “battery swap”, per cambiare la batteria al volo

Grazie alla tecnologia battery swap, che consente la sostituzione in pochi minuti della batteria scarica con una carica presso stazioni di servizio automatizzate, Ape E-City rappresenta una risposta efficace alla crescente domanda di soluzioni per la mobilità commerciale, in particolare per quanto riguarda gli spostamenti tra i centri urbani in India, e al sempre maggiore interesse verso le fonti di energia alternative. Il cambio della batteria veloce ricorda molto la tecnologia impiegata sul SUV elettrico Nio, la risposta cinese a Tesla dove la sostituzione della batteria avviene in appena 3 minuti.

Ape E-City è prodotta nello stabilimento del Gruppo Piaggio di Baramati, nello stato del Maharashtra, ed è disponibile sul mercato indiano ad un prezzo in linea con quello della versione a gas naturale. All’evento di presentazione svoltosi a New Delhi hanno preso parte, tra gli altri, Diego Graffi, CEO di Piaggio PVPL (consociata indiana del Gruppo Piaggio), Nitin Gadkari, Ministro indiano dei Trasporti su strada, Vincenzo De Luca, Ambasciatore d’Italia in India, e Amitabh Kant, CEO di Niti Aayog, il think tank istituito dal Governo indiano con l’obiettivo promuovere uno sviluppo sostenibile per il Paese.

Il Governo indiano da diversi mesi ha adottato una politica di sostegno alla mobilità elettrica, in particolare per i veicoli a 2 e 3 ruote, con l’avvio di FAME (Faster Adoption and Manufacturing of Hybrid and Electric Vehicles). FAME è un programma per incentivare l’acquisto di veicoli elettrici o ibridi, attraverso diverse agevolazioni tra cui il taglio della GTS (Goods and Services Tax, il corrispettivo dell’Iva italiana) applicata a tali veicoli, passata dal 12% al 5%.

Il mercato dell’elettrico in India

Il mercato dei veicoli elettrici nel paese (fonte P&S Intelligence P.L.) vale circa 71 milioni di dollari ma si stima possa superare i 700 milioni di dollari nel 2025. Nei Paesi in via di sviluppo Ape ha permesso negli anni la crescita di una micro-rete imprenditoriale, basata su negozi ambulanti (principalmente legati allo street food, fenomeno in netta ascesa anche in Europa), o piccoli trasportatori grazie alla versione Ape Cargo.

Inoltre, nella versione Calessino, dedicata al trasporto di persone, Ape è comunemente utilizzata come servizio di taxi nelle aree periferiche delle grandi città, collegandole agli hub del centro metropolitano, rispondendo quindi alle necessità di spostamento non soddisfatte dal trasporto pubblico locale.

Non sono a caso, infatti, alcuni numeri. Al 30 settembre 2019 il Gruppo Piaggio in India ha venduto 142.500 veicoli commerciali, con un fatturato in crescita del 5,6%. La consociata PVPL si è attestata su una quota complessiva del mercato indiano dei 3 ruote del 23,8% confermando inoltre la leadership nel segmento del trasporto merci (cargo) con una quota di mercato del 42,9%.

La nuova Ape in versione elettrica dovrebbe avere un prezzo che si aggira intorno ai 3000 euro.

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