Lunedì 17 novembre uscirà il primo di tre episodi del podcast Futuro presente. Le domande di oggi per le risposte di domani, realizzato dal Post, da una idea di Isabella Saggio e a cura dei divulgatori scientifici Beatrice Mautino e Giovanni Carrada, in collaborazione con il National Biodiversity Future Center (NBFC) – primo centro di ricerca nazionale sulla biodiversità finanziato dal PNRR-Next Generation Eu – e con Sapienza Università di Roma. In ogni episodio, in uscita sempre il lunedì, Mautino intervisterà scienziate e scienziati su temi al confine tra scienza e politica.
Futuro presente, il podcast che si interroga sul “sol dell’avvenire”. Come sarà il mondo fra qualche anno? La scienza è senza dubbio uno degli elementi destinati a definire il nostro futuro. È molto probabile che la politica debba continuare a confrontarsi con la scienza che avanza e che le innovazioni scientifiche diventino, più che in passato, strumento nelle scelte politiche.
Gli studi e le ricerche scientifiche sviluppate negli ultimi anni promettono grandi, e a volte temute, trasformazioni sociali. Le competenze di ricercatrici e ricercatori possono essere determinanti per la politica. È interessante, ad esempio, conoscere come vengono prese decisioni in condizioni estreme, come la gente si comporta di fronte a cambiamenti epocali o quali sono i fattori da considerare quando si agisce sulla vita di milioni di persone.
Futuro presente: prima domanda: è giusto vivere per sempre?
Nel primo episodio intitolato È giusto vivere per sempre? si parlerà delle scoperte sulla genetica dell’invecchiamento che rendono sempre meno fantascientifica la possibilità di estendere la durata della vita umana.
Si discuterà delle conseguenze – positive e negative – delle terapie per la longevità con: Isabella Saggio, professoressa ordinaria di genetica all’Università di Roma La Sapienza, spoke leader 7 – comunicazione e impatto di NBFC (a capo cioè di un gruppo di ricerca), coordinatrice per La Sapienza della scuola di dottorato in Genetica e biologia molecolare e del Master in giornalismo scientifico La Scienza nella Pratica Giornalistica; Alessandro Rosina, professore ordinario di demografia e statistica sociale all’Università Cattolica di Milano; Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri IRCCS.
Dovremmo vivere tutti in città?
Il 24 novembre, in Dovremmo vivere tutti in città? si affronterà il tema della fine del modello di insediamento capillare sul territorio. Sarà necessario in un prossimo futuro abbandonare i piccoli insediamenti delle aree interne in quanto troppo costosi da mantenere?
Ne parleranno Giulio Boccaletti, direttore scientifico del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici (CMCC); Maria Chiara Pastore, professoressa associata e ricercatrice al dipartimento di architettura e studi urbani del Politecnico di Milano e spoke leader 5 – ambienti urbanizzati e salute di NBFC; Gianluca Piovesan, professore ordinario di discipline delle scienze naturali, ambientali e forestali all’Università della Tuscia di Viterbo e membro di NBFC.
Ce la sentiamo di cambiare il mondo?
Ce la sentiamo di cambiare il mondo? Risponderanno a questo interrogativo nel terzo episodio in uscita il 1° dicembre: Mariachiara Chiantore, professoressa ordinaria di ecologia all’Università degli studi di Genova e Donatella Spano, professoressa ordinaria e coordinatrice del dottorato in agrometeorologia ed ecologia degli ecosistemi agricoli e forestali all’Università di Sassari, rispettivamente spoke leader 2 – mare e spoke leader 4 – terra di NBFC, insieme a Massimo Tavoni, docente di economia dei cambiamenti climatici al Politecnico di Milano. Tre importanti voci della scienza che ci spiegheranno come sia possibile modificare la temperatura del pianeta grazie alla geoingegneria, la disciplina che studia strumenti tecnologici per ridurre gli effetti del cambiamento climatico.
Futuro presente. Le domande di oggi per le risposte di domani è un podcast del Post in collaborazione con il National Biodiversity Future Center e Sapienza Università di Roma, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU. Il coordinamento scientifico e l’ideazione sono di Isabella Saggio. Il coordinamento è del Post e di Mattia La Torre per la Sapienza e per NBFC.