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Green jobs: la situazione attuale dei nuovi mestieri che fanno bene all’ambiente

Green jobs: la situazione attuale dei nuovi mestieri che fanno bene all’ambiente
Foto credit @Ufficio stampa

In questa cornice sono attuali più che mai i green jobs, ossia quei lavori che contribuiscono in modo diretto alla salvaguardia dell’ambiente, alla riduzione delle emissioni, all’uso efficiente delle risorse e alla tutela degli ecosistemi.

Un fenomeno che, oltre a rispondere alle esigenze del pianeta, sta generando nuove opportunità occupazionali e spingendo alla riconversione di interi settori produttivi.

Una crescita lenta, ma costante

Secondo il 15° Rapporto GreenItaly di Fondazione Symbola e Unioncamere, pubblicato a fine 2024, l’Italia conta oltre 3,1 milioni di occupati in green jobs, pari al 13,4% del totale degli occupati. L’aumento è continuo, anche se non omogeneo sul territorio nazionale.

Il Nord guida la transizione, mentre il Mezzogiorno fatica a tenere il passo. La transizione verde richiede competenze specialistiche che oggi risultano carenti: il Sistema Informativo Excelsior prevede infatti che entro il 2027 quasi 4 milioni di lavoratori dovranno possedere competenze green di livello almeno intermedio o elevato.

I mestieri del futuro sono già tra noi

I settori in cui si stanno affermando i green jobs sono numerosi e diversificati. Nell’ambito delle energie rinnovabili, ad esempio, crescono le figure legate all’installazione e manutenzione di impianti solari, eolici e geotermici. In agricoltura, oltre alla diffusione dell’agricoltura biologica e rigenerativa, si stanno affermando pratiche innovative come l’uso di droni per il monitoraggio delle colture o l’impiego di sensori per ottimizzare l’irrigazione.

Nello stesso settore, particolarmente dinamico, si sta sviluppando anche un ibrido tra produzione energetica solare e produzione agricola: l’agrivoltaico. Tra le applicazioni più diffuse rientrano le serre fotovoltaiche, che integrano pannelli solari sulla copertura per produrre energia senza rinunciare alla coltivazione protetta, e i campi fotovoltaici a terra, progettati per consentire la coesistenza tra i moduli solari e le colture in pieno campo, spesso con strutture rialzate o distanziate. Se si vuole approfondire cos’è l’agrivoltaico e come funziona, è possibile consultare risorse online che illustrano nel dettaglio le diverse tipologie di impianti e i benefici per le aziende agricole e l’ambiente.

Guardando al settore dell’edilizia, la domanda si concentra su tecnici esperti in bioarchitettura, materiali naturali e certificazioni energetiche. Anche la gestione dei rifiuti sta evolvendo verso modelli circolari, con l’aumento di ruoli professionali legati al riciclo avanzato, al riuso e alla progettazione ecocompatibile. Cresce infine l’interesse per la mobilità sostenibile, con nuove competenze richieste nella progettazione di infrastrutture per veicoli elettrici e nella logistica a basso impatto ambientale.

Formazione e competenze: il nodo da sciogliere

Uno degli ostacoli principali alla diffusione dei green jobs in Italia resta la carenza di percorsi formativi adeguati. Le scuole tecniche e gli ITS (Istituti Tecnici Superiori) stanno iniziando a offrire corsi orientati alla sostenibilità, ma la richiesta delle imprese supera ancora l’offerta. Secondo Excelsior, oltre il 52% dei profili green è considerato “difficile da trovare” dalle aziende, soprattutto nei settori dell’energia rinnovabile, dell’efficienza energetica e della gestione ambientale.

Servono investimenti strutturali in formazione, orientamento e aggiornamento professionale, anche attraverso strumenti pubblici come il PNRR e i fondi europei per la transizione ecologica. Solo così sarà possibile trasformare la transizione verde in un volano economico e sociale.

Un’opportunità per il Paese

I green jobs rappresentano non solo una risposta concreta alla crisi climatica, ma anche un’opportunità di sviluppo per molte aree del Paese. In un’Italia che deve affrontare sfide come il declino demografico, la deindustrializzazione e le diseguaglianze territoriali, la crescita dei lavori legati all’ambiente può contribuire a stimolare una rigenerazione diffusa e sostenibile. La sfida, oggi, non è più soltanto “creare lavoro”, ma promuovere occupazione che generi valore per la società e per l’ecosistema.

Germana Ferrante

Giornalista, Caporedattrice e responsabile della comunicazione per Green Planet News. Ha lavorato per molti anni nel mondo editoriale presso la A. Manzoni & C. S.p.a., storica concessionaria di pubblicità del Gruppo Editoriale L’Espresso. Svolge la professione di giornalista sulle tematiche ambientali e della sostenibilità online, settori che negli ultimi anni hanno avuto una crescita tale da acquisire importanza primaria. Tra le varie passioni ci sono la fotografia, i viaggi alla scoperta delle varie culture del mondo, gli animali pelosetti, la lettura e la cucina di cui intende portare avanti la tradizione con un pizzico di innovazione sul suo sito personale Mind Cucina e Gusto (www.mindcucinaegusto.com). g.ferrante@greenplanetnews.it.
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