Guerra alla plastica in mare: il robot-granchio Silver 2
Grazie al contributo scientifico dell’istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e al progetto Blue Resolution sostenuto dall’azienda Arbi Dario Spa, nasce Silver 2, un robot tanto simile ad un granchio capace di raccogliere la plastica e ripulire i fondali marini
Guerra alla plastica marina: il robot-granchio Silver 2. Alta formazione, ricerca di avanguardia e innovazione. L’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, centro di eccellenza universitaria nato nel 2011, ha costruito nel corso degli anni un vasto patrimonio di conoscenze e di competenze in diversi settori della biorobotica e della bionica, quali la robotica medica, le tecnologie indossabili, la robotica collaborativa, la robotica bio-ispirata, l’ingegneria neurale, la robotica riabilitativa e le tecnologie impiantabili.
L’Istituto di BioRobotica promuove l’internazionalizzazione della didattica e della ricerca collaborando con i più prestigiosi centri di conoscenza e mira a formare ingegneri che siano scienziati, inventori e imprenditori.
Proprio dal Centro di ricerca sulle tecnologie del mare e la robotica marina dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa nasce Silver 2, il robot-granchio un po’ esploratore e un po’ netturbino (qui il video) che ripulisce i fondali marini dall’inquinamento causato dalla microplastica e presto, grazie a un braccio robotico, anche la macroplastica, come i sacchetti e le bottiglie.
Il robot-granchio Silver 2 ha fatto il suo debutto durante la Giornata mondiale degli oceani, con un tuffo nell’area marina protetta delle Secche della Meloria, davanti a Livorno lo scorso 8 giugno.
Silver 2 è frutto del lavoro di un team di ricerca dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, coordinato dal ricercatore Marcello Calisti. L’obiettivo è quello di liberare i mari dall’inquinamento prodotto dalla plastica, vera e propria piaga del nostro tempo.
“L’idea di questo robot subacqueo è nata un paio di anni fa – racconta Marcello Calisti, uno dei più stretti collaboratori di Cecilia Laschi, pioniera della soft robotics – volevamo dare risposta a un’esigenza molto forte della robotica marina, cioè quella di creare un robot capace di interagire con il fondale senza procurare danni a sé e all’ambiente: così abbiamo pensato di ispirarci ai granchi che vedevamo fuori dal nostro laboratorio, a Livorno, e abbiamo iniziato a studiare i loro movimenti“.In collaborazione con la National Geographic Society, è nato così il prototipo del robot-granchio Silver (Seabed-Interaction Legged Vehicle for Exploration and Research), successivamente sviluppato in una seconda versione più evoluta grazie al progetto Blue Resolution sostenuto dall’azienda Arbi Dario Spa.
“Silver 2 pesa 20 chili – spiega Calisti – può scendere fino a 200 metri di profondità ed è dotato di sei zampe articolate e molleggiate che gli permettono di saltellare sul terreno senza danneggiarlo e di aggirare gli ostacoli. Può essere guidato a distanza grazie a una boa superficiale che riceve i dati e li trasmette wireless al computer dell’operatore“.
Ma le innovazioni di Silver 2 non finiscono qui: il robot-granchio ha infatti due telecamere di alta definizione ad altezza occhi e può tenere nella pancia vari strumenti, come i carotatori, che permettono di raccogliere campioni del fondale da analizzare in cerca delle microplastiche.
“Noi vorremmo – conclude Calisti – che l’obiettivo del robot-granchio non sia soltanto quello di ripulire i mari, ma anche di contribuire all’esplorazione dei fondali, che oggi conosciamo soltanto per il 5%“.