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La moda dell’usato vale 120 miliardi, il successo delle app

La moda dell'usato vale 120 miliardi, il successo delle app
Foto @Ufficio Stampa

Il desiderio di creare un mercato digitale di questo tipo è nato dalla voglia di creare una moda più accessibile, economica e soprattutto sostenibile.

L’obiettivo della moda dell’usato è anche la maggiore attenzione verso i cambiamenti climatici e più in generale le tematiche ambientali.

Boom di vendite dell’usato online

All’interno di un mercato in cui solo quest’anno si sono registrati profitti sui 120 miliardi circa, sono note non solo le app per gli acquisti second hand come Vinted, ma anche le piattaforme dei grandi marchi che vendono abiti di seconda mano online, come Chloé, che vende i suoi capi usati sul portale Vestiaire Collective.

L’azienda in questione ha voluto unire l’attenzione alle questioni sulla sostenibilità alla tecnologia, apportando nel settore una rivoluzione. Altri marchi noti per questa stessa attività sono Rebelle, Rebag e TheRealReal proposta da Gucci.

Il mercato dell’usato (di lusso e non) ormai usa sempre più un approccio improntato alla circolarità. Sviluppare app e piattaforme facili da utilizzare rende l’usato in forte crescita e sempre più alla portata di tutti. Per fare un esempio, solo in Italia Vinted ha oltre 7 milioni di utenti. Molti brand infatti hanno deciso di attivarsi in questo settore per impreziosire, certificare e riparare ogni tipologia di capo di abbigliamento.

Oggi l’obiettivo della fashion addict è diventato comprare meno ma di qualità, soprattutto a costi bassi come quelli garantiti dall’usato.

Consigli utili per acquisti online sicuri

Oltre a sapere quali sono gli e-commerce più famosi che vendono vestiti usati di qualità, è opportuno sapere quali siano quelli sicuri e affidabili, così da limitare il rischio di truffe che, soprattutto nel settore della moda, non mancano.

L’ideale sarebbe poter sempre pagare con strumenti digitali che garantiscono la tracciabilità dei pagamenti. Un esempio? Le migliori carte prepagate disponibili oggi sul mercato che, oltre ad assicurare la completa tracciabilità di ciascun saldo, permettono anche di minimizzare una eventuale perdita di denaro grazie alla possibilità di ricaricare solo il credito necessario a uno o più acquisti.

Ma quando si procede con l’acquisto di abiti usati, oltre a cercare un metodo di pagamento sicuro, è sempre meglio fare attenzione anche ad altri fattori.

Prima di tutto è sempre meglio affidarsi a siti conosciuti, consolidati in questo settore. Inoltre, è meglio comunicare il più possibile con il venditore e chiedere qualsiasi dettaglio per non avere sorprese future. Ancora meglio farsi inviare fotografie dell’etichetta e di eventuali difetti del capo d’abbigliamento.

Oltre a questo, se si tratta di capi firmati, è bene chiedere il codice di autenticità del prodotto e qualsiasi altra informazione pertinente che consenta di dimostrare l’autenticità dell’articolo, come il certificato, la ricevuta di acquisto e la confezione originale. Spesso leggere attentamente le descrizioni può essere essenziale per trovare possibili truffe, come anche verificare le recensioni sul venditore.

La scelta di acquisire abbigliamento di seconda mano favorisce un’economia di tipo circolare e sostenibile. Inoltre, permette a chiunque di risparmiare e far circolare le risorse, in chiave ecologica ed economica.

Germana Ferrante

Giornalista, Caporedattrice e responsabile della comunicazione per Green Planet News. Ha lavorato per molti anni nel mondo editoriale presso la A. Manzoni & C. S.p.a., storica concessionaria di pubblicità del Gruppo Editoriale L’Espresso. Svolge la professione di giornalista sulle tematiche ambientali e della sostenibilità online, settori che negli ultimi anni hanno avuto una crescita tale da acquisire importanza primaria. Tra le varie passioni ci sono la fotografia, i viaggi alla scoperta delle varie culture del mondo, gli animali pelosetti, la lettura e la cucina di cui intende portare avanti la tradizione con un pizzico di innovazione sul suo sito personale Mind Cucina e Gusto (www.mindcucinaegusto.com). g.ferrante@greenplanetnews.it.
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