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Superbonus, Cingolani firma il Decreto prezzi e fissa i tetti massimi

Superbonus, Cingolani firma il Decreto prezzi e fissa i tetti massimi
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Le voci comprese sono 40 mentre la data di pubblicazione del decreto in GU è ancora da stabilire

Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha firmato ieri il Decreto Prezzi che fissa i tetti massimi di spesa per gli interventi collegati al Superbonus 110%.

Con i massimali individuati si aggiornano quelli attualmente in corso per l’Ecobonus, aumentandoli almeno del 20% tenendo conto dell’aumentato costo delle materie prime e dell’inflazione.

Le voci comprese sono in tutto 40 tra cui troviamo:

  • infissi
  • cappotto termico
  • schermature solari
  • impianti fotovoltaici
  • colonnine di ricarica

“Con questo Decreto – commenta il ministro Cingolanisi completa l’operazione che sta portando avanti il Governo ponendo un freno all’eccessiva lievitazione dei costi riscontrata in tempi recenti e riportando il Superbonus a un esercizio ragionevole che tuteli lo Stato e i cittadini venendo incontro anche alle esigenze del settore e dell’efficientamento energetico”.

Decreto prezzi i massimali, lasciati fuori Iva, oneri professionali e costi posa in opera

Il decreto prezzi, con l’accordo di tutto il settore, vede esclusi dai massimali le voci che fanno riferimento a IVA, oneri professionali e costi di posa in opera.

Come si legge nel comunicato, “i massimali saranno rivisti annualmente e non sono omnicomprensivi in modo da tenere conto dell’eterogeneità dei possibili interventi”.

Per quanto riguarda i costi non previsti nel Decreto si farà riferimento ai prezziari Regionali e delle Province autonome o ai listini delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura competenti o ai prezziari della casa editrice DEI.

Per tutte le tipologie di costi sarà fondamentale l’asseverazione della congruità della spesa da parte di un tecnico abilitato, al fine di evitare speculazioni.

L’applicazione dei nuovi massimali di costo avverrà per tutti quegli interventi per cui la richiesta del titolo edilizio sia stata presentata successivamente alla data di entrata in vigore del decreto, ossia dopo trenta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

L’intero comparto di costruttori e produttori pone il proprio assenso all’esclusione dell’Iva e degli oneri professionali, sottolineando che ora più che mai sia importante impedire le truffe, visti i recenti scandali risultati dall’utilizzo dei bonus.

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