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Estate, sindrome da rientro anche per i pet. Il veterinario: “Ecco come gestirla”

(Adnkronos) – Anche cani e gatti, tornando dalle vacanze, possono provare stress da rientro. Le conseguenze principali sono apatia, diminuzione di ricettività agli stimoli, isolamento o al contrario agitazione continua. "E' normale, specialmente se il viaggio per tornare in città è stato molto lungo. Prima la vacanza e poi il ritorno alla vita di sempre provocano nel cane uno stress da cambiamento da ambiente, ci vuole pazienza per alcuni giorni per farlo tornare alle regole e agli orari di sempre". Lo afferma all'Adnkronos Salute Federico Coccia, medico veterinario Ca' Zampa, per il quale "esistono diversi modi per gestire" la situazione.  
Il cane, "che con noi in vacanza si è sentito libero di correre, fare il bagno in mare, impiegherà qualche giorno prima di tornare alle abitudini che in vacanza sono saltate – sottolinea Coccia – La vita cittadina significa per il nostro amico a quattro zampe uscire 3 volte al giorno, mattina, pomeriggio e sera, andare al parco una volta al giorno, se è fortunato. Ecco, per tornare a rispettare gli orari di uscita e dei pasti serviranno alcuni giorni, perché il cane manifesterà nervosismo, è stressato dal cambiamento di ambiente". Anche "a livello alimentare – aggiunge l'esperto – il cane non deve cambiare la qualità del cibo ma la quantità, che in vista dell'autunno occorre aumentare di poco, e gradualmente, poiché in estate tende a mangiare di meno".  La 'sindrome' da rientro non risparmia nemmeno i gatti. Anzi. "Anche in vacanza, i mici – al contrario dei cani – vivono in ambienti chiusi: casa al mare o in montagna, albergo, roulotte. Tuttavia, il gatto non ha fatto in tempo ad abituarsi al nuovo ambiente che deve già rientrare nella casa di città, nella sua comfort zone", fa notare Coccia. "Per questo motivo lo stress da cambiamento da ambiente per il gatto è ancora più importante, perché si lega alla famiglia e alla casa, vero punto di riferimento dove si sente al sicuro e protetto". Ecco perché "una volta rientrato, il gatto per alcuni giorni si isolerà, inizierà a sentire i vari odori della casa perché deve riadattarsi all'ambiente. Nessun allarme, sono tutti comportamenti normali", conclude.  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

AdnKronos

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