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La Mediterranea è la migliore dieta al mondo

La Mediterranea è la migliore dieta al mondo (Foto Pixabay)
Foto Pixabay

La Mediterranea è la migliore dieta al mondo. Frutta, verdura, cereali integrali, fagioli, noci, legumi, olio d’oliva, erbe aromatiche e spezie; e poi ancora pesce e frutti di mare almeno un paio di volte a settimana; e pollame, uova, formaggio e yogurt con moderazione, risparmiando dolci e carne rossa per occasioni speciali. Non è vietato un bicchiere di vino rosso

L’importante, però, è che ogni singolo individuo mantenga sempre il proprio fisico in attività. Ecco i cardini alimentari della dieta mediterranea, quella che è stata decretata migliore dieta al mondo del 2019 davanti alla dash e alla flexitariana.

A renderlo noto è Coldiretti sulla base dei risultati del best diet ranking 2019 elaborato dal media statunitense U.S. News & World Report, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori. La dieta mediterranea ha vinto la sfida tra 41 diverse alternative con un punteggio di 4,2 su 5 grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute, tra cui perdita e controllo del peso, salute del cuore e del sistema nervoso, prevenzione del cancro e delle malattie croniche, prevenzione e controllo del diabete.

La dieta mediterranea è un vanto e un vero un tesoro del Made in Italy ed ha consentito all’Italia di conquistare, con ben il 7% della popolazione, il primato della quota più alta di ultraottantenni in Europa davanti a Grecia e Spagna, ma anche una speranza di vita che è tra le più alte a livello mondiale pari a 80,6 per gli uomini e a 85 per le donne.

Coldiretti ha illustrato i risultati finali evidenziando come Il primato generale della dieta mediterranea è stato ottenuto grazie al primo posto in ben cinque specifiche categorie: prevenzione e cura del diabete, mangiare sano, benefici per il cuore, componenti a base vegetale e facilità a seguirla. A contendere la vittoria della dieta mediterranea sul podio sono state quella dash contro l’ipertensione che si classifica al posto d’onore e la flexiteriana, un modo flessibile di alimentarsi. Al quarto posto la dieta mind che previene e riduce il declino cognitivo e la storica dieta ipocalorica weight watchers.

La dieta mediterranea, tra l’altro, non è nuova a riconoscimenti internazionali. Infatti il 16 novembre 2010 è stata iscritta nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco. Sottolinea Coldiretti che l’apprezzamento mondiale per la dieta mediterranea si deve agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli di Pollica nel Cilento in provincia di Salerno. Dopo decenni di indagini giunse alla conclusione che l’alimentazione a base di pane, pasta, frutta, verdura, moltissimi legumi, olio extra-vergine di oliva, pesce e pochissima carne era la responsabile dello straordinario effetto benefico sulla popolazione locale.

Il nuovo riconoscimento rappresenta anche – precisa la Coldiretti – una risposta ai bollini allarmistici fondati sui componenti nutrizionali che alcuni Paesi, dalla Gran Bretagna al Cile, stanno applicando su diversi alimenti della dieta mediterranea sulla base dei contenuti in grassi, zuccheri o sale, Un marchio infamante che favorisce i prodotti artificiali e – conclude la Coldiretti – colpisce già oggi ingiustamente le confezioni di extravergine Made in Italy, il prodotto simbolo della dieta mediterranea.

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