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Pri.ma.,odori e gusto che fanno bene all’anima

Odori e gusto che fanno bene all’anima, l'iniziativa di Pri.Ma.
Odori e gusto che fanno bene all’anima, l'iniziativa di Pri.Ma.

Pri.Ma, un marchio capace di abbinare odore, sapore e gusto. Tutto ciò non tocca unicamente alcuni dei nostri sensi e non hanno origine solo nel naso e nella gola, bensì rappresentano veri e propri vettori su cui transitano anche ricordi e sensazioni.

A rimarcare questi semplici e antichi concetti, un team rigorosamente made in Sud, formato da due biologi, Antonio Salerno e Joseph Cannillo, un pastry chef con esperienza internazionale, Tiziano Mita, e Vito Cannillo imprenditore del settore erboristico e nutrizionale, promotore dell’iniziativa. Insieme hanno dato vita agli inizi di febbraio in Puglia, a Corato in provincia di Bari, a Pri.Ma, un programma d’avanguardia che vuole saldare gusto, arte culinaria e benessere, come non si era mai fatto fino ad ora.

Il progetto Pri.Ma. riprende alcuni fondamenti della neurogastronomia, scienza che studia le reazioni del nostro cervello di fronte agli stimoli provenienti dal cibo: forma, colore, odore, sapore. Protagonisti gli oli essenziali aromatici di origine vegetale estratti da frutti, fiori, ortaggi e piante officinali e i vantaggi per il nostro benessere legato al loro utilizzo a tavola: tempi di preparazione, amplificazione del gusto e combinazioni gastronomiche.

Pri.Ma., il “cuore” degli alimenti

Si parte dal cuore degli alimenti per estrarre il “meglio del loro contenuto” ottenendo un perfetto distillato di gusto e proprietà organolettiche. Lo si fa appunto con la produzione di quintessenze a base di oli essenziali da utilizzare poi in cucina.

Ricavare la ‘quintessenza del gusto’ per Pri.Ma. significa migliorare la fase di percezione e ‘costruzione’ del gusto che ha origine non solo tra naso e palato ma anche attraverso i riferimenti che gli attribuisce la nostra mente.

A confermarlo Tiziano Mita, responsabile tecnico e gastronomico del progetto. Collaboratore di grandi chef a livello internazionale, tra i quali Pierre Gagnaire e il suo ristorante in Rue Balzac a Parigi, sottolinea gli utilizzi positivi delle quintessenze in cucina, ad esempio gli estratti di mandarino per marinare il pesce o di gelsomino per un dolce.

O ancora, quintessenze di pepe per il pollo che permettono di mantenere intatto il sapore della spezia, limitando notevolmente la sua piccantezza, sgradita ad alcuni palati. Pri.Ma., quintessenze alimentari che alimentano i ricordi.

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